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testo pdf - Piccolo Principe

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F E N A R E T E P R O J E C T<br />

consentire la definizione del ruolo, il riconoscimento delle proprie competenze<br />

e del permesso di avere successo (l’assunto di base è l’accoppiamento).<br />

Il secondo aspetto è dato dalle fasi di vita di un gruppo, per cui è possibile programmare<br />

il percorso formativo tenendo conto delle caratteristiche di ciascuna<br />

fase e coniugando ogni modulo formativo alla fase più adeguata. In tale prospettiva<br />

il modulo di elaborazione dell’esperienza di prostitute e di donne<br />

migranti va collocato all’inizio del percorso, momento in cui l’assunto di base è<br />

quello della dipendenza e poi quello dell’attacco e fuga. Secondo l’Analisi<br />

Transazionale infatti nella fase della dipendenza la Cultura del gruppo è genitoriale<br />

e le transazioni sono dal Bambino del gruppo verso il leader, percepito<br />

come Genitore protettivo e normativo. Ossia i componenti del gruppo fanno<br />

emergere ed esprimono soprattutto la parte emotiva e si rivolgono al conduttore<br />

del gruppo come a colui che accoglie, contiene e protegge. Nella fase della<br />

dipendenza si sviluppa quindi l’attaccamento verso il gruppo, rendendolo un’esperienza<br />

autentica e significativa, vengono sottolineate soprattutto le similitudini<br />

tra le persone che in questo modo sviluppano un sentimento di appartenenza.<br />

Nella fase dell’attacco e fuga l’impegno del gruppo è nell’inserimento del<br />

singolo e nella differenziazione dove il processo transazionale prevalente parte<br />

dal Genitore delle partecipanti e va verso il gruppo o il leader (percepito come<br />

negativo, inaffidabile e inadeguato), la Cultura del gruppo è Bambina. Ossia i<br />

componenti del gruppo non vogliono più sentirsi un tutto indifferenziato, vogliono<br />

quindi delineare le diversità, ma in questa fase il processo avviene non in<br />

maniera realistica, quanto piuttosto facendo prevalere ragionamenti di valore<br />

(ideologici o intellettualizzati) e spinte emotive. Il conduttore contiene e contrasta<br />

questi atteggiamenti e perciò può essere percepito in termini negativi. Queste<br />

due fasi sono funzionali rispetto al far emergere e rielaborare esperienze personali<br />

perché permettono di considerarle in termini cognitivi ed emotivi e perché<br />

consentono al gruppo di prenderle in considerazione sia come aspetti di similitudine<br />

sia come aspetti di diversificazione.<br />

Da qui lo spostamento è verso la fase maggiormente differenziata dove l’assunto<br />

di base è l’accoppiamento, l’impegno del gruppo è nel coinvolgimento e le<br />

transazioni sono da Adulto contaminato, dal G e dal B. Ossia questa è la fase di<br />

reale differenziazione tra i componenti del gruppo che si riconoscono nella loro<br />

individualità e a partire da essa stringono legami. Il conduttore riveste un ruolo<br />

propositivo rispetto ai contenuti e alle dinamiche e di garante rispetto ai nuovi<br />

legami creati. Questa fase è la più adeguata all’apprendimento, perciò è quella<br />

in cui fornire informazioni e strumenti.<br />

Il quarto stadio del gruppo è quello dell’appartenenza, l’assunto di base è il raggiungimento<br />

dell’equilibrio tra il gruppo di base e il gruppo di lavoro. In questa<br />

fase le azioni più funzionali sono quelle di mettersi alla prova, quindi sperimentarsi<br />

con il project work e prendere decisioni rispetto all’impresa.<br />

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