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9 Una Regola obbediente al Vangelo. Gli aspetti dell'obbedienza e ...

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e sono ordinati per temi. Essi non sono scanditi in un<br />

movimento di s<strong>al</strong>ita, bensì presentati in successione<br />

numerica come un'unica esperienza di umiltà che si sviluppa<br />

in un progressivo abbassamento, attraverso il qu<strong>al</strong>e il<br />

monaco progredisce spiritu<strong>al</strong>mente fino ad aprirsi <strong>al</strong>la<br />

comunione d'amore con il Padre e il Figlio nella grazia dello<br />

Spirito Santo, come recita il v. 67: “Quando dunque il<br />

monaco avrà s<strong>al</strong>ito tutti questi gradini dell’umiltà, subito<br />

giungerà a quella carità di Dio, che, in quanto perfetta,<br />

caccia via il timore” 35 .<br />

San Benedetto ha situato il punto più <strong>al</strong>to del suo<br />

insegnamento e della sua spiritu<strong>al</strong>ità nel terzo e nel quarto<br />

gradino della sc<strong>al</strong>a dell'umiltà, poiché attraverso di essi<br />

richiede <strong>al</strong> monaco di vivere nell'obbedienza secondo la<br />

logica della croce. Infatti il terzo gradino riprende l'Inno ai<br />

Filippesi di San Paolo, che ribadisce la necessità<br />

dell'imitazione di Cristo, il qu<strong>al</strong>e si fece "<strong>obbediente</strong> fino <strong>al</strong>la<br />

morte" (Fil 2,8). Il quarto prevede la necessità di resistere<br />

pazientemente <strong>al</strong> sopraggiungere di difficoltà, contrarietà e<br />

persino offese nell’ambito dei rapporti entro la comunità: "Il<br />

quarto gradino dell'umiltà lo vive chi nell'esercizio stesso<br />

<strong>dell'obbedienza</strong>, vedendosi imposte cose dure e contrarianti,<br />

o addirittura subendo torti di qu<strong>al</strong>siasi genere, abbraccia<br />

dentro di sé in silenzio la pazienza" (RB 7,35).<br />

Rinnegare se stessi per seguire Cristo; perseverare nel<br />

monastero fino <strong>al</strong>la morte, per partecipare <strong>al</strong>le sofferenze di<br />

Cristo mediante la pazienza; sopportare, per amore verso di<br />

Lui e a sua imitazione, tutto quanto, giustamente o<br />

ingiustamente, apporta contraddizione e sofferenza, tutto ciò<br />

significa portare la croce. "Se qu<strong>al</strong>cuno vuol venire dietro a<br />

me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché<br />

chi vorrà s<strong>al</strong>vare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la<br />

propria vita per causa mia la troverà (Mt 16, 24-25)". Il<br />

Signore condannerà come servi m<strong>al</strong>vagi quelli che non<br />

hanno voluto seguirlo <strong>al</strong>la gloria, ossia quelli che non furono<br />

35 Cf. A. M. QUARTIROLI, op. cit., 80-81.<br />

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