testo pdf - Piccolo Principe

F E N A R E T E P R O J E C T
sola. Rimarrei inoltre più tempo in uno stesso posto, perché è stato necessario
viaggiare parecchio per raggiungere il luogo del corso.
Resterei più a lungo in albergo e ridurrei le ore di corso, per lasciare più
spazio al divertimento in gruppo.
Programmerei più lavoro sul campo.
Altri desideri:
un progetto di scambio con altri paesi;
un diploma che sia riconosciuto anche negli altri paesi;
più informazioni sui nostri paesi d’origine, che ci sarebbero utili se dovessimo
essere rimpatriate;
più materiale da utilizzare nei nostri paesi d’origine;
più informazioni sullo status di B9 (vedi legislazione in Olanda);
più informazioni sulla legislazione;
più lavoro con l’utilizzo di materiale audiovisivo;
3.9 La sperimentazione dei percorsi di formazione professionale per peer
educator
Il presente paragrafo, sulla scorta di quanto precedentemente esposto, ha la finalità
di evidenziare:
gli elementi di base della formazione professionale per peer educator in
ambito di prostituzione che non vengono modificati dal contesto nazionale
gli elementi della formazione professionale per peer educator in ambito di
prostituzione necessariamente collegati al contesto in cui il percorso formativo
viene realizzato
La sperimentazione conferma l’ipotesi metodologica elaborata dal team italiano
per la formazione professionale di peer educator in ambito prostituzione, vale a
dire il valore della costruzione di percorsi formativi intorno ai seguenti elementi:
una base di consapevolezza personale rispetto all’aspetto centrale della
figura dell’educatrice pari: l’aver vissuto (o vivere attualmente) l’esperienza
di prostituzione. Tale elemento distintivo per questo ruolo professionale
va adeguatamente curato, per questo tutta la programmazione del corso professionale
non può prescinderne.
una base informativa (prevenzione, aspetti della salute, aspetti sociali,
aspetti legislativi, aspetti di ricollocamento professionale per tutte le utenti
che intendono abbandonare la professione di prostituta)
una base di competenze relazionali, in quanto l’educatrice pari si trova a
gestire in prima persona relazioni d’aiuto con le utenti
La sperimentazione evidenzia altresì che all’interno di questa struttura comune
ed essenziale per la formazione professionale di peer educator in ambito di prostituzione
vanno tenuti in considerazione alcuni elementi di specificità collegati
a caratteristiche del contesto.
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