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9 Una Regola obbediente al Vangelo. Gli aspetti dell'obbedienza e ...

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spiritu<strong>al</strong>ità monastica in genere, che rese accessibili<br />

<strong>al</strong>l'Occidente le mature esperienze del monachesimo<br />

d'Oriente. Nel 420-30 i suoi Istituta e Conlationes facevano il<br />

giro della Penisola, avidamente letti dai monaci it<strong>al</strong>ici anche<br />

perché composti in lingua latina. Negli Istituta l'abate di<br />

Marsiglia descrive gli usi delle comunità egiziane e<br />

p<strong>al</strong>estinesi da lui conosciute, mentre nelle ventiquattro<br />

Conlationes riporta i colloqui con quattordici anacoreti<br />

incontrati nei deserti d'Egitto. Da queste opere il Maestro e<br />

Benedetto traggono tutto lo svolgimento delle loro Regole: la<br />

classificazione delle specie di monaci, la figura dell'abate, il<br />

capitolo sull'umiltà, il silenzio e l'obbedienza e quello sulle<br />

buone opere da compiere. Non solo. Le suddette opere hanno<br />

originato tutta la dottrina spiritu<strong>al</strong>e con la qu<strong>al</strong>e esordiscono<br />

le Regole it<strong>al</strong>iane del VI secolo e proprio per questa loro<br />

importanza vengono citate, insieme a San Basilio, nell'ultimo<br />

capitolo della <strong>Regola</strong> benedettina: "Allo stesso modo le<br />

Collazioni dei Padri, le Istituzioni e le loro Vite, e anche la<br />

<strong>Regola</strong> del nostro santo padre Basilio" (RB 73,5). Fra le<br />

regole monastiche anteriori Benedetto utilizza anche la<br />

Regula Basilii, che si compone del Parvum Asceticon,<br />

tradotto da Rufino, e dell'Admonitio ad filium spirit<strong>al</strong>em.<br />

Utilizza inoltre la Regula Pachomii, tradotta da S. Girolamo<br />

nel 404 e la Regula ad Virginem di S. Cesario D'Arles.<br />

Anche le Vite Patrum e la Historia Monachorum tradotta da<br />

Rufino, vengono abbondantemente conosciute, accanto ad<br />

<strong>al</strong>tre opere di minore rilievo.<br />

Fra le regole monastiche latine è importante la <strong>Regola</strong><br />

di Sant'Agostino, la qu<strong>al</strong>e si compone dell'Ordo monasterii<br />

di Alipio per la sua comunità di Tagaste e il Praeceptum<br />

per il suo monastero laico di Ippona, datati rispettivamente<br />

<strong>al</strong> 395 e 397 circa.<br />

Intorno <strong>al</strong> 410 si ha la comparsa di una legislazione simile<br />

nella G<strong>al</strong>lia meridion<strong>al</strong>e, con la nascita del monastero di<br />

Lerino per opera di Leonzio di Frèjus, Caprasio e Onorato. È<br />

probabile che i fondatori abbiano scritto la <strong>Regola</strong> detta dei<br />

Quattro Padri, attribuita a monaci egiziani, poi succeduta, nel<br />

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