9 Una Regola obbediente al Vangelo. Gli aspetti dell'obbedienza e ...
9 Una Regola obbediente al Vangelo. Gli aspetti dell'obbedienza e ...
9 Una Regola obbediente al Vangelo. Gli aspetti dell'obbedienza e ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Il quinto capitolo della <strong>Regola</strong> è dedicato<br />
specificamente <strong>al</strong> tema <strong>dell'obbedienza</strong> e si struttura attorno<br />
<strong>al</strong>la frase evangelica di Lc 10,16: "Chi ascolta voi ascolta<br />
me". Il nesso ascolto-obbedienza è insito nell'etimologia del<br />
vocabolo latino oboedire, da ob+audire. Per l'equiv<strong>al</strong>enza di<br />
ascolto e obbedienza espressa da Luca, l'obbedienza per il<br />
monaco è ascoltare Cristo che gli parla attraverso l'abate.<br />
La dottrina della funzione vicaria dell'abate è una verità<br />
su cui è fondata la vita monastica. "Difatti per fede si vede in<br />
lui chi fa nel monastero le veci di Cristo poiché viene<br />
chiamato con l'appellativo proprio di lui, secondo quanto<br />
scrive l'Apostolo: Avete ricevuto uno spirito da figli adottivi<br />
per mezzo del qu<strong>al</strong>e gridiamo Abbà, Padre" (RB 2,2-3). La<br />
citazione di Rm 8,15, dove abbas è accostato a pater che ne<br />
è la traduzione, serve a spiegare il fondamento teologico<br />
dell'autorità dell'abate, nella fede che egli tenga le veci di<br />
Cristo nel monastero. “Vicario di Cristo” era detto il vescovo<br />
già <strong>al</strong> tempo di Cipriano e <strong>al</strong> tempo del Maestro t<strong>al</strong>e<br />
appellativo era già stato applicato anche <strong>al</strong> Pontefice<br />
romano, anche se l'uso verrà gener<strong>al</strong>izzato molto più tardi.<br />
"Vocabolo siriaco entrato nella tradizione monastica<br />
egiziana a indicare l'anziano che nel deserto si faceva padre<br />
di <strong>al</strong>tri monaci con la parola e con l'esempio, e latinizzato da<br />
Gerolamo, ‘abate’ è diventato in tutto l'occidente - specie a<br />
partire da RM/RB - la denominazione del superiore del<br />
cenobio, il qu<strong>al</strong>e estende la sua paternità spiritu<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l'intera<br />
comunità, di cui organizza anche la vita" 27 .<br />
San Benedetto ricorda a chi è abate che il suo<br />
comportamento deve essere coerente col nome che porta e<br />
definisce qu<strong>al</strong>i siano le responsabilità gravi di quel servizio<br />
che è governo d'anime: "E sappia che se uno si assume la<br />
guida di anime deve prepararsi a renderne conto" (RB 2,37).<br />
L'autorità deve essere un servizio e non l'esercizio di un<br />
potere, un servizio per far progredire i fratelli in umanità e in<br />
santità. E in questo senso il Santo Legislatore comanda che<br />
27 Ivi, 30.<br />
41