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Lisa Jane Smith Il diario del vampiro La lotta - Liberi di Leggere

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Stefan. Elena vide altri seguire quello sguardo. «Sono arrivato là subito<br />

dopo che Bonnie aveva scoperto il cadavere. E quel che provo è<br />

preoccupazione per questa comunità. C'è un pericoloso assassino in giro<br />

per le strade, e fino ad ora nessuno ha fatto niente per fermarlo. E...». Si<br />

interruppe. Elena non ne era sicura, ma ebbe l'impressione che fosse stata<br />

Caroline a fargli cenno <strong>di</strong> fermarsi. <strong>La</strong> ragazza gettò all'in<strong>di</strong>etro i luci<strong>di</strong><br />

capelli castano dorato e accavallò <strong>di</strong> nuovo le lunghe gambe mentre Tyler<br />

riprendeva posto.<br />

«Ok, grazie. Quin<strong>di</strong> la maggior parte <strong>di</strong> voi era là. Questo rende le cose<br />

ancora più <strong>di</strong>fficili. Potrei sentire cosa ha da <strong>di</strong>re la persona che ha trovato<br />

il cadavere? C'è Bonnie qui?». Fece correre lo sguardo fra gli studenti.<br />

Bonnie sollevò la mano, lentamente, poi si alzò in pie<strong>di</strong>. «Io credo <strong>di</strong><br />

aver scoperto il cadavere», precisò. «Voglio <strong>di</strong>re, sono stata la prima<br />

persona a rendersi conto che in realtà era morto, e che non stava<br />

semplicemente fingendo».<br />

Alaric Saltzman sembrò alquanto sorpreso. «Non stava semplicemente<br />

fingendo? Fingeva spesso <strong>di</strong> essere morto?». Qualcuno ridacchiò, e sul<br />

volto <strong>del</strong>l'insegnante balenò un altro sorriso fanciullesco. Elena si voltò a<br />

guardare Stefan, che aveva un'espressione accigliata.<br />

«No... no», continuò Bonnie. «Vede, era un sacrificio. Nella Casa<br />

Stregata. Così era coperto dappertutto <strong>di</strong> sangue, ma era sangue finto. E in<br />

parte è stata colpa mia, perché lui non voleva metterlo addosso, e io gli ho<br />

detto che era necessario. Doveva fare la parte <strong>del</strong> Cadavere Insanguinato.<br />

Ma lui continuava a <strong>di</strong>re che si sarebbe sporcato troppo, e solo quando è<br />

arrivato Stefan e ha <strong>di</strong>scusso con lui...». Si bloccò. «Voglio <strong>di</strong>re, ne<br />

abbiamo parlato insieme e alla fine il signor Tanner ha accettato <strong>di</strong> farlo, e<br />

poi abbiamo aperto la Casa Stregata. E poco dopo mi sono accorta che non<br />

era seduto a spaventare i ragazzi come avrebbe dovuto fare, e allora mi<br />

sono avvicinata e gli ho chiesto cosa c'era che non andava. Ma non mi ha<br />

risposto. Continuava... continuava a fissare il soffitto. E allora l'ho toccato<br />

e lui... è stato orribile. <strong>La</strong> sua testa è come... caduta». <strong>La</strong> voce tremò e si<br />

ruppe. Bonnie deglutì faticosamente.<br />

Elena si stava alzando in pie<strong>di</strong>, e così Stefan e Matt, e pochi altri ragazzi.<br />

Elena toccò Bonnie.<br />

«Bonnie, va tutto bene. Bonnie, calmati; va tutto bene».<br />

«E avevo le mani tutte sporche <strong>di</strong> sangue. C'era sangue dappertutto,<br />

tanto sangue...». Tirò su col naso, in modo convulso.<br />

«Ok, pausa», intervenne Alaric Saltzman. «Chiedo scusa, non intendevo<br />

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