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dipartimento di progettazione dell'architettura

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<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />

dell’architettura<br />

2<br />

<strong>di</strong> grande efficacia sul piano della trasmissione<br />

della <strong>di</strong>sciplina e – soprattutto<br />

– del suo appren<strong>di</strong>mento.<br />

Titolo della ricerca:<br />

Il progetto <strong>di</strong> architettura in aree archeologiche:<br />

l’accesso ai luoghi archeologici<br />

nuova ricerca<br />

Responsabile dell’unità operativa:<br />

Eccheli Maria Grazia Professore or<strong>di</strong>nario<br />

Altri componenti dell’unità operativa:<br />

Pivetta Michelangelo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />

Venturini Luca Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />

Barontini Luca Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />

Pireddu Alberto Architetto<br />

Descrizione sintetica del progetto<br />

<strong>di</strong> ricerca:<br />

Introduzione al problema scientifico<br />

Le motivazioni della scelta del tema sono<br />

certo dovute al carattere del tutto particolare<br />

che assume l’archeologia in un<br />

paese me<strong>di</strong>terraneo.<br />

Ancora legate ai “punti <strong>di</strong> vista” scelti dai<br />

protagonisti del grand tour per i loro rilievi<br />

(che – è da rilevare - erano innanzitutto<br />

la traduzione e l’espressione <strong>di</strong><br />

un atteggiamento <strong>di</strong> metodo: “…il sont à<br />

la fois des savants et des artistes; ils<br />

ont pris l’habitude de l’observation et de<br />

la critique…” A. de Laborde, 1816), le<br />

gran<strong>di</strong> rovine del paesaggio italiano si<br />

rivelano come un suo essenziale criterio<br />

conoscitivo: elementi custo<strong>di</strong> <strong>di</strong> quella<br />

profon<strong>di</strong>tà storica che irra<strong>di</strong>a una inestricabile<br />

capacità evocativa.<br />

Ma la scelta è motivata soprattutto dal<br />

problema del ruolo che l’archeologia ha<br />

avuto nella storia del progetto architettonico.<br />

Ad occhi appena coscienti si tratta <strong>di</strong> un<br />

rapporto che, superando la mera nostalgia<br />

(con i suoi derivati <strong>di</strong> passività e contemplazione<br />

che ancora complicano i fondamenti<br />

dell’attuale <strong>di</strong>battito sulla conser-<br />

vazione), si rivela fondativo della natura<br />

stessa dell’architettura nei suoi passaggi<br />

storici più importanti.<br />

Si pensi ai due estremi dell’atteggiamento<br />

verso l’antico: da una parte le insondabili<br />

valenze del progetto Piranesiano<br />

(dalla cui ricerca nascerà la declinazione<br />

della città romana come inelu<strong>di</strong>bile riferimento<br />

della città moderna), dall’altra l’intellettuale<br />

e razionale progetto albertiano<br />

che, con algida ma partecipe analisi,<br />

esorcizza il fascino della rovina per immergerlo<br />

nella propria contemporaneità,<br />

con una determinazione <strong>di</strong>sposta al nonfinito<br />

ed al frammento – quasi una sorta<br />

<strong>di</strong> iconoclastia interna al progetto più che<br />

un fatto meramente fortuito ed esterno –<br />

pur <strong>di</strong> rimanere all’altezza <strong>di</strong> un passato<br />

inteso come ere<strong>di</strong>tà e compito.<br />

Così intesa, l’archeologia, si rivela liminare<br />

anche al progetto moderno. Messa<br />

a fronte della crisi architettonica attuale,<br />

l’archeologia (la presenza immobile e<br />

quasi surreale del reperto nel contesto<br />

della città e del paesaggio attuale) sembra<br />

assumere un ruolo maieutico, costringendo<br />

il progetto moderno a misurare –<br />

proprio nel confronto fisico con la rovina,<br />

con la storia che ha preso forma – le sue<br />

lacerate ambizioni: pluralistiche per principio,<br />

ma tuttavia singolarmente unanimi<br />

almeno nella supposizione della per<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> ogni senso <strong>di</strong> continuità della <strong>di</strong>sciplina<br />

architettonica.<br />

E’ noto, al contrario, come i fondamenti<br />

teorici della ricerca italiana, nei suoi esiti<br />

migliori, abbiano trasformato il dato archeologico,<br />

vero o virtuale, in una vera e<br />

propria pietra angolare del progetto, riconoscendogli<br />

una sorprendente quanto inaspettata<br />

capacità educativa all’immaginazione<br />

come dato decisivo del progetto.<br />

Scopo e fasi della ricerca, metodologia<br />

Da quanto sopra, lo scopo della ricerca<br />

coincide con l’analisi del ruolo, sia a livello<br />

degli assunti teorici che <strong>di</strong> quelli<br />

pragmatici nel processo progettuale, del<br />

rapporto archeologia/architettura nelle<br />

sue <strong>di</strong>verse declinazioni storiche: a partire<br />

dal senso e dalla particolare natura<br />

dei rilievi architettonici – da quelli rinascimentali<br />

ai lecorbuseriani cahiers de<br />

voyage …- rispetto al progetto.<br />

Uno o più progetti costituiranno, più che<br />

una sorta <strong>di</strong> verifica dell’analisi, il <strong>di</strong>alettico<br />

strumento euristico della stessa ricerca.<br />

I progetti assumeranno a tema<br />

quegli ormai necessari “e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> servizio”<br />

alle aree archeologiche che, nell’attuale<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> massa, dovranno<br />

assumere anche una valenza museale e<br />

<strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> quanto costituiscono (per<br />

parafrasare un famoso stu<strong>di</strong>o del Poëte)<br />

quasi l’”introduzione”.<br />

Risultati preve<strong>di</strong>bili<br />

L’obiettivo è costituito da una pubblicazione<br />

che accomunerà entrambe le fasi<br />

<strong>di</strong> ricerca, certo non con la pregnanza<br />

con cui il trattato palla<strong>di</strong>ano accomuna<br />

rilievo e progetto, ma, almeno intenzionalmente,<br />

con la stessa responsabilità<br />

<strong>di</strong>dattica della risposta.<br />

Durata<br />

La durata della ricerca, quasi a tradurre<br />

il doppio scopo dello stu<strong>di</strong>o, è prevista<br />

biennale.<br />

Titolo della ricerca:<br />

Il Progetto Architettonico nella Riqualificazione<br />

Urbana<br />

Responsabile dell’unità operativa:<br />

Manfre<strong>di</strong>ni Alberto Professore associato<br />

Altri componenti dell’unità operativa:<br />

Manfre<strong>di</strong>ni Giovanni Esperto<br />

Descrizione sintetica del progetto<br />

<strong>di</strong> ricerca:<br />

Proseguimento della ricerca iniziata lo<br />

scorso anno, il cui scopo, le cui fasi e i<br />

cui risultati attesi sono esposti nel programma<br />

del progetto <strong>di</strong> ricerca 2005.<br />

Per quanto riguarda i risultati attesi re-<br />

21<br />

lativamente al tema della ricerca, cioè<br />

al tema della “<strong>progettazione</strong> architettonica<br />

nella riqualificazione urbana”, nella<br />

fase conclusiva della ricerca corrente,<br />

per la quale si chiede finanziamento, è<br />

ipotizzabile in<strong>di</strong>viduare dei punti salienti<br />

da approfon<strong>di</strong>re sotto l’aspetto teorico<br />

(La con<strong>di</strong>zione attuale della <strong>progettazione</strong><br />

architettonica nella riqualificazione<br />

urbana; il tema della eticità nelle operazioni<br />

<strong>di</strong> trasformazione urbana; il rischio<br />

<strong>di</strong> cedere o indulgere alle tentazioni delle<br />

mode; il significato più autentico dell’operazione<br />

progettuale; l’influenza <strong>di</strong><br />

relativismo e fondamentalismo nella <strong>progettazione</strong><br />

architettonica per la riqualificazione<br />

urbana; il progetto del limite; il<br />

ruolo <strong>di</strong> committente e progettista; il ruolo<br />

della piazza nella <strong>progettazione</strong> degli<br />

spazi pubblici; il tema della sicurezza<br />

nella riqualificazione urbana; il limite insito<br />

nel concetto <strong>di</strong> partecipazione; il<br />

tema della qualità e della <strong>di</strong>mensione<br />

dello spazio architettonico e urbano,<br />

ecc.) e degli esempi pratici <strong>di</strong> applicazione<br />

dei suddetti principi teorici.<br />

A conclusione della ricerca è prevista una<br />

pubblicazione che illustri gli scopi prefissati,<br />

approfon<strong>di</strong>sca gli elementi teorici<br />

evidenziati e illustri una serie <strong>di</strong> esempi<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>segno urbano che siano in grado <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mostrare la concreta attuazione dei<br />

principi teorici evidenziati.<br />

Titolo della ricerca:<br />

Viaggi, migrazioni, contaminazioni, attraversamenti:<br />

le entropìe dei Maestri<br />

Responsabile dell’unità operativa:<br />

Pirazzoli Giacomo Professore associato<br />

Altri componenti dell’unità operativa:<br />

Bini Caterina Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />

Martini Gioia Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />

Balestri Cristiano Cultore della materia<br />

Descrizione sintetica del progetto<br />

ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />

ricerca <strong>di</strong> ateneo

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