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testo pdf - Piccolo Principe

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2.1.3. Germania<br />

F E N A R E T E P R O J E C T<br />

Attualmente in Germania circa 400.000 persone esercitano la prostituzione. Le<br />

migranti raggiungono il 60% del totale e fra queste la maggior parte proviene<br />

dall’Europa centrale e Orientale. In base a rilevazioni effettuate regolarmente dal<br />

TAMPEP sul territorio tedesco la percentuale di sexworker migranti in<br />

Germania è aumentata regolarmente negli ultimi anni: si è passati dal 50% nel<br />

1999, al 55% nel 2001, al 60% nel 2003, e questa tendenza alla crescita continua.<br />

In Germania la maggior parte delle sexworker provengono da paesi dell’Europa<br />

centrale e dell’est (50%), dell’Asia (22% circa), dell’America latina (16% circa)<br />

e dell’Africa (12% circa). Ma le donne dell’Europa centrale e dell’est non sono<br />

in maggioranza in tutte le città tedesche. Esse lavorano, per esempio, prevalentemente<br />

al nord della Germania, mentre le donne latino americane nelle regioni<br />

centrali della Germania, le donne asiatiche sono ripartite in tutto il territorio<br />

tedesco e quelle africane all’ovest. Secondo il rapporto di TAMPEP del 2003 in<br />

Germania le sexworker migranti provengono da più di 30 paesi diversi. I principali<br />

paesi d’origine sono Polonia, Ucraina, Lituania, Bielorussia, Tailandia,<br />

Repubblica Dominicana, Colombia, Ghana e Nigeria.<br />

La mobilità delle sexworker migranti si esprime soprattutto all’interno dello<br />

stesso territorio tedesco. L’80% dei trasferimenti di luogo di lavoro avvengono<br />

tra importanti città tedesche o nei loro dintorni: Berlino, Amburgo, Monaco,<br />

Colonia e Francoforte. Sebbene i controlli di polizia stiano diventando sempre<br />

più frequenti in Germania e nonostante la precarietà dello status di residenti per<br />

queste donne, le sexworker migranti ritengono che rimanere nel paese sia più<br />

sicuro che intraprendere ulteriori rischi attraversando le frontiere verso altri<br />

paesi. Inoltre, l’industria del sesso ha una notevole organizzazione. Ciò permette<br />

alle persone prostitute (migranti) di soddisfare le richieste del mercato.<br />

Le persone di nazionalità tedesca lavorano in tutti i settori della prostituzione:<br />

per strada, in bordelli, in appartamenti, in locali notturni e bar, come accompagnatrici,<br />

ecc. D’altro canto le migranti di solito lavorano solo in bordelli ed<br />

appartamenti e talvolta in bar e locali notturni.<br />

Lavorare in strada è una attività ad alto rischio a causa dei frequenti controlli di<br />

polizia; inoltre il lavoro in strada è spesso considerato dalle operatrici locali un<br />

territorio di loro esclusiva appartenenza.<br />

La regolarità dei controlli da parte della polizia ha fatto sì che le migranti vivano<br />

e lavorino in una condizione di clandestinità maggiore di quanto non succedesse<br />

in precedenza. Molte si sono trasferite nella periferia delle grandi città, o<br />

possono essere raggiunte solo tramite telefono cellulare o internet.<br />

Questo nuovo sistema sta prendendo piede in tutto il paese, rendendo più difficile<br />

il lavoro di prevenzione di base nei confronti di HIV, AIDS e ITS (infezioni<br />

trasmissibili sessualmente) , ed il sostegno alle donne vittime di violenza.<br />

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