dipartimento di progettazione dell'architettura
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<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
è definito come la resistenza elettrica per<br />
unità <strong>di</strong> volume. I valori <strong>di</strong> resistività <strong>di</strong>pendono<br />
dal grado <strong>di</strong> omogeneità, dal<br />
livello <strong>di</strong> alterazione e dal grado <strong>di</strong> fratturazione<br />
dei materiali .<br />
Il metodo delle tomografie elettriche si<br />
basa sull’assunto che la conducibilità elettrica<br />
è in larga misura funzione della<br />
porosità, del contenuto d’acqua e della<br />
quantità <strong>di</strong> sali in essa <strong>di</strong>sciolti.<br />
Per la Cupola verrà utilizzata la geometria<br />
Wenner/polo-<strong>di</strong>polo (geometria Wenner<br />
+ geometria polo-<strong>di</strong>polo). La geometria<br />
polo-<strong>di</strong>polo prevede il posizionamento<br />
<strong>di</strong> un “polo remoto”, cioè posto a<br />
<strong>di</strong>stanza teoricamente infinita.<br />
I dati <strong>di</strong> resistività apparente vengono<br />
elaborati con un apposito programma<br />
(ERT LAB della GEOSTUDI ASTIER) in<br />
grado <strong>di</strong> ricostruire per inversione numerica,<br />
un modello <strong>di</strong> resistività reale.<br />
Tale modello è stato realizzato tenendo<br />
conto del volume “vuoto” del passaggio<br />
<strong>di</strong> accesso a uno dei 16 “occhi” circolari<br />
della calotta interna, che si trova proprio<br />
sotto il grigliato <strong>di</strong> riferimento tracciato<br />
per la tomografia.<br />
I risultati potranno evidenziare la presenza<br />
<strong>di</strong> materiali con valori <strong>di</strong> resistività<br />
assai <strong>di</strong>versi fra loro, in particolare<br />
potranno riconoscere un primo livello<br />
superficiale (a partire dall’estradosso<br />
della vela) dello spessore <strong>di</strong> circa 50-60<br />
centimetri con valori <strong>di</strong> resistività compresi<br />
tra 4.5 x 10 4 Ùm e 5.5 x 10 4 Ùm.<br />
ed una <strong>di</strong>scontinuità stratigrafica piano<br />
parallela un secondo livello <strong>di</strong> materiali<br />
più omogenei e conduttivi, dello spessore<br />
<strong>di</strong> circa 80 centimetri (quin<strong>di</strong> si ha uno<br />
strato compreso tra i 50 cm e i 130 cm,<br />
come rilevato anche con le indagini radar)<br />
con valori <strong>di</strong> resistività compresi tra<br />
1.5 x 10 4 Ùm e 2.5 x 10 4 Ùm.<br />
E’ intuibile inoltre la presenza <strong>di</strong> un terzo<br />
strato, dai 130 cm <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà fino<br />
all’intradosso della vela, <strong>di</strong> materiali con<br />
resistività maggiore, probabilmente paragonabili<br />
alla zona estradossale. I risultati<br />
potranno confermare quelli ottenuti<br />
dai dati delle indagini con georadar<br />
e quin<strong>di</strong> la composizione a tre strati della<br />
muratura, con una zona interme<strong>di</strong>a a<br />
composizione mista che avvalora l’ipotesi<br />
del sacco. Con la tomografia elettrica,<br />
però, saranno rilevati dati più dettagliati<br />
proprio relativamente alla composizione<br />
dello strato interme<strong>di</strong>o.<br />
La ricerca avrà durata pluriennale.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Guarino Guarini. Il San Lorenzo a Torino<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Crescenzi Carmela Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Vasarri Giulio Laureando<br />
Piarulli Fabrizio Laureando<br />
Carnevale Gaetano Laureando<br />
Vanni Giulia Laureando<br />
Vannuccini Clau<strong>di</strong>o Laureando<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Dimore storiche fiorentine<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Jaff Marco Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bigagli Michela Dottoranda <strong>di</strong> ricerca<br />
Puccini Chiara Architetto<br />
Mattioli Lorenzo Architetto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
I paramenti murari nei nuclei storici della<br />
Toscana quali elementi <strong>di</strong> identità pro-<br />
pria o rielaborata da altre culture<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Mandelli Emma Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Salvatore Marta Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Iurilli Stefania Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Bello Antonello Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Bologna Lorenza Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Velo Uliva Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Cornieti Michele Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Taddei Giovanna Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Gli e<strong>di</strong>fici speciali della Svizzera Pesciatina<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Merlo Alessandro Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Lavoratti Gaia Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La nuova ricerca, che ha come oggetto<br />
“gli e<strong>di</strong>fici speciali della Svizzera Pesciatina”,<br />
si pone in continuità con quella<br />
condotta nei tre anni precedenti, inerente<br />
il “rilievo dei nuclei inse<strong>di</strong>ativi minori della<br />
Svizzera Pesciatina”.<br />
Le analisi svolte su questo peculiare territorio<br />
hanno infatti evidenziato la presenza<br />
<strong>di</strong> insiemi <strong>di</strong> manufatti omogenei<br />
per funzione e caratterizzazione architettonica,<br />
e<strong>di</strong>ficati nel corso dei secoli per<br />
sod<strong>di</strong>sfare esigenze <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne economico,<br />
sociale o spirituale.<br />
In particolare, l’attenzione verterà, in<br />
questa prima fase, sulle cartiere, la cui<br />
importanza, oggi come nei tempi passati,<br />
ha segnato il paesaggio e l’economia<br />
della Valleriana.<br />
36<br />
Tramite gli strumenti del <strong>di</strong>segno e della<br />
rappresentazione, saranno messe in<br />
evidenza le peculiari qualità architettoniche,<br />
formali e funzionali <strong>di</strong> questi complessi<br />
che, qualora non più in uso, dovranno<br />
essere preservati in vista <strong>di</strong> un<br />
loro possibile riutilizzo.<br />
Nel corso del primo anno verranno intrapresi<br />
i necessari stu<strong>di</strong> sulla bibliografia<br />
e<strong>di</strong>ta, tesi a inquadrare le cartiere nel<br />
loro corretto contesto storico-geografico.<br />
A queste analisi preliminari si affiancheranno<br />
delle ricerche più approfon<strong>di</strong>te<br />
sulle singole strutture al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
un manufatto - che fungerà da<br />
esempio “pilota” - sul quale testare le<br />
<strong>di</strong>verse metodologie <strong>di</strong> rilievo che si intendono<br />
utilizzare, verificandone l’applicabilità<br />
e l’efficacia.<br />
In questo stesso anno, compatibilmente<br />
con le risorse <strong>di</strong>sponibili, verrà attivata<br />
una prima campagna <strong>di</strong> rilevamento con<br />
lo scopo <strong>di</strong> documentare non solo gli<br />
aspetti <strong>di</strong>mensionali e geometrici del<br />
manufatto oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ma anche<br />
quelli formali, tipologici e materici lo contrad<strong>di</strong>stinguono.<br />
Il tipo <strong>di</strong> ricerca proposta e gli esiti finali<br />
che il progetto si prefigge hanno suscitato<br />
l’interesse delle associazioni locali -<br />
in particolare del Museo della Carta con<br />
il quale è al vaglio la possibilità <strong>di</strong> un<br />
accordo scientifico - che operano per la<br />
salvaguar<strong>di</strong>a del patrimonio immobile e<br />
mobile dell’area.<br />
Nel progetto verranno coinvolti anche<br />
professori, dottori e dottoran<strong>di</strong> <strong>di</strong> ricerca<br />
afferenti al Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione.<br />
Titolo della ricerca:<br />
La rappresentazione <strong>di</strong> architettura in<br />
rapporto all’evoluzione degli artefatti<br />
cognitivi<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pratesi Giovanni Ricercatore<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo