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Lisa Jane Smith Il diario del vampiro La lotta - Liberi di Leggere

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sbagliata. Tu non sai quanto. Stasera, lei... lei si è in qualche modo<br />

sintonizzata con Stefan e ha avuto una vaga percezione <strong>di</strong> dove si trovi».<br />

Matt tirò un lungo respiro. «Capisco. Ok...».<br />

«Non trattarmi con sufficienza! Non sono una stupida, Matt, e ti sto<br />

<strong>di</strong>cendo la verità. Lei era lì, con Stefan; sapeva cose che solo lui sa. E ha<br />

visto il luogo in cui è intrappolato».<br />

«Intrappolato», riprese Bonnie. «Proprio così. Non si tratta affatto <strong>di</strong> un<br />

luogo aperto come un fiume. Ma c'era l'acqua, alta fino al collo. <strong>Il</strong> suo<br />

collo. E pareti <strong>di</strong> roccia intorno, coperte <strong>di</strong> fitto muschio. L'acqua era<br />

gelata e ferma, e aveva un cattivo odore».<br />

«Ma tu cosa hai visto?», incalzò Elena.<br />

«Niente. Era come se fossi cieca. In qualche modo mi sono resa conto<br />

che se ci fosse stato anche un debolissimo raggio <strong>di</strong> luce sarei riuscita a<br />

<strong>di</strong>stinguere qualcosa, ma non mi è stato possibile. Era buio come una<br />

tomba».<br />

«Come una tomba...». Elena fu attraversata da brivi<strong>di</strong> sottili. Pensò alla<br />

chiesa <strong>di</strong>roccata sulla collina sopra il cimitero. Lì c'era una tomba, una<br />

tomba che pensò <strong>di</strong> aver aperto una volta.<br />

«Ma in una tomba non ci sarebbe tutta quell'acqua», stava <strong>di</strong>cendo<br />

Mere<strong>di</strong>th.<br />

«No... ma non ho avuto alcuna sensazione <strong>di</strong> dove potesse essere in quel<br />

momento», precisò Bonnie. «Stefan non era <strong>del</strong> tutto in sé; si sentiva così<br />

debole e dolorante. E così assetato...».<br />

Elena aprì la bocca per impe<strong>di</strong>re a Bonnie <strong>di</strong> proseguire, ma proprio<br />

allora intervenne Matt.<br />

«Ora vi <strong>di</strong>co che cosa mi fa venire in mente», <strong>di</strong>sse.<br />

Le tre ragazze si volsero verso <strong>di</strong> lui, che era rimasto leggermente in<br />

<strong>di</strong>sparte rispetto al loro gruppo, come un ascoltatore in<strong>di</strong>screto. Si erano<br />

quasi <strong>di</strong>menticate <strong>del</strong>la sua presenza.<br />

«Un pozzo?», azzardò Elena.<br />

«Esatto», rispose il ragazzo. «Voglio <strong>di</strong>re, fa pensare a un pozzo».<br />

Elena batté le palpebre, sentendo aumentare l'agitazione. «Bonnie?»<br />

«Potrebbe essere», <strong>di</strong>sse Bonnie lentamente. «Le <strong>di</strong>mensioni e le pareti e<br />

tutto il resto potrebbero andar bene. Ma un pozzo è aperto; avrei dovuto<br />

vedere le stelle».<br />

«Non se era stato coperto», osservò Matt. «Un sacco <strong>di</strong> vecchie fattorie<br />

qui intorno hanno pozzi ormai in <strong>di</strong>suso, e alcuni agricoltori li coprono per<br />

evitare che i bambini possano caderci dentro. Anche i miei nonni hanno<br />

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