16 giugno 2007 - VicenzaPiù

16 16 GIUGNO 2007
Di AnnA Molon
(ufficio sTAMPA fiPAv)
Chi pensa a Gambellara non
può non associarla subito al
Recioto, fiore all’occhiello
della produzione locale dei
vini di raffinato gusto e antichissima
tradizione.
Oltre a quella del buon vino,
Gambellara ha una tradizione
sportiva DOC, ben conservata
dal Volley San Marco, piccola
società di pallavolo sorta
negli anni ’80, formata come
spesso accade da un gruppo
di giovani amici che prima
militavano nelle squadre del
San Bonifacio e del Lonigo. Il
Volley San Marco, nel corso
di questi anni, ha accolto nel
complesso molte più squadre
maschili che femminili. Come
ci spiega Andrea Satto, segretario
della società, “non siamo
mai riusciti a sviluppare il
settore giovanile femminile”.
Storicamente, infatti, le squadre
si sono sempre “spente”
La società. La società di Gambellara ha molte più squadre maschili che
femminili. “Continueremo a puntare sui giovani”
Il Volley San Marco
alla ricerca della sua rosa
proprio nella cosiddetta fascia
d’età adolescenziale. Ma
questa moria si è sempre tinta
soltanto di rosa. “Gambellara
si trova in una zona decentrata
sul piano logistico – spiega
– per questo motivo le ragazze
quando arrivano ad avere
14-15 anni sono costrette a
spostarsi nei centri maggiori
per frequentare gli istituti superiori,
e lì molto spesso costruiscono
amicizie e contatti
che le portano a frequentare
gruppi sportivi del posto”.
Questo spiega la rinuncia da
parte delle atlete a proseguire
il percorso iniziato nelle
fila del San Marco. “Lo stesso
però non accade con i maschi
– puntualizza Satto – perché,
pur incontrando il medesimo
problema, tendono a non abbandonare
la squadra”.
Dopo l’esperienza infelice del
campionato appena concluso,
“quando l’Under 16 femminile
era formata da 8 ragazze e
bastavano un paio d’influenze
perchè scendessero in campo
in 6 contate”, la società ha deciso
per il prossimo anno di
trovare un’altra sistemazione
per le ragazze “superstiti” nelle
squadre dei paesi limitrofi,
con un occhio di riguardo sia
al Montorso che al campionato
veronese.
Una brillante novità che ha
contraddistinto questo campionato
2006-2007 è stato
l’avvio del settore “mini”, un
campo finora inesplorato dal
Volley San Marco. “Siamo
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partiti con il primo volley, il
baby e il minivolley – racconta
Andrea Satto – e possiamo
dirci entusiasti del grande
seguito che hanno
incontrato!”. Ad
aprile il bel clima
emerso nel corso
del campionato,
ha trovato un degno
epilogo nella
Festa del Minivolleyorganizzata
a Gambellara
e curata dal presidente
Luciano
Battocchio con la
preziosa collaborazione
dello staff
societario e dei genitori dei
piccoli atleti che hanno contribuito
alla buona riuscita
della festa portando viveri,
bevande e musica. Il minivolley
sarà quindi un capo-
Alla faccia della corsa contro il
tempo. Secondo le previsioni i
lavori di ristrutturazione del PalaCia
sarebbero dovuti iniziare il
4 di giugno. Ad oggi (14 giugno
ndr), perè, il cantiere è ancora
senza operai, anche se secondo
i responsabili tutto dovrebbe iniziare
a breve, forse giè lunedè
18 giugno. Un ritardo dovuto a
“tempi tecnici” che sposta in ogni
caso le lancette del countdown
per la giusta conclusione dei lavori
a -136 giorni, al posto dei fatidici
5 mesi previsti dal Comune.
Gli interventi affidati alla ditta milanese
Elves Italia secondo le stime
e le garanzie dell’assessore
allo Sport Gianfranco Morsoletto
dovrebbero concludersi a fine ottobre,
comunque troppo tardi per
il rientro a Vicenza della squadra
di A1 femminile di volley, visto
che l’inizio del campionato è
Il piccolo
paese ha una
tradizione di
buon vino
Ma anche
di buoni
giocatori,
formati
sin da
giovanissimi
saldo anche del campionato
2007/2008. Infatti, come ci
conferma Andrea Satto, “questo
“embrione di società” si è
rivelato un esperimentopositi-
vo, che dovrebbe
gettare basi proficue
per innalzare
il livello tecnico
delle squadre che
gareggiano nei
campionati di divisione”.
Nessun
scoramento quindi
per la società
di Gambellara
che quest’anno ha
visto la sua 2^ divisione
maschile retrocedere
di categoria. “Continueremo
a puntare sui giovani, e sul
clima positivo che ci ha sempre
contraddistinto”.
Cantiere Palasport,
lavori fantasma. Per ora
fissato per i primi di ottobre, che
rimane per ora “esiliata” a Imola.
I lavori di restilyng, per un costo
complessivo di 739mila euro,
prevedono degli interventi per ottenere
il certificato di prevenzione
incendi, e riguarderanno i corrimani
delle scale, l’allargamento
dei passi carrai, la nuova scala
di emergenza, la rimozione dei
lucernai e delle pavimentazioni,
l’ampliamento dell’uscita di via
Rosmini, il nuovo impianto elettrico,
il completamento dell’impianto
idranti, il completamento dei
servizi igienici, la modifica della
rampa disabili e del ripostiglio del
bar. Rimane forte il dubbio perè
che se il passo seguito per la
realizzazione di tutti gli interventi
sarè ritardato ancora di qualche
settimana le promesse di riaprire
il palasport di via Goldoni per ottobre
saranno disattese.