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dipartimento di progettazione dell'architettura

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<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />

dell’architettura<br />

2<br />

mole <strong>di</strong> nuove realizzazioni tessili collegate<br />

o provenienti da ricerche <strong>di</strong> tipo biotecnologico<br />

o aerospaziale; la ricerca si<br />

occupa in maniera laterale anche delle<br />

varie fasi evolutive che hanno portato<br />

all’introduzione <strong>di</strong> fibre innovative: dalle<br />

fibre sintetiche, alle hi-tech, ai materiali<br />

tra<strong>di</strong>zionalmente utilizzati nel tessile tecnico<br />

(abiti da lavoro a contenuto tecnologico)<br />

e importati dal fashion e viceversa,<br />

alle fibre termiche, ecologiche, alle<br />

fibre man-made, i materiali inventati con<br />

le tecniche dell’ingegneria genetica e biotecnologica.<br />

La ricerca è sud<strong>di</strong>visa in una prima parte<br />

de<strong>di</strong>cata al periodo 1950-1990 ed una<br />

seconda parte de<strong>di</strong>cata all’ultimo decennio<br />

del novecento ed all’inizio del XXI<br />

secolo.<br />

metodologia, risultati preve<strong>di</strong>bili, durata<br />

L’indagine proposta ha l’intento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are,<br />

recensire -ed insieme seguirne<br />

l’evoluzione- gli strumenti <strong>di</strong> rappresentazione<br />

del progetto <strong>di</strong> design e moda<br />

nella seconda metà del novecento.<br />

Si prevede la produzione <strong>di</strong> un rapporto<br />

documentario su supporti multime<strong>di</strong>ali.<br />

Titolo della ricerca:<br />

E<strong>di</strong>fici con paramenti policromi in Toscana<br />

Responsabile dell’unità operativa:<br />

Scalzo Marcello Ricercatore<br />

Altri componenti dell’unità operativa:<br />

Bovio Valentina Cultore della materia<br />

Caprara Andrea Cultore della materia<br />

Giannini Riccardo Cultore della materia<br />

Sgarioto Salvatore Cultore della materia<br />

Frulio Gabriela Docente a contratto<br />

Descrizione sintetica del progetto<br />

<strong>di</strong> Ricerca:<br />

L’architettura toscana me<strong>di</strong>evale è spesso<br />

caratterizzata dalla presenza <strong>di</strong> paramenti<br />

murari ottenuti in policromia<br />

muraria, vuoi con <strong>di</strong>verse qualità <strong>di</strong> ma-<br />

teriale lapideo, vuoi con inserti <strong>di</strong> laterizi<br />

variamente assemblato.<br />

Lo scopo della ricerca è quella <strong>di</strong> investigare,<br />

attraverso un censimento e il<br />

rilievo, le <strong>di</strong>fferenti architetture, identificando<br />

materiali, modelli e tipologie.<br />

Si prevede una durata <strong>di</strong> circa due-tre<br />

anni.<br />

Titolo della ricerca:<br />

L’Abbazia <strong>di</strong> Sant’Antimo: rilievi della facciata<br />

e della controfacciata con meto<strong>di</strong><br />

sterefotogrammetrici e laser scanner<br />

Responsabile dell’unità operativa:<br />

Tucci Grazia Professore associato<br />

Altri componenti dell’unità operativa:<br />

Battini Carlo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />

Tioli Francesco Assegnista<br />

Descrizione sintetica del progetto<br />

<strong>di</strong> Ricerca:<br />

Obiettivo del progetto è l’esecuzione <strong>di</strong><br />

una serie <strong>di</strong> indagini sul complesso architettonico<br />

dell’Abbazia <strong>di</strong> Sant’Antimo<br />

al fine <strong>di</strong> chiarire le sue fasi costruttive e<br />

decorative. Tale programma <strong>di</strong> analisi si<br />

inserisce nel quadro <strong>di</strong> un più ampio progetto<br />

<strong>di</strong> ricerca sulla scultura e architettura<br />

me<strong>di</strong>evali in Toscana, <strong>di</strong>retto dal<br />

Prof. Adriano Peroni, in corso da molti<br />

anni presso il Dipartimento <strong>di</strong> Storia delle<br />

Arti e dello Spettacolo dell’Università <strong>di</strong><br />

Firenze.<br />

Per la realizzazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />

sono già state effettuate campagne<br />

<strong>di</strong> rilievo in cui sono stati impostati i<br />

criteri e i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro.<br />

Pertanto sono già stati realizzati:<br />

- la rete topografica <strong>di</strong> inquadramento;<br />

- la segnalizzazione e le misure per il<br />

rilievo dei punti <strong>di</strong> appoggio;<br />

- le prese fotogrammetriche;<br />

- l’orientamento e la restituzione numerica<br />

delle stereocoppie della facciata;<br />

mentre sono ancora in corso la realizza-<br />

zione del fotomosaico della facciata e<br />

l’ortofoto <strong>di</strong>gitale del portale.<br />

La rete <strong>di</strong> inquadramento che definisce<br />

il sistema <strong>di</strong> riferimento locale è stata<br />

realizzata in modo da consentire in momenti<br />

successivi il rilievo <strong>di</strong> altre porzioni<br />

della struttura.<br />

Per il rilievo dei punti <strong>di</strong> appoggio, naturali<br />

e segnalizzati da target, ove possibile,<br />

è stata utilizzata una stazione totale<br />

no prism. Le camere utilizzate per le<br />

prese sono provviste <strong>di</strong> certificato <strong>di</strong> calibrazione<br />

per l’orientamento interno dei<br />

fotogrammi.<br />

La restituzione è stata realizzata con restitutori<br />

analitici e <strong>di</strong>gitali.<br />

Le coor<strong>di</strong>nate dei punti <strong>di</strong> appoggio utilizzati<br />

per l’orientamento assoluto delle<br />

coppie stereoscopiche verranno utilizzate<br />

anche per la realizzazione dei raddrizzamenti<br />

e del successivo fotomosaico<br />

che, costituirà il supporto metrico descrittivo<br />

sul quale elaborare le stratigrafie<br />

degli elevati.<br />

Si prevede inoltre la realizzazione <strong>di</strong> un<br />

modello tri<strong>di</strong>mensionale della facciata,<br />

per la realizzazione del quale saranno<br />

utilizzati sistemi <strong>di</strong> scansione 3d, commisurati<br />

alla precisione che si vuole ottenere<br />

nella modellazione dei dettagli.<br />

A tal proposito il modello stesso si configura<br />

già come modello multiscala per<br />

consentire una fruibilità molteplice, da<br />

supporto per analisi <strong>di</strong> carattere storico<br />

a base metrica da cui partire per eventuali<br />

ipotesi <strong>di</strong> ricostruzione virtuale a<br />

modello da utilizzare a scopi <strong>di</strong>vulgativi<br />

(anche in rete). Sulla base <strong>di</strong> nuvole <strong>di</strong><br />

punti referenziate, grazie all’uso <strong>di</strong> target,<br />

nello stesso sistema <strong>di</strong> riferimento<br />

dell’intero rilievo, dopo opportuni filtraggi<br />

e elaborazioni si passerà alla sovrapposizione<br />

della texture per ottenere un<br />

modello fotorealistico e metricamente<br />

corretto.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista metrico l’obiettivo del<br />

16<br />

lavoro è anche quello <strong>di</strong> confrontare i<br />

sistemi <strong>di</strong> rilievo fotogrammetrico con<br />

quelli a scansione e <strong>di</strong> verificarne accuratezza<br />

e capacità descrittiva al fine <strong>di</strong><br />

ottimizzare l’integrazione e quin<strong>di</strong> l’uso<br />

congiunto delle due modalità <strong>di</strong> acquisizione<br />

dei dati.<br />

Il modello realizzato costituirà la base<br />

per successive indagini:<br />

·Indagini stratigrafiche e caratterizzazione<br />

delle tecniche costruttive<br />

·Stereotomia degli archi e caratterizzazione<br />

delle aperture.<br />

·Analisi sui materiali lapidei (Mappatura<br />

dei litotipi e delle malte sulle superfici<br />

murarie; indagini in sito per l’in<strong>di</strong>viduazione<br />

delle possibili cave <strong>di</strong> approvvigionamento<br />

pietra e <strong>di</strong> sabbia….)<br />

Indagini geofisiche<br />

Titolo della ricerca:<br />

Incidenza urbanistica, qualità e<strong>di</strong>lizia,<br />

recupero del non e<strong>di</strong>ficato<br />

Responsabile dell’unità operativa:<br />

Vannucchi Marco Ricercatore<br />

Descrizione sintetica del progetto<br />

<strong>di</strong> Ricerca:<br />

Scelte ideali e legislative spingono alla<br />

rappresentazione identitaria <strong>di</strong> un territorio<br />

e alla in<strong>di</strong>viduazione delle cosiddette<br />

“invarianti strutturali” dello stesso con<br />

specifico riferimento alle aree non e<strong>di</strong>ficate.<br />

Rilevazione e valutazione critica del verde<br />

urbano, dei giar<strong>di</strong>ni e dell’ambiente<br />

agricolo.<br />

Fino ad oggi sono stati catalogati 75 giar<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong> ville storiche <strong>di</strong>sseminate in 23<br />

itinerari sulle colline lucchesi (a questi si<br />

devono aggiungere ulteriori 12 giar<strong>di</strong>ni<br />

catalogati nello scorso anno e che sono<br />

in corso <strong>di</strong> sistemazione); altri 20 esemplari<br />

<strong>di</strong> giar<strong>di</strong>ni storici sono stati catalogati<br />

sulle colline della Versilia, altri nella<br />

zona <strong>di</strong> Massa Carrara, altri nella zona<br />

ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />

ricerca <strong>di</strong> ateneo

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