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16 giugno 2007 - VicenzaPiù

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8 fatti&notizie <strong>16</strong> GIUGNO <strong>2007</strong><br />

Di ToMMAso QuAggio<br />

Avete mai provato<br />

la sensazione<br />

che se per un attimo<br />

facessimo a<br />

meno della vista<br />

in un qualunque<br />

punto della città<br />

ci troveremmo<br />

persi ed in balia<br />

di qualsiasi pericolo?<br />

Molti forse questa domanda<br />

non se la sono mai posta, ma ci<br />

sono persone che con questa condizione<br />

convivono da sempre e che<br />

hanno imparato grazie all’istinto e<br />

all’aiuto di qualche corso a muoversi<br />

liberamente tra le mura della<br />

città anche senza vedere. Stiamo<br />

parlano dei non vedenti che anche<br />

qui a Vicenza come in molte città<br />

italiane, nonostante la loro determinazione<br />

nel superare qualunque<br />

ostacolo, sono ancora costretti a<br />

far sentire la propria voce per lottare<br />

contro quelli che sono gli ostacoli<br />

maggiori alla loro mobilità: le<br />

barriere architettoniche e la maleducazione.<br />

Dobbiamo però fare un preambolo<br />

importante. Oggigiorno la<br />

sensibilità delle persone e delle<br />

amministrazioni locali è sicuramente<br />

aumentata rispetto al passato,<br />

e un aiuto in questo senso è<br />

arrivato anche grazie all’utilizzo<br />

delle nuove tecnologie e di nuovi<br />

materiali impegnati nella costruzioni<br />

di marciapiedi o abitazioni.<br />

Cinquant’anni fa per un non vedente<br />

era di sicuro più facile muo-<br />

Qualche passo avanti verso l’eliminazione delle barriere architettoniche<br />

Ma la strada è ancora lunga e ricca di incertezze. Ecco perché<br />

A tentoni per la città: una vita<br />

all’insegna del pericolo. Cieco<br />

versi da solo, visto il traffico praticamente<br />

assente: poi con il boom<br />

economico degli anni ’60 le cose si<br />

sono complicate notevolmente. Sul<br />

finire degli anni ‘80 si è iniziato ad<br />

affrontare il problema.<br />

Nella città del Palladio questo tipo<br />

di realtà si è mossa con qualche incertezza<br />

negli ultimi venticinque\<br />

trent’anni. Sul finire degli anni ’80<br />

fu istituita anche qui a Vicenza la<br />

commissione del Peba (Piano eliminazione<br />

barriere architettoniche),<br />

un organismo comunale preposto<br />

all’individuazione e alla risoluzione<br />

di questi impedimenti. Questa<br />

VICENZA Via Lanza, 40/44 Tel. 0444.291060<br />

VICENZA Corso Padova, 35 Tel. 0444. 304137<br />

ABANO TERME Via Previtali, 2 Tel. 049.667690<br />

Una tipica “barriera sospesa”. Per un non vedente la craniata è assicurata<br />

commissione, aperta<br />

alle associazioni,<br />

funziona a regime<br />

pieno da almeno<br />

sei anni, e negli ultimi<br />

anni c’è stata<br />

un’accelerazione<br />

importante che ha<br />

fatto partire alcuni<br />

progetti che garantirebbero<br />

la sicurezza<br />

dei non vedenti.<br />

“Siamo riusciti a<br />

fare finalmente<br />

la voce grossa e a<br />

sfondare una porta<br />

grazie alla fattiva<br />

collaborazione del<br />

difensore civico<br />

Massimo Pecori<br />

che è riuscito a reperire<br />

alcuni finanziamenti<br />

— spiega<br />

Maurizio Devini,<br />

fisioterapista e<br />

membro della commissione Peba<br />

—. Siamo quindi riusciti a far partite<br />

il piano comunale triennale che<br />

prevedrà la realizzazione di lavori<br />

a stralci di semafori acustici e la<br />

segnalazione tattile a terra, e gli<br />

scivoli per i disabili motori. Al momento<br />

è stato realizzato il primo<br />

stralcio, abbiamo stilato una lista<br />

dove abbiamo indicato le priorità.<br />

Ora abbiamo ricevuto una lettera,<br />

ma solo dopo la nostra richiesta,<br />

da Amcps che riporta una lista dei<br />

lavori effettuati e di quelli che verranno<br />

fatti”. Comunicazione importantissima<br />

visto che in alcuni<br />

casi sono stati effettuati i lavori e<br />

non è stata data alcuna informazione<br />

all’associazione, come ci racconta<br />

Riccardo Melchiorre, insegnante<br />

di<br />

diritto e economia:“Partiamo<br />

con<br />

un esempio<br />

vissuto personalmente:<br />

il semaforo<br />

all’incrocio<br />

tra via<br />

Quadri e Cor-<br />

so Padova.<br />

Una mattina<br />

sono arrivato<br />

e non ho più trovato il palo con la<br />

chiamata per l’attraversamento,<br />

poi alla fine l’ho trovato ma sulla<br />

linea che separa il marciapiede<br />

alla strada, e la domanda è: e se<br />

avessi mancato il palo? Mi sarei<br />

trovato d’improvviso in mezzo alla<br />

strada”.<br />

Pavimentazione uniforme e alberi non recintati.<br />

Anche una piazza tranquilla nasconde le sue insidie<br />

“Qui a Vicenza le cose sono iniziate<br />

a migliorare negli ultimi quattro<br />

anni — commenta il vice presidente<br />

dell’associazione non vedenti<br />

Nicola Ferrando —. Da quando si è<br />

iniziato a parlare del percorso che<br />

va dalla nostra sede alla stazione,<br />

che però è partito da una nostra<br />

sollecitazione, e poi in generale<br />

con il posizionamento dei semafori<br />

acustici”.<br />

I temi urbanistici da affrontare<br />

sarebbero molti, ma quelle che<br />

sembrano essere le richieste più<br />

importanti sono gli attraversamenti<br />

su Viale Roma e via Venezia, nelle<br />

vicinanze delle stazioni dei treni e<br />

degli autobus. Per quanto riguarda<br />

Viale Roma i lavori dovrebbero<br />

partire e interesseranno le segnalazioni<br />

a terra per indicare gli attraversamenti<br />

pedonali.<br />

“Una delle idee che<br />

erano state proposte<br />

— aggiunge Maurizio<br />

Devini —, era quella<br />

di realizzare un sotto<br />

passaggio o un sovra<br />

passaggio in via<br />

Venezia, con annesso<br />

anche un ascensore<br />

per i disabili, poi però<br />

la sovrintendenza ha<br />

detto no”. I problemi<br />

in questa zona<br />

riguardano anche i recenti lavori<br />

di sistemazione del piazzale della<br />

stazione. “I lavori sono stati fatti<br />

— racconta Riccardo Melchiorre<br />

— ed io che dal ’93 prendo il treno<br />

per spostarmi sono finito di recente<br />

per ben due volte in mezzo alla<br />

rotatoria che sta davanti alla stazione.<br />

Questo perché se esco dalla<br />

stazione non ho più nessuno punto<br />

di riferimento,rispetto<br />

al passato.<br />

Una<br />

volta c’era<br />

un marciapiede<br />

che<br />

separava il<br />

parcheggio<br />

dalla strada,<br />

per cui se<br />

Viale Roma e<br />

viale Venezia<br />

tra le strade<br />

più difficili<br />

Anche i lavori<br />

in corso sono<br />

pericolosi:<br />

eliminano<br />

i punti di<br />

riferimento<br />

uno camminava<br />

nello<br />

spiazzo antistante<br />

la stazione aveva un punto<br />

di riferimento. Ora invece hanno<br />

messo l’aiuola, ma per noi non ci<br />

sono più riferimenti”.<br />

E qui spunta un altro tema molto<br />

caro ai vicentini ovvero le rotatorie.<br />

Per i non vedenti questi attraversamenti<br />

rappresentano una non in-<br />

Nelle stazioni ferroviarie c’è ancora molto da fare<br />

differente difficoltà: senza degli<br />

appositi segnalatori infatti, o senza<br />

semafori acustici posizionati nei<br />

paraggi, diventa difficile trovare il<br />

giusto spazio per muoversi liberamente<br />

per attraversare la strada,<br />

con il rischio, non indifferente, di<br />

essere investiti.<br />

“Quello che chiediamo — conclude<br />

Maurizio Devini —, è di essere ascoltati<br />

e che le cose vengano fatte<br />

pian piano ma fatte<br />

bene, e non eseguite<br />

solo per la visibilità<br />

del politico di turno.<br />

La nostra associazione<br />

deve e vuole<br />

rimanere sempre<br />

apolitica. Nella nostra<br />

esperienza abbiamo<br />

dovuto fare i conti<br />

con quelli che hanno<br />

cercato di usarci per<br />

fini che non conosciamo<br />

e non vogliamo<br />

conoscere. Il nostro muoversi<br />

liberamente dipende da tante cose,<br />

quindi anche dalla collaborazione<br />

con le amministrazioni locali che<br />

deve crescere sempre di più, ma<br />

anche attraverso la sensibilità della<br />

gente che deve anche comprendere<br />

le nostre difficoltà: alle volte<br />

una macchina posteggiata sopra in<br />

marciapiede per noi rappresenta<br />

un pericolo. Per fare le cose grandi<br />

servono tanti soldi. Per noi è molto<br />

più utile una guida naturale, una<br />

muretto, un’aiuola che non forse<br />

una guida tattile. Sulle scale bastano<br />

mettere le bande nere, in modo<br />

che si possano distinguere”.<br />

La sezione vicentina dell’Unione<br />

italiana ciechi e ipovedenti lancia<br />

però anche un allarme:<br />

l’associazione rischia anche di chiudere.<br />

Per sostenere l’attività della<br />

Uic vicentina si possono eseguire<br />

versamenti in vari modi, tutti deducibili<br />

con la denuncia dei redditi.<br />

Nella sede in Viale Mazzini, 9/a Vicenza<br />

(tel. 0444-543419); a mezzo<br />

vaglia postale allo stesso indirizzo<br />

o versando il contributo Unicredit<br />

Banca, via C. Battisti di Vicenza -<br />

c/c 000000811898 Abi 2008 Cab<br />

11820 Cin t Ccp 12685319.

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