testo pdf - Piccolo Principe
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F E N A R E T E P R O J E C T<br />
3.4.3 Alcuni esempi di tecniche di “grafica”<br />
Le tecniche grafiche hanno compreso anche elementi di attività scritta. Sui fogli della<br />
lavagna sono state scritte parole da mani diverse, con colori diversi, con linee e segni per<br />
collegare una cosa all’altra, così che l’effetto è stato quello di una rappresentazione visiva,<br />
più che di un <strong>testo</strong>. L’utilizzo della lavagna è stato efficace perché tutte hanno potuto<br />
vederla e averne accesso, inoltre non essendo facile assorbire tutto quello che viene<br />
detto (ricordiamo che le partecipanti avevano livelli diversi di espressione e comprensione<br />
della lingua italiana) la lavagna è stata un utile supporto per ascoltare e comunicare<br />
con il gruppo.<br />
Disegno:<br />
il disegno può aiutare la persona a esprimere pensieri e sentimenti che non verrebbero<br />
espressi tramite un’altra modalità comunicativa. Vasto materiale esiste in<br />
letteratura al proposito. Nel training per educatrici pari sono state utilizzate più sollecitazioni<br />
aventi come base la tecnica del disegno; questo tipo di tecnica è stato<br />
fondamentale ed ha ricevuto supporto dalle due descritte precedentemente. La<br />
necessaria consapevolezza di sé e della propria esperienza di prostituzione, che sta<br />
alla base della professione di educatrice pari, non è stata né immediata né indolore.<br />
Proprio il passaggio dall’espressione grafica (disegno) al raccontare la propria<br />
storia ed infine alla parola sintesi su oggetto può essere considerato metodologicamente<br />
adeguato per un corso professionale di questo tipo. Le partecipanti hanno<br />
espresso, oltre che gradimento per le tecniche proposte, soddisfazione per la cura<br />
dei tempi e ritmi di ognuna nell’esprimere e conseguentemente raggiungere consapevolezza<br />
delle proprie esperienza passate.<br />
Il disegno è stato utilizzato in vari momenti del training:<br />
disegno della sagoma: realizzata in fase iniziale di presentazione al gruppo, la sagoma<br />
di “come sono oggi” può essere considerata la base di tutto il lavoro successivo.<br />
È infatti sulla propria personale sagoma che ciascuna partecipante ha simbolicamente<br />
costruito la propria identità attuale anche attraverso l’integrazione di sentimenti,<br />
vissuti, esperienze anche del passato fino a quel momento considerate<br />
“scomode” o non ancora collocate.<br />
disegno della linea della vita: di pari passo con l’utilizzo della sagoma si è utilizzato<br />
il disegno della linea della vita. L’immagine grafica della propria esistenza -<br />
dalla nascita ad oggi - aiuta a cogliere la continuità dell’esperienza di vita, la continuità<br />
della propria identità che si costruisce negli anni ed in base alle varie esperienze<br />
ed accadimenti. Gli anni, o i periodi collegati a momenti che si vorrebbero<br />
dimenticare esistono graficamente sulla linea della vita e questo aiuta a “vedere” il<br />
proprio passato integrato con il proprio presente.<br />
disegno della torta dei bisogni: questa tecnica è stata utilizzata specificamente per<br />
aiutare le partecipanti a cogliere la varietà e complessità di bisogni delle singole<br />
persone e, con particolare riferimento alla professione, a rendersi consapevoli della<br />
reale “potenza” delle educatrici pari, ossia di quale sia un livello realistico di operatività<br />
per questo profilo professionale cercando di mantenere un equilibrio tra<br />
livelli di onnipotenza e impotenza di fronte ad una utenza pluriproblematica.<br />
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