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dipartimento di progettazione dell'architettura

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<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />

dell’architettura<br />

2<br />

impone una riflessione sulla natura degli<br />

strumenti del progetto e sulle tematiche<br />

che possano avere valore fondativo<br />

per la sua pratica.<br />

Scopo e fasi della ricerca<br />

L’interrogazione su alcune delle tematiche<br />

che alimentano l’attività progettuale<br />

in questo primo scorcio <strong>di</strong> millennio, pare<br />

necessaria per poter ricostruire una<br />

metodologia che travalichi le numerose<br />

invettive stagionali, e fornisca un solido<br />

punto d’appoggio per il mestiere dell’architetto.<br />

In questo senso, il ruolo della<br />

luce, da sempre elemento generatore<br />

dello spazio architettonico, pare costituirsi<br />

quale spunto <strong>di</strong> riflessione centrale<br />

nell’ambito della pratica del progetto<br />

d’architettura nel contemporaneo. La<br />

prima fase da affrontare è l’in<strong>di</strong>viduazione<br />

<strong>di</strong> riferimenti progettuali collocati<br />

nell’epoca contemporanea e nelle epoca<br />

precedenti in modo da costruire un<br />

repertorio privilegiato sul quale svolgere<br />

le nostre riflessioni. La seconda fase<br />

prevede una sorta <strong>di</strong> ricostruzione dello<br />

sviluppo che il ruolo della luce ha svolto<br />

negli ultimi secoli, dall’antichità classica<br />

all’architettura contemporanea. La terza<br />

prevede la sperimentazione progettuale<br />

delle possibilità che la luce può offrire<br />

al progetto d’architettura contemporaneo.<br />

Metodologia<br />

La metodologia è principalmente attinente<br />

ad una fase pratica progettuale dove<br />

si possano verificare nella concretezza<br />

del progetto le possibilità in<strong>di</strong>viduate in<br />

fase teorica. Particolare attenzione sarà<br />

posta nell’analisi e nella sperimentazione<br />

degli strumenti <strong>di</strong> progetto e nel verificare<br />

la loro valenza relativamente alle<br />

tematiche prese in esame.<br />

Risultati preve<strong>di</strong>bili<br />

L’elaborazione <strong>di</strong> soluzioni progettuali<br />

che mettano in stretto rapporto l’architettura<br />

e la luce naturale in<strong>di</strong>viduando<br />

nuove possibilità interpretative <strong>di</strong> questo<br />

rapporto.<br />

Durata<br />

Pluriennale<br />

Titolo della ricerca:<br />

Viaggi, migrazioni, contaminazioni - il<br />

viaggio come progetto <strong>di</strong> trasposizione<br />

Responsabile dell’unità operativa:<br />

Collotti Francesco Professore associato<br />

Altri componenti dell’unità operativa:<br />

Guerini Debora Docente a contratto<br />

Descrizione sintetica del progetto<br />

<strong>di</strong> ricerca:<br />

Viaggio e trasposizione nel lavoro degli<br />

architetti. Architettura è vedere le cose<br />

e trasferirle (G.Grassi). Ove con trasposizione<br />

inten<strong>di</strong>amo quella operazione con<br />

la quale si trasferisce un soggetto da riprodurre,<br />

dalla matrice originaria a un’altra.<br />

Le Corbusier interrogato su come<br />

avesse acquisito le proprie conoscenze,<br />

si vantò – orgoglioso – <strong>di</strong> essere un grande<br />

voleur. Ladro <strong>di</strong> architetture rubate<br />

durante i viaggi e fissate nei suoi carnets.<br />

Talvolta anche solo la proporzione<br />

<strong>di</strong> un portale, nel suo lavoro, ci parla <strong>di</strong><br />

un grande e<strong>di</strong>ficio lontano, ci evoca luoghi<br />

trovati altrove, qui e ora riversati nel<br />

progetto per metamorfosi o trasfigurazione.<br />

I Maestri <strong>di</strong> buona architettura non<br />

cercano <strong>di</strong> portare a casa dai loro viaggi<br />

una lingua o uno stile, bensì traspongono<br />

nella propria opera altri mon<strong>di</strong> e fatti<br />

costruiti. Attraverso questa trasfigurazione<br />

che solo al progetto è concessa in<br />

privilegio stabiliamo affinità, esprimiamo<br />

adesione a mon<strong>di</strong> o Maestri anche <strong>di</strong>stanti<br />

nel tempo. In una nostra speranzosa<br />

figurazione gli architetti erano quelli<br />

che partivano con pochi strumenti, un<br />

taccuino, una matita, uno strumento <strong>di</strong><br />

misura. Solo chi aveva visto il mondo<br />

poteva tornare con l’ambizione <strong>di</strong> avere<br />

qualcosa da <strong>di</strong>re. Dapprima con Gian-<br />

giorgio Trissino e poi con Daniele Barbaro<br />

si recò Andrea Palla<strong>di</strong>o a Roma. La<br />

misura fisica <strong>di</strong>retta con le rovine, ammirate,<br />

misurate e rilevate, trasposte e<br />

rielaborate, ritorna nell’ambizione antica<br />

eppure nuova delle fabbriche vicentine<br />

e <strong>di</strong> quelle veneziane. Come per Giulio<br />

Romano e Michele Sanmicheli, per<br />

Palla<strong>di</strong>o l’antichità non sembra modello<br />

da copiare, ma fonte cui ispirare il proprio<br />

lavoro. Costruire ancora una volta<br />

come ri-costruire? Alla fine del Settecento<br />

- per esempio - per gli uomini <strong>di</strong> cultura<br />

<strong>di</strong> lingua tedesca la italienische Reise è<br />

una tappa obbligata della conoscenza<br />

negli anni dell’appren<strong>di</strong>stato. Esperienza<br />

non sostituibile. Nel caso degli architetti,<br />

e per Karl Friedrich Schinkel in<br />

maniera particolarissima, il viaggio in<br />

Italia è materiale da costruzione per tutto<br />

il lavoro successivo. Si propone dunque<br />

<strong>di</strong> indagare il rapporto tra progetto e trasposizione<br />

<strong>di</strong> mon<strong>di</strong> anche <strong>di</strong>stanti. Learning<br />

from… qualcuno ha affermato a<br />

proposito del lavoro <strong>di</strong> alcuni maestri.<br />

- La metodologia della ricerca è fondata<br />

su <strong>di</strong> una ipotesi <strong>di</strong> raffronto a <strong>di</strong>stanza<br />

che metta in evidenza le specificità attraverso<br />

l’enucleazione <strong>di</strong> alcune parole-chiave<br />

quali:<br />

. Generalita del tipo/specificità del luogo<br />

. Identità<br />

. Tra<strong>di</strong>zione e continuità<br />

. architettura/paesaggio<br />

. Locale, vernacolare, pittoresco, globalizzato<br />

- Lo scopo della ricerca è dunque verificare<br />

la praticabilità ancora oggi <strong>di</strong> una<br />

antica modalità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento del<br />

mestiere <strong>di</strong> architetto attraverso gli<br />

esempi dei Maestri e l’indagine sulle architetture<br />

costruite.<br />

- Le fasi in cui la ricerca sarà articolata –<br />

restando aperta la possibilità <strong>di</strong> calibrare<br />

in corso d’opera le modalità operative<br />

– si possono definire secondo il se-<br />

20<br />

guente articolato:<br />

a) ricerca bibliografica e in<strong>di</strong>viduazione<br />

<strong>di</strong> casi tipo (già avviata nel corso del<br />

2005);<br />

b) ricerca d’archivio (Schinkels Nachlass<br />

Berlin, Riba fondo Andrea Palla<strong>di</strong>o; Semper<br />

Archiv ETH Zurigo, Fondation Le<br />

Corbusier Paris); (in corso con particolare<br />

riguardo alle figure <strong>di</strong> Schinkel e<br />

Semper sulle quali il titolare della ricerca<br />

ha tenuto nel corso dell’anno già alcune<br />

lezioni sotto forma <strong>di</strong> resoconti dello<br />

stato <strong>di</strong> avanzamento dell’indagine)<br />

c) visite in loco, con documentazione<br />

fotografica espressamente realizzata;<br />

d) elaborazione teorica;<br />

e) <strong>di</strong>vulgazione dei risultati, pubblicazione.<br />

- Il risultato atteso dallo stu<strong>di</strong>o risiede<br />

nell’approfon<strong>di</strong>mento scientifico e contestuale<br />

contributo al <strong>di</strong>battito scientifico<br />

in merito conseguente all’approfon<strong>di</strong>mento<br />

del tema del viaggio quale base<br />

per il progetto, non da un punto <strong>di</strong> vista<br />

sotrico-critico, ma nei suoi presupposti<br />

operativi. In altra <strong>di</strong>rezione, si attende<br />

un risultato significativo anche sotto il<br />

profilo dei contatti proposti con le Università<br />

locali (TU Berlin, ETH Zurigo) ed<br />

enti <strong>di</strong> ricerca (Fondation Le Corbusier e<br />

Preussische staatliche Museen Berlin) al<br />

fine del possibile sviluppo <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong><br />

ricerca pluri<strong>di</strong>sciplinare della quale, in<br />

uno scenario da più parti invocato, l’Università<br />

<strong>di</strong> Firenze attraverso il Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Progettazione potrebbe assumere<br />

un proprio ruolo sul piano internazionale<br />

con scambi con altri centri <strong>di</strong> eccellenza.<br />

- Il carattere innovativo della proposta<br />

consiste nella capacità <strong>di</strong> nuovamente<br />

interrogarsi sulle basi della <strong>di</strong>sciplina<br />

della Composizione Architettonica, ponendosi<br />

domande nuove su questioni<br />

antiche. Verificando la praticabilità oggi<br />

<strong>di</strong> pensieri apparentemente desueti, ma<br />

ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />

ricerca <strong>di</strong> ateneo

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