testo pdf - Piccolo Principe

F E N A R E T E P R O J E C T
zione piuttosto che crearne una nuova. Le educatrici pari sono convinte che
persone giuridiche già esistenti quali “La Strada” e “TADA” siano “pronte”
per questo. Noi sosteniamo questo loro impegno sociale, poiché in tal modo
avrebbero un’opportunità per mettere a frutto le loro conoscenze e acquisire
consapevolezza di sé per migliorare le loro vite e diventare autonome.
Questo è il presupposto da noi richiesto per aiutare le corsiste a creare organizzazioni
di educatrici pari. Per aiutarle a creare un nuovo ente legale forniamo
loro assistenza e sosteniamo la creazione di contatti tra loro.
Riteniamo che il tempo necessario a diventare completamente autonome sia
al massimo di un anno. Le nostre educatrici pari sono interessate al progetto
ma hanno dubbi sulla sua riuscita. Cerchiamo quindi di informarle
circa il tempo necessario per valutare la riuscita del loro compito.
L’accreditamento del percorso formativo. Durante la realizzazione di
Fenarete si sono delineate le modalità per l’accreditamento del percorso formativo
nelle nazioni coinvolte nel progetto. Le procedure si sono rivelate
molto diverse a seconda della nazione. La realtà italiana non è esportabile,
le competenze regionali in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali
fanno sì che ogni regione riconosca e accrediti i percorsi formativi
in base a regolamenti regionali non uniformi a livello nazionale.
L’esempio francese delle unità formative capitalizzabili non è ancora utilizzabile
sull’intero territorio europeo, ma potrebbero rivelarsi un utile strumento
di scambio delle qualifiche professionali a livello europeo. L’Unione
Europea1 dal canto suo ha promosso un programma di studio di possibile
certificazione e dei percorsi formativi non formali e delle qualifiche professionali
a livello europeo che si propone di attestare le competenze acquisite.
La nazione in cui la creazione di un’organizzazione di peer educator è risultata
essere un obiettivo troppo alto è stata la Lituania. Le ragioni di tale
impossibilità sono legate a:
Le gravi difficoltà economiche in cui versa il paese
Le condizioni di vita in cui si trovano le prostitute lituane, si tratta di persone
in uno stato di povertà, spesso con problemi di alcolismo, che vivono
situazioni di pesante sfruttamento e che subiscono spesso violenze da parte
di “protettori” e/o “mariti”. Persone perciò che hanno da affrontare problemi
tali da impedire loro di impegnarsi in un progetto di creazione di un’organizzazione.
L’inesistente presenza di associazioni o cooperative che si occupa di interventi
sociali a cui collegarsi e da cui farsi sostenere. Il partner di Fenarete è
infatti un centro pubblico, cioè l’AIDS Centre di Vilnius, e oltre a tale struttura
sul territorio lituano non ne sono presenti altre né che si occupano di
prostituzione né che si occupano di altri tipi di interventi socio - sanitari
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