Edizione del 28/05/2013 - Corriere
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CORRI R<br />
Martedì <strong>28</strong> maggio <strong>2013</strong><br />
IL FATTO 30<br />
IL REFERENDUM<br />
PASSA IL QUESITO SULLA FUSIONE: SÌ CON IL 77,41 PER CENTO<br />
Le due Montoro<br />
stringono il patto:<br />
si va all’unità<br />
Montoro torna unità dopo 184 anni.<br />
Si riappropria <strong>del</strong>la sua vera identità,<br />
cancellando le barriere istituzionali<br />
che l’avevano separata per i capricci<br />
di pochi notabili nell’anno 1829.<br />
I montoresi hanno detto sì al referendum<br />
sull’unione senza tentennamenti.<br />
I dati parlano chiaro: il 77.41<br />
per cento, in altri termini 5749 voti<br />
per la fusione. 75<strong>28</strong> persone che si<br />
sono recate alle urne, il 44,21 per cento<br />
degli aventi diritti.<br />
Alcuni hanno voluto anche dire no,<br />
1678, il 22,59 per cento. A Montoro<br />
Inferiore sono più convinti <strong>del</strong>la fusione:<br />
79,36 per cento, 3129 preferenze,<br />
mentre a Montoro Superiore,<br />
75,2.<br />
Sottolinea con forza la propria soddisfazione<br />
per il buon risultato il sindaco<br />
di Montoro Superiore Francesco<br />
De Giovanni: «Il primo pensiero<br />
non può non essere quello di ringraziare<br />
tutti i montoresi che hanno offerto<br />
una grande prova di civiltà e maturità.<br />
In questo periodo di scarsa partecipazione<br />
e allontanamento dalla<br />
vita politica i nostri cittadini hanno<br />
voluto tracciare in maniera netta il<br />
proprio futuro.<br />
Un ringraziamento forte va anche al<br />
sindaco Carratù e a tutti coloro che<br />
hanno sostenuto il percorso verso la<br />
fusione. Credo che non si possa ignorare<br />
il significato che arriva da questi<br />
dati raggiunti con percentuali altissime,<br />
tra il 75 e l'80%, risultati mai eguagliati<br />
nei precedenti referendum<br />
promossi in Campania. Ora non ci resta<br />
che aspettare il pronunciamento<br />
<strong>del</strong>la Regione».<br />
Per Salvatore Carratù, primo cittadino<br />
di Montoro Inferiore: «Una partecipazione<br />
più che soddisfacente come<br />
dimostra la percentuale dei votanti.<br />
E soprattuto è significativo il numero<br />
<strong>del</strong>le persone che hanno scelto<br />
per il sì. Dunque mi ritengo più che<br />
soddisfatto, vuol dire anche che i montoresi<br />
hanno compreso l'importanza<br />
di questa scelta. Abbiamo lavorato bene<br />
in questi mesi, con numerosi incontri<br />
di piazza anche se il tempo a<br />
volte non ci ha accompagnato. Ora<br />
dopo il placet <strong>del</strong>la Regione dovremmo<br />
entrare nella fase operativa, unire i<br />
due bilanci, organizzare servizi etc.<br />
La Regione nell'esprimersi dovrà tenere<br />
conto <strong>del</strong>la scelta forte fatta dai<br />
montoresi poi potremo entrare nella<br />
fase operativa propedeutica alla fusione<br />
dal punto istituzionale».<br />
E Mario Bianchino uno dei sostenitori<br />
ed artefice <strong>del</strong>l’unione <strong>del</strong>la prima<br />
ora commenta: «Abbiamo vinto<br />
tutti, i montoresi. Auguri a Montoro<br />
e grazie ai cittadini per la sensibilità<br />
democratica, l'impegno e la coscienza<br />
dimostrata rispetto alle scelte epocali<br />
che insieme abbiamo saputo compiere.<br />
Pensiamo al giorno dopo con<br />
sobrietà, senso <strong>del</strong>l'istituzione, bene<br />
comune e volontà di realizzare il più<br />
bel comune che possiamo pensare di<br />
vivere nella sua interezza. Si è realizzato<br />
un sogno. L'emozione pervade<br />
il nostro animo. Questa è la vera Politica.<br />
Una dimostrazione che i montoresi<br />
sanno vivere e praticare la democrazia<br />
riuscendo con il proprio pensiero<br />
a determinare le scelte importanti<br />
ed epocali che fanno la propria<br />
storia. Oggi sono convinto ancora di<br />
più <strong>del</strong>la bontà di questa scelta. Comincia<br />
il vero confronto su come si<br />
vuole organizzare il nostro territorio<br />
e vivere le nostre bellezze paesaggistiche,<br />
ambientali, culturali nonché migliorare<br />
la qualità <strong>del</strong>la vita attraverso<br />
azioni politico-amministrative che<br />
vedano il cittadino montorese artefice<br />
di un contributo concreto al suo domani.<br />
La politica è questa: partecipazione,<br />
impegno e disponibilità su<br />
idee e progetti sia per la loro costruzione<br />
che per la loro realizzazione. Auguri<br />
ai Montoresi uniti come nella storia<br />
si erano insediati in questa terra».<br />
Dal Comitato Promotore per il Sì<br />
«un grazie a tutti i montoresi che hanno<br />
con il loro voto dato una svolta al<br />
nostro territorio. Questa vittoria la dedichiamo<br />
al nostro amico Angelo, che<br />
nel giorno <strong>del</strong>la chiusura <strong>del</strong>la campagna<br />
referendaria ha avuto un grave<br />
incidente, con l'augurio di una presta<br />
guarigione».<br />
«Emozionante giornata, - commenta<br />
Ciro Grimaldi di Montoro in Movimento<br />
- il popolo di Montoro si è espresso<br />
in modo inequivocabile e ha<br />
votato per la fusione <strong>del</strong>le due municipalità.<br />
Grazie a tutti e viva Montoro».<br />
«Eravamo due paeselli, e, nonostante<br />
tutto, abbiamo deciso di unirci,<br />
prendete esempio: i primi in Campania<br />
siamo noi», conclude Pierfrancesco<br />
Pastore <strong>del</strong> Forum dei Giovani.<br />
Il Circolo Sel Solofra-Montoro<br />
AFFLUENZA<br />
«ORA INIZIA LA FASE OPERATIVA, RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE»<br />
«Da una prima sommaria analisi <strong>del</strong> voto referendario<br />
di Montoro emerge una percentuale di votanti tutto sommato<br />
soddisfacente, ma non tale da indurre ad entusiastici<br />
commenti (alla fine dei conti per il sì abbiamo il consenso<br />
di circa il 30% degli aventi diritto); positiva la sostanziale<br />
uniformità <strong>del</strong> voto in tutte le frazioni, dato da<br />
non sottovalutare in un contesto che nel passato ha visto<br />
il fenomeno <strong>del</strong> frazionismo e <strong>del</strong> campanilismo come<br />
una vera zavorra per lo sviluppo <strong>del</strong> territorio». Così in una<br />
nota il circolo Sel Solofra- Montoro.<br />
«Per SEL il referendum e la vittoria <strong>del</strong> "SI" non sono solo<br />
un importante punto di arrivo (e guai a pensarlo), ma<br />
soprattutto la base di partenza per una svolta amministrativa,<br />
culturale e politica a Montoro. C'è da fare tanto<br />
lavoro, tutto quello che ad oggi non è stato fatto per giungere<br />
preparati ad una fusione che potrebbe segnare una<br />
tappa storica per il progresso <strong>del</strong>la nostra comunità; mancare<br />
questo appuntamento, dopo tante occasioni mancate,<br />
sarebbe imperdonabile.<br />
Da domani stesso bisogna rimboccarsi le maniche e aprire<br />
un processo di ampio coinvolgimento democratico<br />
su finanza locale (bilancio partecipato), questione am-<br />
bientale, assetto urbanistico, la cultura e la scuola pubblica,<br />
che coinvolga anche quella metà e più di montoresi<br />
che non hanno partecipato al referendum e, ovviamente,<br />
chi ha ritenuto di manifestare con il "no" il proprio<br />
dissenso o all'unificazione o alle modalità con cui è stata<br />
proposta; non a caso il "NO" raccoglie maggiori consensi<br />
nella popolosa frazione Banzano, che non ha torto<br />
si considera spesso più isolata e trascurata, dato che<br />
dovrebbe indurre i consiglieri <strong>del</strong> posto ad una riflessione,<br />
invece di presidiare militarmente i seggi.<br />
Sinistra Ecologia e Libertà continuerà a dare il suo contributo<br />
per mettere al centro <strong>del</strong>l'agenda la difesa <strong>del</strong><br />
territorio, la valorizzazione <strong>del</strong>le risorse giovanili e femminili,<br />
la legalità e trasparenza <strong>del</strong>l'azione amministrativa<br />
come antidoto alla disillusione e all'antipolitica, la<br />
difesa e il rilancio <strong>del</strong> welfare locale; su tutti questi temi<br />
fino ad oggi, ad onor <strong>del</strong> vero, abbiamo trovato scarsa<br />
attenzione, a volte aperta ostilità, da parte <strong>del</strong>le amministrazioni<br />
che hanno governato l'ultimo decennio; a queste<br />
ultime è anche tempo di trovare una valida alternativa<br />
politica con un profondo ricambio di classe dirigente».