Scarica il libro in pdf - 7 mosse x l'Italia
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7 <strong>mosse</strong> l’italia<br />
visitare <strong>il</strong> nostro Paese, puntando sui pr<strong>in</strong>cipali punti di forza <strong>in</strong>contestab<strong>il</strong>i<br />
e attrattivi;<br />
2. una politica nazionale che armonizzi con autorevolezza <strong>il</strong> lavoro<br />
delle regioni e che aiuti le <strong>in</strong>frastrutture a essere a disposizione<br />
del turismo <strong>in</strong> modo proattivo. Alberghi, aeroporti, trasporti<br />
e ristoranti. Un potente portale unico Italia Wellcom<strong>in</strong>g che armonizzi<br />
l’offerta delle <strong>in</strong>frastrutture (già sappiamo che esiste Italia.it,<br />
ma chi lo usa? perché non funziona?);<br />
3. una politica che – censite le strutture, i musei, le città e i<br />
panorami – le metta <strong>in</strong> condizione di essere considerate le più<br />
suggestive al mondo;<br />
4. <strong>in</strong>serire giovani leve. Devono essere preparate, colte, attente,<br />
disponib<strong>il</strong>i e sorridenti. A esse va chiesta la massima professionalità<br />
e sostituite quando non la mettono <strong>in</strong> campo. Ma ciò che<br />
più conta è mettere a capo del turismo una persona che capisca di<br />
turismo, che abbia un esperienza mondiale e fortemente specializzata<br />
nel settore;<br />
5. censire le eccellenze mondiali di ogni regione italiana. Elim<strong>in</strong>are<br />
l’assistenzialismo e favorire un nuovo spirito di impresa<br />
nei contad<strong>in</strong>i. Le aziende agricole devono ricom<strong>in</strong>ciare a pagare<br />
le tasse come qualsiasi impresa. Ma quelle che producono<br />
qualità e <strong>in</strong>vestono sull’esportazione di eccellenze conclamate<br />
godranno di <strong>in</strong>centivi attraverso sgravi fiscali e co<strong>in</strong>volgimento<br />
<strong>in</strong> attività di market<strong>in</strong>g supportate con professionalità e senza<br />
sprechi;<br />
6. creare un marchio 100% italiano su cui <strong>in</strong>vestire <strong>in</strong> comunicazione,<br />
da <strong>in</strong>stallare sui prodotti che lo sono veramente (dalla materia<br />
prima quando è qualitativamente possib<strong>il</strong>e, alla manifattura e<br />
al packag<strong>in</strong>g). Il miglior simbolo è la bandiera italiana. L’Italia che<br />
è proprietaria dell’immag<strong>in</strong>e della sua bandiera deve riservarne<br />
severamente l’uso solo a chi lo merita;<br />
7. semplificare le leggi di controllo sull’agroalimentare. Elim<strong>in</strong>are<br />
istituti <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>i. Semplificare le denom<strong>in</strong>azioni. Rivedere le<br />
funzioni e le attività dei consorzi. Oggi non si capisce più niente,<br />
con disposizioni di istituti che si contraddicono tra loro. Ma la<br />
cosa più grave è che è <strong>il</strong> cliente non capisce più;<br />
8. favorire <strong>il</strong> packag<strong>in</strong>g povero, biodegradab<strong>il</strong>e ed evidenziare<br />
gli <strong>in</strong>gredienti. 100% italiano, riportante la bandiera italiana, deve<br />
avere un packag<strong>in</strong>g unico, <strong>in</strong>novativo e identificativo;<br />
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