Terry Brooks - 1996 - Il Primo Re Di Shannara ... - Liberi di Leggere
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avevano né la sua competenza né la sua pratica, ma erano abbastanza<br />
esperti. Risca era il maestro d'armi, versato nelle arti della guerra e<br />
nella pratica militare. Tay Trefenwyd era uno stu<strong>di</strong>oso degli elementi,<br />
delle forze che creano e <strong>di</strong>struggono, dell'equilibrio <strong>di</strong> terra, aria,<br />
fuoco e acqua nell'evolversi della vita. Ciascuno, esattamente come lui,<br />
era un adepto della magia, capace <strong>di</strong> usarla per protezione e <strong>di</strong>fesa.<br />
L'esercizio della magia era proibito entro le mura <strong>di</strong> Paranor, tranne<br />
che sotto stretto controllo. La magia veniva utilizzata soltanto in caso<br />
<strong>di</strong> necessità. La sperimentazione era scoraggiata e spesso, se scoperta,<br />
punita. I Drui<strong>di</strong> vivevano nell'ombra della loro storia, del cupo ricordo<br />
<strong>di</strong> Brona e dei suoi seguaci. L'indecisione e il senso <strong>di</strong> colpa ne<br />
avevano minato la voglia <strong>di</strong> vivere. E adesso non si rendevano conto che<br />
il loro atteggiamento <strong>di</strong>storto minacciava <strong>di</strong> portarli alla completa<br />
<strong>di</strong>struzione. "Le vostre supposizioni erano giuste" <strong>di</strong>sse ai compagni.<br />
"Ero certo che non avreste rinunciato alla magia. E voglio che mi<br />
accompagniate. Nei giorni che verrànno, avrò bisogno della vostra forza<br />
e delle vostre abilità. <strong>Di</strong>temi, ci sono altri a cui rivolgerci? Altri<br />
che sono convinti della necessità della magia?" Tay e Risca si<br />
scambiarono una rapida occhiata. "Nessuno" riferì il nano. "Dovrai<br />
accontentarti <strong>di</strong> noi." "Sarete sufficienti" rispose il druido,<br />
sforzandosi <strong>di</strong> sorridere. Soltanto quei due, oltre a lui e Kinson! Due<br />
contro tanti! Sospirò. Bene, avrebbe dovuto aspettarselo. "Mi spiace <strong>di</strong><br />
dovervi chiedere una simile rinuncia" <strong>di</strong>sse, con sincerità. Risca<br />
sbuffò. "Mi sentirei umiliato se non ci portassi con te Ne ho piene le<br />
bisacce <strong>di</strong> Paranor e dei suoi vecchi barbogi Nessuno s'interessa della<br />
mia arte. Nessuno segue i miei passi Agli occhi <strong>di</strong> tutti, io rappresento<br />
un anacronismo. E Tay la pensa esattamente come me. Ce ne saremmo andati<br />
via da tempo, se non ci fossimo accordati per aspettare il tuo ritorno."<br />
Tay annuì. "Non abbiamo nessun rimpianto, visto che ti occorrono<br />
compagni <strong>di</strong> viaggio, Bremen. Siamo pronti a partire subito." Bremen<br />
strinse loro le mani e li ringraziò. "Prendete quello che intendete<br />
portare con voi e troviamoci davanti alle porte principali, domattina.<br />
Al momento della partenza vi parlerò del nostro viaggio. Questa notte<br />
dormirò nella foresta col mio compagno, Kinson Ravenlock. E' con me da<br />
due anni e si è <strong>di</strong>mostrato prezioso. E' un cercatore <strong>di</strong> piste e un<br />
esploratore, un cacciatore della Frontiera, <strong>di</strong> grande coraggio e<br />
notevole intelligenza." "Se è con te, non occorrono altre<br />
raccomandazioni" <strong>di</strong>sse Tay. "Adesso ti lasciamo. Caerid Lock ti aspetta<br />
sulla scala, qui sotto. Ha detto che devi scendere finché non lo<br />
incontri." S'interruppe e fissò Bremen con gravità: "Caerid sarebbe un<br />
buon acquisto per noi". <strong>Il</strong> vecchio annuì. "Lo so. Gli chiederò <strong>di</strong><br />
venire. Riposate bene. Ci vedremo all'alba." <strong>Il</strong> nano e l'elfo<br />
rientrarono nel corridoio principale e si chiusero la porta alle spalle,<br />
lasciando Bremen solo. <strong>Il</strong> druido attese qualche momento, riflettendo su<br />
ciò che gli rimaneva da fare. Nell'interno del castello regnava un<br />
profondo silenzio. <strong>Il</strong> tempo scivolava via. Non gliene occorreva molto,<br />
ma era meglio che si sbrigasse. E gli serviva la complicità <strong>di</strong> Caerid<br />
Lock. Scese in fretta, ripassando mentalmente il suo piano. L'odore <strong>di</strong><br />
muffa dell'angusto passaggio finì per irritargli il naso, lo costrinse a<br />
fare una smorfia. Nelle altre parti del castello, nei corridoi<br />
principali e lungo le scale, l'aria era tiepida e pulita, perché saliva