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16 giugno 2007 - VicenzaPiù

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6 approfondimenti <strong>16</strong> GIUGNO <strong>2007</strong><br />

Lalla Trupia<br />

deputata Sinistra Democratica<br />

1. Gli sprechi della politica<br />

richiedono riforme serie di<br />

carattere costituzionale e istituzionale.<br />

Le più importanti<br />

sono: - la riduzione drastica<br />

del numero dei parlamentari, il<br />

ridimensionamento degli eletti<br />

nelle istituzioni locali e nazionali,<br />

la rinuncia al bicameralismo<br />

perfetto e la trasformazione<br />

del Senato in Camera delle<br />

Regioni. Un primo atto, come<br />

abbiamo proposto noi di Sinistra<br />

Democratica al Governo<br />

Prodi, sarebbe quello di portare<br />

a 15 i Ministri e di dimezzare<br />

il numero scandaloso dei sottosegretari,<br />

che ha raggiunto<br />

con questo governo il record<br />

storico di 102; - una semplificazione<br />

istituzionale, dal numero<br />

delle Circoscrizioni, in<br />

rapporto agli abitanti, all’eliminazione<br />

delle Comunità montane<br />

fasulle o delle Province<br />

risultanti inutili e costose. Poi:<br />

- risparmiare sulle spese esorbitanti,<br />

nelle istituzioni e negli<br />

enti pubblici, per consulenze,<br />

privilegiando l’utilizzo delle<br />

persone e delle strutture preposte<br />

a questo compito; naturalmente<br />

va posta la parola<br />

fine ai compensi d’oro di manager<br />

pubblici, spesso pagati<br />

profumatamente per risultati<br />

tutt’altro che eccellenti; - lavorare<br />

davvero a una riforma seria<br />

dei costi della politica, separando<br />

quelli che sono i costi<br />

necessari dagli sprechi che<br />

servono fondamentalmente a<br />

mantenere le macchine di potere<br />

dei politici e dei partiti. Tra<br />

questi ultimi, il finanziamento<br />

di giornali che non hanno un<br />

mercato autonomo, i privilegi<br />

che gridano vendetta a Dio<br />

e fanno arrabbiare i cittadini,<br />

rendendo i costi della politica<br />

TRASPARENTI e dunque<br />

controllabili.<br />

2. Il trattamento economico<br />

dei deputati è composto da tre<br />

voci:<br />

• l’indennità, che è pari a<br />

5486,58 euro al netto delle ritenute<br />

previdenziali (€ 784,14) e<br />

assistenziali (€ 526,66), della<br />

quota contributiva per l’assegno<br />

vitalizio (€ 1.006,51) e della<br />

ritenuta fiscale (€ 3899,75);<br />

• la diaria, pari a € 4003,11<br />

mensili, con una riduzione di €<br />

206,58 per ogni giorno di assenza<br />

del deputato per il 70%<br />

delle votazioni;<br />

• i rimborsi forfettari per le spe-<br />

se inerenti al rapporto tra eletto<br />

ed elettori, pari a una somma<br />

mensile di 4.190 euro erogata<br />

tramite il gruppo parlamentare<br />

di appartenenza; rientra in<br />

questa voce la spesa per il/gli<br />

assistenti parlamentari;<br />

I parlamentari non sono rimborsati<br />

per le spese postali,<br />

ma godono di alcuni privilegi:<br />

tessera autostradale, ferroviaria,<br />

marittima, aerea per i trasferimenti<br />

sul territorio nazionale<br />

e rimborso trimestrale (€<br />

3323,70) per gli spostamenti<br />

dall’aeroporto, un rimborso<br />

annuo (€ 3.098) per le spese<br />

telefoniche e non per il cellulare;<br />

un rimborso annuo (€<br />

3.100) per viaggi all’estero.<br />

Un ragionamento a parte merita<br />

il vitalizio: se ne ha diritto<br />

a partire dal 65° anno di età e<br />

questo limite diminuisce fino<br />

al 60° anno in relazione agli<br />

anni di mandato parlamentare<br />

svolti. Viene sospeso nel caso<br />

di elezione in Parlamento nazionale,<br />

europeo o Consiglio<br />

regionale.<br />

L’importo dell’assegno varia<br />

da un minimo del 25% a un<br />

massimo dell’80% dell’indennità<br />

parlamentare, a seconda<br />

degli anni di mandato. Nel mio<br />

caso, io verso volontariamente<br />

da sempre una quota pari<br />

a 2.500 euro mensile al mio<br />

partito nazionale (i DS prima,<br />

Sinistra Democratica oggi),<br />

sono tra i 54 deputati che<br />

hanno regolarmente assunto<br />

un assistente parlamentare<br />

sul territorio e, insieme ad<br />

altri colleghi, una segretaria<br />

per i lavori di Commissione<br />

a Roma (circa 2.000 euro);<br />

davo e do un contributo all’attività<br />

politica sul mio territorio,<br />

spendo 1.500 euro mensili<br />

per un piccolo bilocale a<br />

Roma, etc. Sono favorevole a<br />

una riforma che tolga i privile-<br />

gi e renda tutto più trasparente.<br />

Ho per questo sottoscritto<br />

il progetto di legge, prima firmataria<br />

on. Gloria Buffo, che<br />

vanno in questo senso.<br />

3. Per due ragioni. Perché il<br />

tenore di vita di tanti cittadini<br />

è troppo basso, la fatica<br />

di arrivare alla fine del mese<br />

riguarda moltissime famiglie<br />

italiane e i privilegi dei politici<br />

appaiono uno schiaffo alle<br />

difficoltà dei più e sono percepiti<br />

come ingiustizie insopportabili.<br />

Perché mentre cresce<br />

la distanza tra la politica e i<br />

cittadini in carne ed ossa diminuisce<br />

l’autorevolezza e la<br />

rappresentatività dei politici e<br />

dei partiti. La debolezza della<br />

politica scatena insieme alla<br />

giusta indignazione anche<br />

qualunquismo e antipolitica.<br />

4. Troppo. La crisi della politica<br />

consiste anche nel fatto<br />

che alcuni politici più che al<br />

servizio degli elettori e delle<br />

elettrici, siano al servizio di<br />

se stessi. La prima riforma<br />

da fare è quella di abbattere<br />

i costi della politica, mettendo<br />

un tetto alle spese elettorali,<br />

e cambiando la legge elettorale,<br />

per consentire ai cittadini<br />

di scegliere chi li rappresenta<br />

meglio.<br />

5. La democrazia non è una<br />

sfera separata dalla politica.<br />

E la crisi dei partiti e della<br />

rappresentanza che alle ultime<br />

elezioni ha portato a livelli<br />

altissimi l’astensione dal<br />

voto (Vicenza è uno di questi<br />

casi), se non viene affrontata<br />

con riforme radicali rischia di<br />

coincidere con una crisi del<br />

sistema politico-istituzionale<br />

e della democrazia. La questione<br />

morale di antica memoria,<br />

intesa come l’aveva intesa<br />

allora Enrico Berlinguer<br />

(partiti ridotti a macchine di<br />

potere, assenza di ricambio<br />

delle classi dirigenti, debolezza<br />

dei valori di riferimento,<br />

distacco tra etica e politica) è<br />

ancora oggi di straordinaria<br />

attualità. Quello che chiedo<br />

al Governo Prodi è avere il<br />

coraggio di fare finalmente<br />

una svolta nei metodi e nei<br />

contenuti della politica. E’<br />

quello che chiedo al Governo<br />

Prodi di fare. A questo deve<br />

comunque servire una nuova<br />

sinistra.<br />

Giuseppe Berlato Sella<br />

consigliere regionale Margherita<br />

1. Il sistema democratico (elettivo)<br />

ha dei costi. Ci sono sprechi<br />

(dai consigli di circoscrizione, dai<br />

comuni, dai consorzi dei comuni,<br />

dalle comunità contane, dalla<br />

province, dalle regioni, dal parlamento,<br />

dal governo) tutte le volte<br />

che non si hanno risultati definiti,<br />

concreti, rispetto ai costi sostenuti.<br />

I costi, quindi, sono elevati non<br />

in assoluto, ma rispetto ai modesti<br />

risultati che si hanno. Gli sprechi<br />

più ingenti si verificano nelle istituzioni<br />

in cui il contatto/controllo<br />

dei cittadini è lontano dagli eletti.<br />

Quindi in proporzione, progressivamente<br />

maggiori in quelle più<br />

distanti e le cui funzioni sono poco<br />

conosciute dai cittadini: province,<br />

regioni, parlamento.<br />

2. Come consigliere regionale percepisco:<br />

- una indennità di carica<br />

lorda pari al 65% dell’indennità<br />

spettante ai componenti il parlamento.<br />

Ai consiglieri che non<br />

partecipano almeno al 20% delle<br />

votazioni si applica la riduzione<br />

del 40% dell’importo giornaliero<br />

dell’indennità di carica; - una<br />

diaria a titolo di rimborso spese<br />

pari al 65% della omologa indennità<br />

spettante ai componenti il<br />

parlamento; - un rimborso spese<br />

di trasporto, che dipende dalla distanza<br />

da Venezia della residenza<br />

del consigliere, secondo la tabella<br />

Aci. Vi sono riduzioni di 1/20 sulla<br />

diaria e sulle spese di trasporto in<br />

caso di assenza dalle sedute degli<br />

organi cui un consigliere appartiene<br />

(ad esempio, le rispettive commissioni).<br />

3. La fiducia nelle istituzioni è<br />

diminuita. Sono aumentati gli<br />

organismi in cui si è articolato lo<br />

Stato, con un notevole numero di<br />

eletti coinvolti e beneficiati. Solo<br />

da pochi anni si sono introdotte<br />

delle indennità di carica, in or-<br />

Alberto Filippi<br />

deputato Lega Nord<br />

1. Come avviene in un’azienda,<br />

spesso non è il costo del management<br />

che incide sul conto economico<br />

quanto le scelte dello stesso.<br />

Purtroppo i veri sprechi si contano<br />

nelle scelte amministrative e gestionali<br />

non corrette: anche per questo<br />

ritengo che il nostro paese debba<br />

rinnovare la propria classe politica<br />

scegliendola tra chi, più che ben<br />

parlare, dimostra di sapere fare<br />

qualcosa.<br />

2. È tutto molto trasparente, vi invito<br />

ad andare a vedere sul sito www.<br />

camera.it. Ritengo comunque che<br />

tra i costi della politica da rivedere<br />

ci siano anche gli stipendi dei politici:<br />

da imprenditore vedrei bene<br />

un sistema ad incentivi che possa<br />

premiare i risultati.<br />

3. Questo non è vero, se ne è parlato<br />

molto anche in campagna elettorale.<br />

Purtroppo però il primo provvedimento<br />

che questo governo ha<br />

approvato è passato sotto il nome<br />

di spacchettamento ed ha creato<br />

un governo con 102 esponenti, un<br />

record assoluto, superando il livello<br />

raggiunto da uno degli ultimi<br />

governi Andreotti. Alla faccia della<br />

coerenza, ci sono molti che predicano<br />

bene e razzolano male.<br />

ganismi e livelli istituzionali, per<br />

incarichi che, fino a qualche anno<br />

fa, non prevedevano compensi di<br />

sorta oppure contemplavano solo<br />

gettoni di presenza di importo<br />

modestissimo.<br />

4. Dipende dalla storia e dalle<br />

caratteristiche di ciascun partito.<br />

Per quelli consolidati da tempo<br />

(non per quelli che sono solo “cartelli<br />

elettorali”) che hanno organismi<br />

rinnovati periodicamente con<br />

sistemi elettivi, il potere “informale”<br />

e privato è molto relativo.<br />

5. Mancano agenzie di formazione<br />

di pre-politica, non si insegna<br />

più nelle scuole l’educazione civica,<br />

si stanno smarrendo alcuni<br />

concetti-chiave come quello del<br />

“bene comune”. Quando va bene<br />

troviamo alcuni cittadini che si<br />

rendono disponibili a ricoprire<br />

cariche amministrative e politiche<br />

in assoluta buona fede, ma quasi<br />

sempre hanno pochissima esperienza<br />

e non conoscono i pilastri<br />

indispensabili della gestione della<br />

cosa pubblica: la leggibilità, la<br />

trasparenza, l’obiettività, la coerenza.<br />

4. In politica contano i numeri, e molte<br />

sono le variabili che portano ad accumularli.<br />

Da parte mia posso solo sottolineare<br />

quanto sia difficile fare il politico essendo<br />

un imprenditore di dimensioni medie:<br />

altre categorie sono decisamente avvantaggiate.<br />

5. Mi sembra una sottigliezza. Comunque<br />

noi della Lega siamo per cambiare e rinnovare<br />

questo sistema, che non ci piace. Se<br />

questo è condiviso, ci aspettiamo di ottenere<br />

un sempre maggior consenso, come<br />

del resto è successo anche nelle ultime<br />

elezioni.

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