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Terry Brooks - 1996 - Il Primo Re Di Shannara ... - Liberi di Leggere

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per predatori o poco più. Ma non io, pensò Kinson, con ira. Mai. Non<br />

sono un coniglio. Sono sfuggito a quel destino. Sono <strong>di</strong>ventato uno dei<br />

cacciatori. Accanto a lui, Bremen cambiò posizione per stare più comodo.<br />

"Mi sono inoltrato nelle montagne, in profon<strong>di</strong>tà, per cercare il nostro<br />

nemico" proseguì, nuovamente assorto nel proprio racconto. "E più<br />

m'inoltravo, più si rafforzava il mio convincimento. I Messaggeri del<br />

Teschio erano dovunque, e sentivo la presenza <strong>di</strong> altri esseri, creature<br />

evocate dal mondo degli spiriti, carne morta riportata in vita, male<br />

incarnato. Me ne sono tenuto accuratamente alla larga e non ho mai<br />

allentato la vigilanza, poiché sapevo che, se m'avessero scoperto, la<br />

mia magia non sarebbe stata sufficiente a salvarmi. In quella regione,<br />

la tenebra era soverchiante, una cappa greve e opprimente, imputri<strong>di</strong>ta<br />

dal fetore e dal sapore venefico della morte. Infine sono arrivato al<br />

Monte Teschio: una breve visita perché non potevo rischiare <strong>di</strong> più. Mi<br />

sono infilato segretamente nelle sue gallerie e ho trovato quello che<br />

cercavo." S'interruppe, corrugando la fronte. "E anche <strong>di</strong> più, Kinson.<br />

Molto <strong>di</strong> più, e nulla <strong>di</strong> buono." "Ma lui, c'era?" insistette l'uomo<br />

della Frontiera, con ansia. Sul suo volto <strong>di</strong> cacciatore si leggeva un<br />

grande allarme, i suoi occhi brillavano <strong>di</strong> preoccupazione. "Lui c'era"<br />

confermò il druido, a bassa voce. "Nascosto <strong>di</strong>etro la sua magia,<br />

mantenuto in vita dal Sonno Magico. Ma lo usa senza riguardo, Kinson. Si<br />

ritiene ormai al <strong>di</strong> là delle leggi naturali. Non capisce che tutti,<br />

nonostante la loro forza, devono pagare uno scotto per ciò che usurpano<br />

e assoggettano. O forse semplicemente non se ne preoccupa. E' caduto<br />

sotto il dominio dell'<strong>Il</strong>dalch e non potrà mai più liberarsene." "<strong>Il</strong><br />

libro <strong>di</strong> magia rubato a Paranor?". "Quattrocento anni fa" confermò<br />

Bremen. "Quando era soltanto Brona, un druido, uno <strong>di</strong> noi, e non ancora<br />

il Signore degli Inganni." Kinson Ravenlock conosceva quella storia. Lo<br />

stesso Bremen gliel'aveva raccontata, anche se era ben nota tra le Razze<br />

e, a quell'epoca, l'uomo della Frontiera l'aveva già ascoltata un<br />

centinaio <strong>di</strong> volte. Era stato un elfo, Galaphile, a riunire il <strong>Primo</strong><br />

Consiglio dei Drui<strong>di</strong>, cinque secoli prima, mille anni dopo l'olocausto<br />

delle Gran<strong>di</strong> Guerre. <strong>Il</strong> Consiglio si era riunito a Paranor e vi erano<br />

convenuti i più saggi <strong>di</strong> tutte le Razze, uomini e donne: coloro che<br />

ricordavano il mondo antico, che possedevano ancora qualche vecchio<br />

libro stracciato e rosicchiato dai topi, i depositari <strong>di</strong> una conoscenza<br />

sopravvissuta a un millennio <strong>di</strong> barbarie. <strong>Il</strong> Consiglio intendeva<br />

compiere un ultimo, <strong>di</strong>sperato tentativo <strong>di</strong> strappare le Razze allo stato<br />

selvaggio in cui erano precipitate e <strong>di</strong> avviarle verso una nuova<br />

civiltà, superiore all'antica. Lavorando insieme, i Drui<strong>di</strong> s'erano<br />

accinti al faticoso compito <strong>di</strong> riunire le loro conoscenze frammentarie,<br />

<strong>di</strong> rimettere insieme quanto rimaneva in modo da poterlo usare per il<br />

bene comune. Si proponevano <strong>di</strong> migliorare la vita <strong>di</strong> tutte le genti,<br />

senza badare al passato. Tra loro c'erano Uomini, Gnomi, Nani, Elfi,<br />

Troll e una manciata <strong>di</strong> altri, i più coraggiosi e i più saggi delle<br />

nuove Razze sorte dalle ceneri delle antiche. Se le gran<strong>di</strong> conoscenze<br />

del passato fossero state ancora in grado <strong>di</strong> dare qualche frutto, il<br />

nuovo raccolto sarebbe andato a beneficio <strong>di</strong> tutti. Ma il compito era<br />

lungo e arduo, e alcuni Drui<strong>di</strong> erano stati colti dall'impazienza. Uno <strong>di</strong><br />

questi era Brona. Intelligente e ambizioso, ma in<strong>di</strong>fferente alla propria<br />

e all'altrui sicurezza, s'era messo a sperimentare la magia. <strong>Il</strong> vecchio

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