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Extraeuropeo<br />

Accademie e Società scientifi che, la pianifi cazione dell’impresa<br />

richiese più <strong>di</strong> un anno <strong>di</strong> accurato lavoro e la sua realizzazione<br />

fu possibile soprattutto grazie al fi nanziamento<br />

della Real Casa. Il realistico sognatore si chiamava Filippo<br />

De Filippi, tor<strong>in</strong>ese naturalizzato fi orent<strong>in</strong>o. In breve forma il<br />

gruppo, oltre che con topografi del Genio Militare, con docenti<br />

dell’Ateneo <strong>di</strong> Firenze e una guida valdostana.<br />

L’obiettivo puramente scientifi co è il rilevamento <strong>di</strong> entrambi<br />

i versanti del Karakorum visitati dai viaggiatori <strong>in</strong>glesi<br />

e dei quali non si conosceva l’esatta conformazione. De Filippi<br />

vuole pr<strong>in</strong>cipalmente misurare l’effetto dell’imponente<br />

massa rocciosa sui campi magnetico e gravitazionale, ed<br />

effettuare anche rilevazioni su fenomeni atmosferici; <strong>in</strong>fi ne si<br />

vogliono colmare le notevoli lacune ed imprecisioni delle carte<br />

<strong>di</strong> quella regione al confi ne tra C<strong>in</strong>a ed In<strong>di</strong>a, ed è per questo<br />

che ai sette italiani si aggiungono anche due topografi<br />

britannici del Servizio Trigonometrico In<strong>di</strong>ano e due <strong>in</strong><strong>di</strong>ani<br />

appartenenti alla famosa serie <strong>di</strong> pun<strong>di</strong>t che sotto vari travestimenti<br />

avevano rilevato l’Himalaya nepalese e tibetano,<br />

quest’ultimi giunsero accompagnati da due gurka nepalesi.<br />

Il piano orig<strong>in</strong>ale contemplava l’esecuzione <strong>di</strong> una catena <strong>di</strong><br />

stazioni geofi siche nella regione compresa tra l’In<strong>di</strong>a nordoccidentale<br />

e il Turkestan orientale, attraverso i gran<strong>di</strong> sistemi<br />

orografi ci dell’Asia Centrale - Himalaya occidentale,<br />

Karakorum e Kun-Lun.<br />

Cent’anni dopo, partendo alle nove <strong>di</strong> sera da Milano,<br />

si riesce ad essere nella propria stanza sulla house boat al<br />

mezzogiorno successivo, possiamo qu<strong>in</strong><strong>di</strong> solo immag<strong>in</strong>arci<br />

il clima <strong>di</strong> confusione che regnava quel giorno sulla banch<strong>in</strong>a<br />

d<strong>in</strong>anzi al piroscafo, con i bauli, le sacche e gli <strong>in</strong>volti ammucchiati<br />

da tutte le parti, la folla urlante, i saluti, gli ultimi<br />

abbracci, i fazzoletti che sventolano nell’ad<strong>di</strong>o e poi il ritiro<br />

della passerella, le manovre <strong>di</strong> liberazione dagli ormeggi,<br />

l’arrivederci fi nale con gli ultimi curiosi che se ne vanno. Il<br />

piroscafo <strong>in</strong>glese Arabia della compagnia P.&O. salpa il 23<br />

luglio 1913 dal porto francese <strong>di</strong> Marsiglia: “Viaggiavamo<br />

<br />

<br />

coloro che hanno ragioni imperiose <strong>di</strong> affari e <strong>di</strong> servizio” 10 .<br />

Padre Desideri aveva impiegato quasi due anni a raggiungere<br />

il Kasmir nei primi anni del ‘700, la spe<strong>di</strong>zione vi giunge l’8<br />

settembre. Il Baltistan, dove De Filippi vuole svernare, faceva<br />

allora parte del Kashmir, avendo seguito la sorte del regno <strong>di</strong><br />

Ladakh occupato sessant’anni prima ed annesso al piccolo<br />

pr<strong>in</strong>cipato, ricco <strong>di</strong> bellezze naturali e foreste. Prima <strong>di</strong> ripartire<br />

vengono <strong>in</strong>viati <strong>in</strong>dumenti pesanti e tonnellate <strong>di</strong> cibo da<br />

<strong>di</strong>stribuire tra varie stazioni lungo l’it<strong>in</strong>erario previsto, e là si<br />

utilizzeranno cent<strong>in</strong>aia <strong>di</strong> portatori, <strong>in</strong> numero imprecisato.<br />

pag. 30 – Adamello 112<br />

L’organizzazione <strong>di</strong> una spe<strong>di</strong>zione è oggi giorno <strong>in</strong> gran<br />

parte delegata alle agenzie organizzatrici ed i partecipanti<br />

sono liberi dai pensieri della logistica. De Filippi si occupò<br />

anche <strong>di</strong> questa e vi accenna brevemente: “Il bagaglio dei<br />

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<br />

totrentac<strong>in</strong>que cavalli pel trasporto; mentre il materiale da<br />

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vammo liberi e <strong>di</strong>sponibili i portatori e gli animali da carico<br />

prima impegnati per il trasporto <strong>di</strong> quelle” e rileggendo<br />

tornano alla mente i miei primi trekk<strong>in</strong>g <strong>in</strong> Himalaya quando<br />

scarsità <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> e percorsi affrontati <strong>in</strong> assoluto per la prima<br />

volta mi impegnavano nello stu<strong>di</strong>o del peso dei viveri e della<br />

attrezzatura per risparmiare sui costi trasporto.<br />

Lontani dal mondo<br />

Raggiunta Skardu, la spe<strong>di</strong>zione vi sverna mentre Giotto<br />

Da<strong>in</strong>elli 12 term<strong>in</strong>a il rilevamento <strong>di</strong> alcune zone del Baltistan,<br />

raggiungendo poi gli altri partecipanti a Leh; lungo il percorso<br />

Da<strong>in</strong>elli stu<strong>di</strong>a le popolazioni del Purig, i Dar<strong>di</strong> ed i Baltì.<br />

Un tentativo guidato da Petigax 13 <strong>di</strong> raggiungere l’altopiano<br />

delle Rupshu fallisce per la troppa neve mentre si riescono<br />

a rilevare nella primavera del 1914 le zone dell’altopiano<br />

Depsang e tutta la zona orientale del Karakorum esplorando<br />

i ghiacciai Rimu e Siachen 14 . La spe<strong>di</strong>zione prosegue e valica<br />

la catena entrando nel Turkestan c<strong>in</strong>ese, raggiunge Yarkand<br />

e Kashgar, cont<strong>in</strong>ua verso il Turkestan russo ed arriva<br />

a Taskent. Veniva così collegato il sistema trigonometrico<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>ano a quello europeo: un successo <strong>di</strong> portata <strong>in</strong>ternazionale.<br />

Lo scoppio delle ostilità costr<strong>in</strong>gerà i partecipanti ad<br />

un ritorno precipitoso, ma i risultati scientifi ci, raccolti <strong>in</strong> una<br />

imponente documentazione, erano rilevanti. Il ritorno <strong>in</strong> Italia<br />

fu amaro: dopo aver assaporato spazi <strong>in</strong>fi niti e cieli stellati <strong>in</strong><br />

terre allora così lontane, partiti <strong>in</strong> tempi <strong>di</strong> pace e appoggiati<br />

dall’op<strong>in</strong>ione pubblica, gli scienziati trovarono un’Italia che si<br />

apprestava ad entrare <strong>in</strong> guerra e che aveva ben altre preoccupazioni<br />

che conoscere i dati della gravità sull´Himalaya 15 .<br />

<br />

1 De Filippi, Filippo “Storia della <strong>Spe<strong>di</strong>zione</strong> Scientifi ca Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn C<strong>in</strong>ese (1913-1914): vol.1” p.30, Bologna, 1924, rist. an. 1955. Il volume può essere completamente letto su <strong>in</strong>ternet<br />

all’<strong>in</strong><strong>di</strong>rizzo: http://dsr.nii.ac.jp/toyobunko/VIII-1-A-100/<br />

2 Sta per “bungalow”, De Filippi italianizza alcuni vocaboli <strong>in</strong>glesi, ma non tutti, ne è esempio il caravanserraglio che viene <strong>in</strong><strong>di</strong>cato all’<strong>in</strong>glese.<br />

3 Fotografo uffi ciale della spe<strong>di</strong>zione. Le foto sono opera pr<strong>in</strong>cipalmente sua e <strong>di</strong> Giorgio Abetti e Giotto Da<strong>in</strong>elli. Una parte ristretta <strong>di</strong> Alfred Spranger e Ol<strong>in</strong>to Mar<strong>in</strong>elli.<br />

4 Giulia Nuvoloni sposa Giuseppe Tucci nel 1927 e vive con lui <strong>in</strong> In<strong>di</strong>a fi no al 1931 seguendolo anche come fotografa <strong>in</strong> molti viaggi fra cui il Ladakh e Spiti nel 1929 e nel 1930.<br />

5 Giuseppe Tucci, il maggior tibetologo italiano, fondatore dell’ISMEO, sotto l’ala protettrice <strong>di</strong> Mussol<strong>in</strong>i prima e <strong>di</strong> De Gasperi poi. A lui è <strong>in</strong>titolato il Museo Nazionale d’Arte Orientale <strong>di</strong> Roma.<br />

6 Capitano <strong>di</strong> Mar<strong>in</strong>a, segue Tucci <strong>in</strong> alcune spe<strong>di</strong>zioni <strong>in</strong> Himalaya, fotografa le steli <strong>di</strong> Drass nel 1935.<br />

7 Sir Alexander Cunn<strong>in</strong>gham (1814-1893) fondatore del Servizio Archeologico dell’In<strong>di</strong>a.<br />

8 A.H. Francke, A History of Western Tibet; Londra, 1907, pag. 52. Francke è un missionario moravo che operò <strong>in</strong> Ladakh e Spiti ai primi del 900.<br />

9 Alla missione partecipava Mieko Namiki, vedova <strong>di</strong> Fosco Mara<strong>in</strong>i, che ha presentato un suo libro <strong>in</strong> una serata organizzata dalla nostra biblioteca sezionale il 26 ottobre scorso.<br />

10 De Filippi pag. 14.<br />

11 De Filippi pag. 10.<br />

12 Giotto Da<strong>in</strong>elli, fi orent<strong>in</strong>o brillante ed estroverso, viaggiatore, geografo, geologo dalle capacità lavorative immense, stu<strong>di</strong>oso dei ghiacciai e della morfologia alp<strong>in</strong>a, paleontologo. Acceso fascista, partecipò alla Repubblica<br />

<strong>di</strong> Salò e per questo venne prima epurato e poi abbastanza <strong>di</strong>menticato dai suoi colleghi, che evitavano <strong>di</strong> citarlo.<br />

13 Molti esploratori <strong>in</strong>glesi si erano avvalsi dell’aiuto della guida alp<strong>in</strong>a Giuseppe Petigax al quale ricorse anche il naturalista e topografo italiano Cesare Calciati per i ghiacciai <strong>di</strong> Hispar e quelli a sud del Baltoro fra il 1908<br />

ed il 1911. Nel 1909 partecipò alla spe<strong>di</strong>zione del Duca degli Abruzzi con il fotografo Vittorio Sella.<br />

14 M. Vasta, Ladakh, p. 154, Roma 2009 4ªed.<br />

15 Pochi anni or sono, l’amico pistoiese Gualtiero Bargiacchi, maggior stu<strong>di</strong>oso <strong>di</strong> Ippolito Desideri suo conterraneo, scoprì, nei meandri dei depositi della Società <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> Geografi ci fotografi e e manoscritti della spe<strong>di</strong>zione<br />

che giacevano, senza essere stati catalogati. La mostra “La <strong>di</strong>mora delle nevi e le carte ritrovate” fu la mostra-evento del 2009, preceduta da un convegno dove, a parere <strong>di</strong> chi scrive, il merito <strong>di</strong> Bargiacchi venne<br />

sottaciuto. Chi ha stu<strong>di</strong>ato e attentamente i taccu<strong>in</strong>i del De Filippi è stata Elisa Giannassi alla cui tesi devo <strong>in</strong>teressanti ed utili spunti non r<strong>in</strong>tracciabili nella pubblicazione uffi ciale.

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