Scarica il libro in pdf - 7 mosse x l'Italia
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o s c a r far<strong>in</strong>etti<br />
glioramento (stare su questa barca <strong>in</strong> oceano con gente diversa e<br />
non ben conosciuta <strong>in</strong>segna). Certo non è fac<strong>il</strong>e quando non c’è<br />
lavoro per tutti. Ecco perché dobbiamo assolutamente impegnarci<br />
seriamente per far ripartire sul serio l’economia. Tuttavia, <strong>in</strong> spregio<br />
alla nostra chiara <strong>in</strong>certezza su questo immenso tema, proviamo<br />
a proporre alcune cose da fare subito e altre nel tempo:<br />
1. più aperti agli afflitti. Nei momenti di gravi tensioni sociali,<br />
guerre, eccidi occorre essere più larghi nell’accoglienza verso i<br />
popoli <strong>in</strong>teressati da questi fenomeni cruenti. La solidarietà tra<br />
umani deve essere superiore alle difficoltà cont<strong>in</strong>genti. Abbiamo<br />
<strong>in</strong>oltre <strong>il</strong> dovere storico di essere ancora più disponib<strong>il</strong>i verso le<br />
nostre ex colonie;<br />
2. accogliamo i migliori. Creiamo una scuola di accoglienza obbligatoria<br />
per chi chiede permessi di soggiorno <strong>in</strong> Italia. Lo scopo è<br />
quello di <strong>in</strong>segnare a rispettare le nostre leggi. Siamo conv<strong>in</strong>ti che<br />
chi si reca <strong>in</strong> un Paese diverso ne debba rispettare le leggi, come<br />
è libero di esercitare i propri usi e costumi purché non <strong>in</strong> contrasto<br />
con le nostre leggi. Dopodichè, diventandone residente, potrà<br />
concorrere pacificamente a modificarle qualora non le condivida.<br />
L’esito dell’esame f<strong>in</strong>ale e del comportamento tenuto nella scuola<br />
di accoglienza darà diritto all’ottenimento o meno del visto. La<br />
scuola non terrà conto solo della cultura generale ma soprattutto<br />
della disponib<strong>il</strong>ità del s<strong>in</strong>golo ad armonizzarsi attraverso <strong>il</strong> lavoro<br />
e al sano comportamento nel nostro Paese. Immag<strong>in</strong>iamo una<br />
durata breve di un mese a tempo pieno. Verificando la possib<strong>il</strong>ità<br />
di svolgerne la metà del tempo nella nazione di orig<strong>in</strong>e, attraverso<br />
la nostra ambasciata;<br />
3. impariamo a conoscerli. Le religioni e le abitud<strong>in</strong>i degli altri<br />
ci fanno sempre paura. Ecco un’occasione per la nostra scuola<br />
di rendersi ut<strong>il</strong>e e aprire i nostri ragazzi alla conoscenza delle religioni<br />
e degli usi e costumi delle altre pr<strong>in</strong>cipali popolazioni del<br />
mondo. Se li conosciamo non avremo più stupide paure e saremo<br />
maggiormente pronti a <strong>in</strong>teragire. Capiremo quanto è più sana<br />
l’<strong>in</strong>terazione che non l’<strong>in</strong>tegrazione. Nel mondo esistono 24 pr<strong>in</strong>cipali<br />
religioni ma, di queste, 4 sono praticate della maggioranza<br />
dei popoli religiosi. Vanno studiate nelle scuole medie <strong>in</strong>sieme ai<br />
pr<strong>in</strong>cipali usi e costumi di quei popoli;<br />
4. diciamo loro chi siamo veramente, comprese la nostre difficoltà.<br />
Può succedere che anche un grande altruista non possa