Terry Brooks - 1996 - Il Primo Re Di Shannara ... - Liberi di Leggere
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Avrebbe sostenuto <strong>di</strong> ricorrere al Sonno perché vi era costretto, perché<br />
voleva essere presente nel momento dell'inevitabile ritorno del Signore<br />
degli Inganni. Eppure, per quanto si sforzasse <strong>di</strong> operare ogni sorta <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stinzioni fra sé e l'avversario, rimaneva un fatto innegabile:<br />
chiunque ricorreva al Sonno Magico subiva le medesime conseguenze,<br />
druido o Signore degli Inganni che fosse. Prima o poi, anche Bremen ne<br />
avrebbe pagato lo scotto. "Allora, l'hai visto?" chiese l'uomo della<br />
Frontiera, ansioso <strong>di</strong> conoscere il resto della storia. "L'hai visto in<br />
faccia?" <strong>Il</strong> vecchio sorrise. "Non ha più una faccia, Kinson, e neppure<br />
un corpo. E' solo una presenza, avvolta in un mantello e incappucciata.<br />
Come me stesso, penso alle volte, perché anch'io, ormai, sono poco più<br />
<strong>di</strong> una presenza vuota..." "Non è vero" si affrettò ad affermare Kinson.<br />
"Hai ragione" assentì il druido, con una fretta uguale alla sua. "Non è<br />
proprio così. Ho ancora il senso del bene e del male, non sono schiavo<br />
della magia. Ma tu hai paura che lo <strong>di</strong>venti, vero?" Kinson non rispose.<br />
"Spiegami come sei riuscito ad arrivare fino a lui" volle sapere. "Come<br />
hai fatto, perché non ti scoprissero?" Bremen <strong>di</strong>stolse lo sguardo, come<br />
per mettere a fuoco un tempo e un luogo lontani. "Non è stato facile"<br />
rispose a bassa voce. "<strong>Il</strong> costo è stato enorme." Prese l'otre e bevve un<br />
lungo sorso <strong>di</strong> birra; sul suo volto comparve una stanchezza così<br />
profonda da parere incisa col ferro. "Sono stato costretto ad assumere<br />
le sembianze <strong>di</strong> uno <strong>di</strong> loro" spiegò, dopo un momento. "Mi sono dovuto<br />
ammantare nei loro pensieri e nei loro impulsi, nel male ra<strong>di</strong>cato dentro<br />
le loro anime. Ero circondato dall'invisibilità, in modo che la mia<br />
presenza fisica non venisse notata, e <strong>di</strong> me rimaneva solo l'anima. L'ho<br />
coperta <strong>di</strong> un'oscurità uguale a quella che copre le loro, e per farlo ho<br />
dovuto cercare, nel fondo del mio essere, la parte più buia <strong>di</strong> me<br />
stesso. Oh, vedo che non lo ritieni possibile. Cre<strong>di</strong> a me, Kinson, la<br />
potenzialità per il male risiede in ciascuno <strong>di</strong> noi, me compreso. Noi la<br />
dominiamo, la seppelliamo in profon<strong>di</strong>tà, ma essa continua a vivere<br />
dentro <strong>di</strong> noi.LO sono stato costretto a portarla alla luce per crearmi<br />
una protezione, e la sua presenza, il suo contatto, l'averla così vicina<br />
e così viva, è stato terribile. Ma l'espe<strong>di</strong>ente è servito, ha impe<strong>di</strong>to<br />
che il Signore degli Inganni e i suoi scherani mi scoprissero." Kinson<br />
aggrottò la fronte. "Ma hai subìto dei danni." "Solo transitori. <strong>Il</strong><br />
viaggio <strong>di</strong> ritorno mi ha dato il tempo <strong>di</strong> guarire." <strong>Il</strong> vecchio gli<br />
sorrise <strong>di</strong> nuovo: una leggera increspatura delle labbra sottili. "<strong>Il</strong><br />
guaio è che quando la togli dalla sua prigione, la nostra parte malvagia<br />
non vuole più stare rinchiusa. Picchia contro le sbarre. E' più ansiosa<br />
<strong>di</strong> fuggire. Più astuta e calcolatrice. E d'ora in poi, essendo stato a<br />
contatto con lei, sarò più vulnerabile al rischio <strong>di</strong> una sua fuga."<br />
Scosse la testa. "Finché c'è vita, gli esami non finiscono mai. Questo è<br />
uno dei tanti." Per qualche istante scese il silenzio, mentre i due<br />
uomini si fissavano. Nella cupola del cielo, la luna era calata fino a<br />
sfiorare l'orizzonte e si accingeva a sparire. Lontano dal suo chiarore,<br />
le stelle si accendevano progressivamente; il cielo privo <strong>di</strong> nuvole era<br />
come un sipario <strong>di</strong> velluto nero che faceva da sfondo all'immenso e<br />
incontaminato silenzio. Kinson si schiarì la gola. "Come <strong>di</strong>cevi, hai<br />
fatto ciò che era necessario. Dovevi avvicinarti, per avere la conferma<br />
dei tuoi sospetti. Adesso ce l'abbiamo." S'interruppe. "<strong>Di</strong>mmi, hai visto<br />
anche il libro? L'<strong>Il</strong>datch?" "Era nelle sue mani, lontano da me,