i lager saranno sottoposti al controllo della GPU. Nell‟attività extragiu<strong>di</strong>ziaria della GPU le condanne venivano pronunciate senza processo dalla cosiddetta Trojka, composta da tre funzionari (non necessariamente magistrati, spesso politici, membri del partito). Le misure punitive potevano essere: - la deportazione o confino: l‟allontanamento dal proprio luogo <strong>di</strong> residenza e l‟obbligo <strong>di</strong> vivere in una località imposta dalle autorità; - l‟es<strong>il</strong>io: allontanamento dal luogo <strong>di</strong> residenza con la proibizione <strong>di</strong> vivere in determinate regioni o città (le zone proibite comprendevano dalle do<strong>di</strong>ci gran<strong>di</strong> città fino alle trentotto minori); - la prigione d‟isolamento (<strong>il</strong> cosiddetto “isolator”); - <strong>il</strong> lager; - la fuc<strong>il</strong>azione . Nel luglio 1934 <strong>il</strong> VCIK emetteva un ennesimo decreto: esso assegnava al Commissariato del popolo <strong>per</strong> gli affari interni l‟ Organo <strong>di</strong> polizia della GPU, nasceva così <strong>il</strong> famigerato NKVD, con la sua Direzione centrale (UNKVD), che si sarebbe macchiato dei peggiori crimini in epoca staliniana; anche i lager e i campi <strong>di</strong> lavoro passarono sotto la sua giuris<strong>di</strong>zione. In connessione con l‟NKVD fu istituita la terrib<strong>il</strong>e OSO (Sessione giu<strong>di</strong>ziaria speciale) del Collegio giu<strong>di</strong>cante, che agiva in via extraprocessuale e non era soggetta alle restrizioni della legge. Nel 1946 l‟NKVD, che aveva assassinato m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong> russi innocenti, venne sostituito dal Ministero degli affari Interni (MVB), poi dal Ministero della sicurezza <strong>di</strong> Stato (MGB), con le stesse prerogative. In tempi recenti sono nati quali loro ere<strong>di</strong> <strong>il</strong> KGB (Comitato <strong>per</strong> la sicurezza <strong>di</strong> Stato) nel 1954 e la FSB (Servizio federale <strong>di</strong> sicurezza), dopo <strong>il</strong> crollo dell‟ URSS. Il sistema dei lager era amministrato da un ente tristemente famoso, <strong>il</strong> GULag: Glavnoe Upravlenje Lagerej, ossia “Amministrazione Centrale dei campi d‟internamento”. I primi campi <strong>di</strong> concentramento furono istituiti nella città <strong>di</strong> Arzamas (Russia centrale) già nell‟estate del 1918, a sei mesi dalla rivoluzione, <strong>per</strong> esplicita volontà <strong>di</strong> Lenin. Erano strutturati in grossi complessi <strong>di</strong> detenzione e <strong>di</strong> lavoro, definiti con nomi convenzionali derivati dalle zone geografiche, in cui erano situati o dal tipo <strong>di</strong> produzione in essi eseguito: essi comprendevano fino a 300 sottocampi. Ogni campo singolo, poi, aveva dei <strong>di</strong>staccamenti (lagpunkt) eretti vicini ai luoghi <strong>di</strong> lavoro con attività lavorative speciali. Nota al volume Nel volume segue la “vita ampia” <strong>di</strong> 16 sacerdoti cattolici martiri (ci sono anche alcune figure <strong>di</strong> monache russe, convertite) <strong>di</strong> cui è in corso la causa <strong>di</strong> beatificazione; seguono poi 213 “piccole vite” <strong>di</strong> martiri sulla cui vita sono in corso le ricerche biografiche negli archivi della ex-KGB. In URSS vivevano 2134 sacerdoti cattolici alla vig<strong>il</strong>ia della rivoluzione; <strong>di</strong> essi la metà furono uccisi, gli altri, poiché stranieri, furono espulsi. Nella finale della introduzione si da un elenco dei gulag (campi <strong>di</strong> concentramento sovietico), nei quali i sacerdoti martiri furono rinchiusi, poi fuc<strong>il</strong>ati. A gloria dei nostri martiri. Amen! Cari fratelli, pregate <strong>per</strong> la loro santificazione. 26 Anno XXXIV ● N. 223 ● Marzo 2012
Anno XXXIV ● N. 223 ● Marzo 2012