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dipartimento di progettazione dell'architettura

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<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />

dell’architettura<br />

3<br />

2006<br />

2007<br />

2008<br />

PRIN<br />

architettura e<br />

<strong>di</strong>segno<br />

Titolo del progetto <strong>di</strong> ricerca:<br />

Unità tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> residenza e lavoro<br />

in aree agricole toscane. Documentazione<br />

<strong>di</strong> aspetti funzionali e costruttivi per il<br />

recupero e il riuso.<br />

Area scientifico <strong>di</strong>sciplinare:<br />

07: Scienze agrarie e veterinarie<br />

Durata del Progetto <strong>di</strong> Ricerca:<br />

24 mesi<br />

Coor<strong>di</strong>natore scientifico:<br />

Stefanino S.F. De Montis<br />

P.O. Univerità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

Facoltà <strong>di</strong> Agraria<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Ingegneria del Territorio<br />

Responsabile dell’Unità <strong>di</strong> Ricerca:<br />

Marco Bini<br />

P.O. Univerità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />

Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />

Abstract del Progetto svolto dall’Unità<br />

<strong>di</strong> Ricerca:<br />

La ricerca si avvale <strong>di</strong> numerosi stu<strong>di</strong>,<br />

estesi su ampi comparti territoriali, che<br />

in<strong>di</strong>viduano tipologie e strutture dell’architettura<br />

caratteristiche del paesag-<br />

gio agrario, sviluppatasi nei secoli. Un<br />

patrimonio monitorato ed in<strong>di</strong>viduato<br />

nelle sue emergenze, in vari e famosi<br />

lavori <strong>di</strong> compilazione e catalogazione a<br />

cui noi stessi abbiamo partecipato e che<br />

ci hanno impegnato per alcuni anni.<br />

Ci proponiamo <strong>di</strong> legare i singoli eventi<br />

architettonici, <strong>di</strong>acronicamente costituiti,<br />

all’interno <strong>di</strong> un ambito territoriale che<br />

si evolve nel tempo ma che mantiene<br />

alcune costanti ambientali che ne in<strong>di</strong>viduano<br />

la vocazione, per poterLI oggi rivalutarE<br />

e reinventarE secondo la propria<br />

tra<strong>di</strong>zione e realtà storica.<br />

L’architettura <strong>di</strong>venta testimonianza dell’evoluzione<br />

del territorio, la toponomastica<br />

traccia in<strong>di</strong>cativa degli usi ed infine<br />

la possibilità <strong>di</strong> registrare i cambiamenti<br />

ra<strong>di</strong>cali là dove siano avvenuti e sottolineare<br />

una evoluzione tecnica del territorio<br />

in questione.<br />

Le metodologie si rivolgono, per l’ampiezza<br />

dl dato da analizzare, alla lettura<br />

critica del territorio, interpretabile con<br />

varie modalità <strong>di</strong> analisi, incrociate con<br />

la documentazione storico archivistica<br />

sino al più attuale catasto.<br />

Divideremo la ricerca in due filoni fondamentali:<br />

a- il primo riguarderà lo stato del territorio<br />

che si potrà ricostruire nel periodo<br />

me<strong>di</strong>oevale, poggiandosi sulla visualizzazione<br />

dei dati materiali archivistici e<br />

bibliografici, dove dal confronto si cercherà<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la funzione preminente<br />

che aveva il territorio in alcuni<br />

perio<strong>di</strong> significativi per la storia toscana<br />

me<strong>di</strong>oevale, per poi confrontarlo con<br />

perio<strong>di</strong> successivi, e constatarne gli<br />

aspetti funzionali che costituiscono invariante,<br />

o annotare i ra<strong>di</strong>cali cambiamenti;<br />

b- il secondo riguarderà il <strong>di</strong>segno infrastrutturale<br />

e l’interpretazione da dare a<br />

vari inse<strong>di</strong>amenti sia essi sparsi o costi-<br />

tutivi <strong>di</strong> nuclei organizzati, per poter valutare<br />

la qualità ambientale ed e<strong>di</strong>lizia<br />

che ne emerge al fine <strong>di</strong> tutelarla negli<br />

aspetti qualitativi ed ambientali.<br />

Le analisi vengono svolte secondo unità<br />

territoriali che verranno scelte con un<br />

criterio geografico morfologico; a tal scopo<br />

vengono in<strong>di</strong>viduati quattro sistemi<br />

unitari da analizzare e confrontare fra<br />

loro:<br />

area <strong>di</strong> costa, area <strong>di</strong> fondovalle, area<br />

collinare, singolarità del sistema territoriale.<br />

La finalità dello stu<strong>di</strong>o è volta ad in<strong>di</strong>viduare<br />

le possibili attitu<strong>di</strong>ni al riuso e alla<br />

<strong>progettazione</strong> <strong>di</strong> un sistema territoriale<br />

attuale che non confligga con la qualità<br />

ambientale e si ponga in continuità con<br />

la storizzazione delle funzioni, ricercando<br />

nuove possibilità <strong>di</strong> impiegare un patrimonio<br />

sparso e per molti versi lontano<br />

dai centri urbani, che hanno scontato<br />

in questo ultimo secolo un gap posizionale<br />

che cre<strong>di</strong>amo possa essere superato<br />

grazie alle nuove tecnologie ed alla<br />

nuova conformazioni delle comunicazioni.<br />

Sfruttando dunque le possibilità dell’alta<br />

tecnologia poco invasiva, e applicando<br />

i principi <strong>di</strong> sviluppo delle energie<br />

alternative, siamo convinti che si possa<br />

ridare linfa a quei territori che, oggi degradati,<br />

sono stati in passato fulcro<br />

economico e cerniera <strong>di</strong> connessione fra<br />

i vari sistemi economici.<br />

Titolo del progetto <strong>di</strong> ricerca:<br />

Il modello in architettura - Cultura scientifica<br />

e rappresentazione.<br />

Area scientifico <strong>di</strong>sciplinare:<br />

08: Ingegneria civile ed Architettura<br />

Durata del Progetto <strong>di</strong> Ricerca:<br />

24 mesi<br />

Coor<strong>di</strong>natore scientifico:<br />

Mario Docci<br />

P.O. Univerità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma “La<br />

40<br />

Sapienza”<br />

Facoltà <strong>di</strong> Architettura “Ludovico Quaroni”<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Rilievo, Analisi e <strong>di</strong>segno<br />

dell’Ambiente e dell’Architettura (RA-<br />

DAAR)<br />

Responsabile dell’Unità <strong>di</strong> Ricerca:<br />

Emma Mandelli<br />

P.O. Univerità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />

Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />

Abstract del Progetto svolto dall’Unità<br />

<strong>di</strong> Ricerca:<br />

Partendo dal presupposto che la realizzazione<br />

<strong>di</strong> modelli integrati in grado <strong>di</strong><br />

riprodurre o rappresentare una architettura,<br />

una città o un territorio a partire<br />

dai dati <strong>di</strong> un rilievo possa offrire un<br />

numero <strong>di</strong> infomazioni sempre più vasto<br />

fruibile nel tempo anche dai non specialisti,<br />

è urgente sperimentare le possibilità<br />

offerte in questo ambito dai meto<strong>di</strong><br />

uttuali più avazati.<br />

Il gruppo dell’unità operativa lavora nell’ambito<br />

del rilievo in campo <strong>di</strong>dattico e<br />

<strong>di</strong> ricerca anche con il supporto del laboratorio<br />

della sede fiorentina della<br />

Scuola Nazionale <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> Ricerca<br />

in “Rilievo e Rappresentazione dell’architettura<br />

e dell’ambiente”. Nello svolgimento<br />

delle ricerche si avvale delle collaborazioni<br />

specifiche all’intermo <strong>di</strong> Convenzioni<br />

con le Soprintendenze ai beni<br />

ambientali e architettonici, con il Comune<br />

<strong>di</strong> Firenze. Con la struttura dell’Opera<br />

del Duomo <strong>di</strong> Firenze, con il CNR e<br />

con la Regione Toscana, per poter conseguire<br />

risultati su obbiettivi mirati e con<strong>di</strong>visi.<br />

L’esperienza scientifica perciò alla quale<br />

si fa riferimento è determinata dalle numerose<br />

campagne <strong>di</strong> rilevamento condotte<br />

con strumenti tra<strong>di</strong>zionali e informatici<br />

che forniscono i dati-base per la<br />

PRIN<br />

PRIN

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