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9 Una Regola obbediente al Vangelo. Gli aspetti dell'obbedienza e ...

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povertà e castità erano impliciti nella professione ascetica.<br />

Egli invece chiede ai suoi monaci una promessa chiara di<br />

obbedienza per sottolineare il carattere cenobitico della sua<br />

istituzione, che abbraccia tutta la <strong>Regola</strong>, qu<strong>al</strong>e linea<br />

dottrin<strong>al</strong>e fondament<strong>al</strong>e. Vuole pure un'esplicita promessa di<br />

stabilità in un determinato monastero per opporsi <strong>al</strong>le<br />

deviazioni del decadente girovaghismo, ed esige infine la<br />

"conversatio morum" (da conversari=comportarsi/praticare),<br />

che è la denominazione che il Santo dà della vita monastica,<br />

ad indicare la condotta di vita in fedeltà <strong>al</strong>la <strong>Regola</strong>, e quindi<br />

quella volontà costante di vivere con serietà, per opporsi ai<br />

sarabaiti, noncuranti della vita comunitaria 23 .<br />

Dando la preferenza <strong>al</strong>la forma cenobitica, San<br />

Benedetto pone i fondamenti per una spiritu<strong>al</strong>ità che<br />

gravita intorno ai due poli dell'autorità e della fraternità,<br />

comandati rispettivamente d<strong>al</strong>l'obbedienza e d<strong>al</strong>l'amore. Le<br />

relazioni "vertic<strong>al</strong>i", ossia i rapporti fra l'abate e i suoi<br />

monaci, e quelle "orizzont<strong>al</strong>i" dei fratelli tra loro, trovano<br />

un profondo equilibrio speci<strong>al</strong>mente nella sezione ascetica<br />

della <strong>Regola</strong> (RB 4-7).<br />

Il monastero benedettino fornisce le condizioni<br />

necessarie per il servizio di Dio poiché in esso tutto è<br />

ordinato a Dio e <strong>al</strong>la sua gloria. Il monaco è messo in<br />

condizioni ide<strong>al</strong>i per praticare le virtù teolog<strong>al</strong>i e mor<strong>al</strong>i. Tra<br />

queste ultime, la virtù di religione, e speci<strong>al</strong>mente i due suoi<br />

atti interiori dell'orazione e della devozione: il monaco ha<br />

messo per sempre tutto se stesso nelle mani di Dio,<br />

scegliendo di consacrarsi a Lui (devotio); di tutta la sua vita<br />

fa una glorificazione di Dio (oratio).<br />

Nella giornata monastica ci sono, in ore ben<br />

determinate, degli atti che si riferiscono <strong>al</strong> Signore. Tra essi<br />

vi è in primo luogo la liturgia: l'ufficio divino e la Messa<br />

conventu<strong>al</strong>e (limitata quest'ultima <strong>al</strong>lora ai giorni festivi)<br />

formano il perno su cui ruota la giornata del monaco.<br />

S. Benedetto vuole che questa liturgia (o Opera di Dio,<br />

23 Per le diverse forme di vita monastica vedi RB 1.<br />

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