Scarica il libro in pdf - 7 mosse x l'Italia
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156<br />
riassumendo<br />
meno io, più noi<br />
Qui si parla di energia. A partire da una conv<strong>in</strong>zione: una politica<br />
energetica virtuosa deve portare ogni cittad<strong>in</strong>o a diventare<br />
responsab<strong>il</strong>e e competente. Basta energia passiva che non sai da<br />
dove arriva nè quanto costa (sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i monetari sia di <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento<br />
e pericolosità). Il futuro prossimo, molto prossimo, sta<br />
nella creazione di energia da fonti naturali, sia attraverso centrali<br />
comuni, sia – e soprattutto – attraverso impianti <strong>in</strong>dividuali, di cui<br />
la famiglia e l’azienda, divenuti produttori/ut<strong>il</strong>izzatori di energia,<br />
conoscano <strong>il</strong> funzionamento, le potenzialità, le possib<strong>il</strong>ità di migliorie.<br />
Siamo <strong>in</strong>oltre nettamente contrari all’energia nucleare. Potremmo<br />
qui elencare una lunga serie di motivazioni tecniche e di<br />
opportunità Ci limitiamo ad affermare che è arrivato <strong>il</strong> momento<br />
di smetterla di dedicare tempo e risorse a progetti che, come tutti<br />
ben sappiamo, non si potranno mai realizzare. Il sole, <strong>il</strong> vento e<br />
l’acqua possono fornirci via via l’energia necessaria a sostituire<br />
quella proveniente da fonti foss<strong>il</strong>i di cui non conosciamo bene le<br />
disponib<strong>il</strong>ità residue, mentre tristemente conosciamo le caratteristiche<br />
di <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento e pericolosità. Che fare:<br />
1. l’Italia è, tra i Paesi europei, una di quelle ad avere le abitazioni<br />
più colabrodo dal punto di vista energetico. Abbiamo qu<strong>in</strong>di<br />
ampi marg<strong>in</strong>i di miglioramento. Occorre soltanto conv<strong>in</strong>cere gli<br />
italiani a prendere sul serio la faccenda. Qu<strong>in</strong>di sgravi fiscali, <strong>in</strong>centivi<br />
economici e campagne mediatiche per sensib<strong>il</strong>izzare l’op<strong>in</strong>ione<br />
pubblica. Tutto ciò ha un prezzo? Usiamo i soldi che non<br />
spenderemo per <strong>il</strong> nucleare;<br />
2. puntare sull’eolico, oltre che sul fotovoltaico e sull’idrico, ut<strong>il</strong>izzando<br />
al massimo i nostri architetti paesaggisti e designer per<br />
trovare nuove soluzioni estetiche a m<strong>in</strong>or impatto;<br />
3. abbiamo grandi menti <strong>in</strong> Italia, altre cerchiamole nel mondo,<br />
mettiamole <strong>in</strong>sieme e creiamo <strong>il</strong> più <strong>in</strong>novativo istituto di ricerca<br />
sulle energie naturali r<strong>in</strong>novab<strong>il</strong>i del mondo;<br />
4. sui trasporti occorre rafforzare pesantemente la ferrovie.<br />
Portiamo le merci <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e con i treni, che possono essere<br />
alimentati con elettricità e creano economie di scala ut<strong>il</strong>i ad<br />
abbattere i costi. Per i lunghi tragitti dal Nord verso <strong>il</strong> Sud Italia<br />
debbono essere rafforzati i trasporti marittimi;<br />
5. i rifiuti urbani restano una sp<strong>in</strong>a nel fianco per alcune regioni