9 Una Regola obbediente al Vangelo. Gli aspetti dell'obbedienza e ...
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icevuti premurosamente e con gioia, perché in essi si<br />
riceve il Cristo.<br />
Nel capitolo 66 "i portinai del monastero" San<br />
Benedetto traccia il profilo umano del portinaio,<br />
chiedendo che sia saggio e vigilante, che sia in grado di<br />
prestare ascolto e rispondere a quanti sopraggiungono,<br />
mostrando prontezza e comprensione e fervore di carità.<br />
In questi tratti si ritrova il clima spiritu<strong>al</strong>e proprio<br />
dell'accoglienza degli ospiti del capitolo 53 e quello della<br />
cura dei m<strong>al</strong>ati del capitolo 36, dovuto <strong>al</strong> senso della<br />
presenza di Cristo nella persona che sta dinanzi. Non a<br />
caso il capitolo 72 "Dello zelo buono che devono avere i<br />
monaci" chiude l'appendice (c. 67-72) aggiunta <strong>al</strong>la prima<br />
stesura della <strong>Regola</strong> e si ritiene sia l'ultimo composto da<br />
Benedetto. Egli rivolge ai suoi monaci una sorta di<br />
testamento spiritu<strong>al</strong>e con cui raccomanda loro di coltivare<br />
"incessantemente con il più fervente amore" lo "zelo<br />
buono", il qu<strong>al</strong>e è carità. Il santo Legislatore riepiloga qui<br />
nella carità l'intera sua <strong>Regola</strong>, già tutta permeata di<br />
questo tema.<br />
I rapporti, ancora regolati nel capitolo 71 d<strong>al</strong>l'ordine<br />
di ingresso nel monastero, nel 72 diventano di libera<br />
reciprocità poiché il fervore dello "zelo buono" attua la<br />
piena fraternità. Giungono così a compimento quel<br />
dinamismo dello Spirito che Benedetto aveva annunciato<br />
in Prol. 49, e quell'unificazione profonda di libertà e<br />
carità, a cui lui stesso era giunto nel suo cammino<br />
spiritu<strong>al</strong>e.<br />
Vi sono delle massime che ricordano gli strumenti<br />
delle buone opere, tutte relative <strong>al</strong>la vita comunitaria dei<br />
monaci, tutte incentrate sullo zelo che anima<br />
reciprocamente le relazioni fraterne nel rispetto (v. 4),<br />
nella pazienza (v. 5), nell'obbedienza (v. 6),<br />
nell'abnegazione (v. 7).<br />
Nuova è l'abnegazione nel rapporto con il prossimo,<br />
come responsabilità person<strong>al</strong>e di tutti. E in questo<br />
Benedetto riprende la Conlatio 16 di Cassiano, che<br />
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