testo pdf - Piccolo Principe
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F E N A R E T E P R O J E C T<br />
Strategie di chiusura del primo modulo:<br />
Accordarsi e siglare il contratto formativo creato attraverso il confronto tra<br />
il profilo professionale della peer e la sagoma individuale. Tale comparazione<br />
è finalizzata a cogliere gli aspetti già presenti come risorse personali,<br />
gli aspetti da affinare e quelli da apprendere.<br />
Secondo modulo: Informazioni da utilizzare nel lavoro di peer educator.<br />
Obiettivo del secondo modulo era quello di fornire le informazioni necessarie<br />
per lo svolgimento della professione di peer educator<br />
Strategie:<br />
La scelta degli argomenti da trattare è basata sull’analisi delle attività che la peer<br />
educator potrebbe svolgere, quindi il secondo modulo è chiaramente legato al<br />
con<strong>testo</strong>. In Italia gli argomenti emersi sono stati:<br />
La riduzione del danno rispetto al sesso sicuro, alla sicurezza sul lavoro,<br />
alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, alla prevenzione<br />
delle gravidanze indesiderate, alla contraccezione<br />
L’accompagnamento a servizi sanitari e sociali<br />
L’accoglienza delle persone che decidono di smettere di prostituirsi<br />
Ne sono derivate le seguenti tematiche:<br />
Contenuti sanitari: apparato genitale, malattie sessualmente trasmissibili,<br />
contraccezione, gravidanza e IVG, sesso sicuro, l’organizzazione di work<br />
shop su aspetti sanitari, il sistema dei servizi sanitari in Italia, la strategia<br />
della Riduzione del Danno<br />
Contenuti sociali: modalità ed interventi dell’accoglienza, legislazione in<br />
materia di immigrazione, significato di lavoro e denaro nella professione di<br />
prostituta e nelle altre professioni, la tipologia dei contratti di lavoro, il<br />
sistema del collocamento, la riqualificazione professionale<br />
Terzo modulo: Strumenti per la gestione della relazione<br />
Gli obiettivi del terzo modulo erano comprendere la specificità della relazione<br />
d’aiuto e fornire elementi di conoscenza della gestione del colloquio.<br />
Strategie:<br />
Riflettere sulla molteplicità delle tipologie di relazione per giungere a definire<br />
le caratteristiche peculiari della relazione d’aiuto operatore - utente.<br />
L’intento è quello di chiarire la differenza tra la gestione dell’aiuto all’interno<br />
di una relazione amicale e in una relazione professionale operatore -<br />
utente, il motivo per cui si è posta particolare attenzione su questo aspetto<br />
è concomitante al rischio che la peer corre di gestire relazioni d’aiuto in<br />
maniera amicale piuttosto che professionale<br />
Introdurre gli elementi fondamentali del colloquio: l’ascolto dei contenuti e<br />
delle emozioni, la definizione del problema, il fornire informazioni, il contratto<br />
e la presa di decisione. Il processo attraverso cui vengono presentati tali<br />
elementi è fortemente interattivo perché per ciascuno di essi vengono individuate<br />
le caratteristiche facilitanti e di ostacolo di ciascuna partecipante<br />
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