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16 giugno 2007 - VicenzaPiù

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3 opinioni <strong>16</strong> GIUGNO <strong>2007</strong><br />

Il presidente della Territorio interviene sul caso villa Rossi. “L’assessore non ha il coraggio di portare la delibera in consiglio”<br />

Alifuoco replica a Bisazza: “In commissione nessun ritardo”<br />

Nella complessa vicenda urbanistica<br />

di Villa Rossi, la villa ai piedi di<br />

Monte Berico che Pino Bisazza ha<br />

trasformato nella sede della Trend,<br />

il ruolo della commissione territorio<br />

del Comune è stato uno dei più discussi.<br />

L’assessore all’edilizia privata<br />

Michele Dalla Negra, dalle pagine<br />

del Giornale di Vicenza, l’ha definita<br />

un “tribunale del popolo”. E lo stesso<br />

Bisazza, nell’intervista che ci ha rilasciato<br />

due settimane fa, ha attribuito<br />

alla commissione una buona fetta<br />

di responsabilità per il ritardo nella<br />

concessione del cambio di destinazione<br />

d’uso (la villa, ricordiamo, ha<br />

una destinazione d’uso residenziale,<br />

ma l’azienda ne ha fatto la propria<br />

sede direzionale prima che arrivassero<br />

le necessarie autorizzazioni).<br />

“La nostra richiesta è bloccata da un<br />

anno e mezzo in commissione territorio,<br />

chieda a loro come mai”, ha<br />

detto l’ex presidente dell’Associazione<br />

Industriali.<br />

Parole che non hanno fatto piacere ai<br />

membri della commissione territorio.<br />

Che, per voce del presidente Ubaldo<br />

Alifuoco, difendono con vigore il loro<br />

operato. “La commissione territorio<br />

del 21 settembre 2005 (presenti l’ingegner<br />

Pasini, dirigente del settore<br />

edilizia privata, e assente l’assessore<br />

Dalla Negra) ha discusso per la prima<br />

volta l’oggetto riguardante - scrivono<br />

i commissari in una lettera indirizzata<br />

al presidente del consiglio comunale<br />

e al sindaco -. Alcuni consiglieri<br />

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ALESSIO MANNINO<br />

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ILARIO TONIELLO<br />

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Ubaldo Alifuoco<br />

hanno chiesto come mai veniva portata<br />

una delibera per un cambio di<br />

destinazione d’uso da residenziale a<br />

direzionale sapendo che l’attività direzionale<br />

era già in atto<br />

da tempo. Poiché sul<br />

punto non venivano<br />

risposte chiare e rassicuranti,<br />

il dirigente<br />

ritirava la delibera per<br />

effettuare una serie di<br />

passaggi con l’ufficio<br />

legale”.<br />

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Associato all’USPI<br />

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Iscrizione al Registro Nazionale<br />

della stampa n.8857 del 15-12-2000<br />

“Da quella data – continua<br />

la lettera - la<br />

commissione territorio<br />

non ha mai ricevuto i<br />

chiarimenti richiesti<br />

e l’assessore non ha mai riproposto<br />

l’esame della deliberazione; addirittura,<br />

a conferma della mancanza di<br />

chiarezza giuridica sull’oggetto, il 29<br />

marzo 2006 il dirigente Pasini chie-<br />

Redazione sportiva<br />

TOMMASO QUAGGIO<br />

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via Tavagnacco, 61 33100 Udine<br />

Autorizz.Tribunale C.P. di Verona<br />

nr. 736/03 del 29/09/2003<br />

Supplemento della Cronaca di Trento<br />

del 3 febbraio <strong>2007</strong><br />

Dalla Negra<br />

ha le mani<br />

legate?<br />

Non è<br />

vero, come<br />

dimostra il<br />

regolamento<br />

del consiglio<br />

comunale<br />

deva al segretario generale Macchia<br />

la restituzione della pratica per un<br />

riesame da parte degli uffici”.<br />

La commissione, dunque, non ha in<br />

alcun modo rallentato l’iter del provvedimento.<br />

“In sostanza – aggiunge<br />

Alifuoco -, Pasini, subito dopo che la<br />

Giunta ha varato il provvedimento,<br />

si riprende la delibera. E quindi la<br />

commissione non ha mai riavuto il<br />

documento. Motivo per cui non ha<br />

assolutamente fermo l’oggetto, come<br />

dice Bisazza nella sua intervista”.<br />

La prova, se ancora ce ne fosse bisogno,<br />

è in un articolo del regolamento<br />

del consiglio comunale. “L’articolo 15<br />

comma 3 – prosegue la denuncia dei<br />

commissari -, consente<br />

alla Giunta e quindi<br />

all’assessore Dalla Negra<br />

di poter mettere<br />

una delibera all’ordine<br />

del giorno del Consiglio<br />

Comunale anche<br />

senza il parere della<br />

commissione territorio<br />

quando siano trascorsi<br />

venti giorni senza che<br />

la commissione abbia<br />

espresso un parere. E’<br />

quindi totalmente priva<br />

di fondamento l’affermazione<br />

di Dalla Negra secondo la<br />

quale la commissione territorio non<br />

consentirebbe al consiglio comunale<br />

di poter esaminare l’oggetto in modo<br />

che ciascuno si prenda le proprie responsabilità”.<br />

Riassumendo, quindi, la commissione<br />

territorio non ha più in mano<br />

la delibera riguardante la villa di Bisazza<br />

da oltre un anno, e l’assessore<br />

potrebbe portare il provvedimento in<br />

consiglio in qualsiasi momento anche<br />

senza ripassare dalla Territorio.<br />

Conclusione: “Bisazza non è informato<br />

bene o ha informatori che gli<br />

raccontano versioni inventate al fine<br />

di giustificarsi – sottolinea Alifuoco<br />

-. In sostanza Dalla Negra vuole apparire<br />

come quello che ce l’ha messa<br />

tutta ma poi è la commissione territorio<br />

che blocca. Balle. Dalla Negra può<br />

portare la delibera in commissione o<br />

può anche prescinderne perché sono<br />

trascorsi i venti giorni. Ma non ha il<br />

coraggio di farlo perché pensa che<br />

verrà bocciata anche dai suoi. Sottolineo<br />

che un assessore che si comporta<br />

così è scorretto verso il cittadino, che<br />

attende risposta al suo problema, e<br />

anche verso i suoi colleghi in commissione.<br />

Per quanto riguarda Bisazza, se<br />

ha altri dubbi può venire in commissione<br />

e il confronto con i commissari<br />

gli confermerà come stanno le cose.<br />

Sempre che voglia la verità e non sollevare<br />

polemiche verso chi ha fatto<br />

puntualmente il proprio dovere”.<br />

L.M.<br />

2005<br />

Cronologia essenziale<br />

(ricostruita da Ubaldo Alifuoco)<br />

06 luglio. Decisione di Giunta<br />

263 in cui si approva la relazione<br />

del settore edilizia privata del<br />

23.06.2005. In pratica il settore<br />

edilizia privata propone alla<br />

Giunta di accettare la richiesta<br />

della Immobiliare alle Scalette<br />

di P. Biscazza volta a cambiare<br />

la destinazione d’uso da residenziale<br />

a direzionale.<br />

21 settembre. Riunione della<br />

Commissione Territorio. Vari<br />

consiglieri hanno richiesto chiarimenti<br />

per capire cosa stavano<br />

votando. Tra l’altro si faceva notare<br />

che la richiesta di cambio<br />

di destinazione non aveva senso<br />

visto che l’attività direzionale<br />

era già in corso da tempo ed addirittura<br />

la sede Trend era stata<br />

ufficialmente inaugurata.<br />

29 settembre. Sopralluogo del<br />

settore edilizia privata dal quale<br />

risulta che vi sono difformità e<br />

che l’attività direzionale è già in<br />

atto<br />

5 ottobre. Il dirigente Pasini<br />

avvia il procedimento amministrativo<br />

ai sensi dell’art. 7 e segg.<br />

della Legge 2412/90 comunicando<br />

all’Immobiliare alle Scalette<br />

sas i rilievi mossi a seguito del<br />

sopralluogo tecnico<br />

10 ottobre. Lo Studio Veller<br />

(architetto) scrive al Sindaco di<br />

Vicenza in merito al sopralluogo<br />

effettuato dai tecnici comunali<br />

con lo scopo di giustificare le difformità.<br />

Nel merito, Veller spiega<br />

le seguenti questioni:<br />

- “è stata presentata una variante<br />

in corso d’opera con la richiesta<br />

di cambio di destinazione d’uso<br />

in data 11 ottobre 2004 che non è<br />

arrivata a buon fine a tutt’oggi”<br />

- i lavori procedevano speditamente<br />

e si è creata l’impossibilità<br />

di conciliare i tempi della<br />

burocrazia con le esigenze del<br />

cantiere. In pratica “i lavori di<br />

restauro sono finiti prima che<br />

arrivasse il permesso relativo<br />

alla variante per il cambio di<br />

d.u.”<br />

12 dicembre. l’Assessore Dalla<br />

Negra chiede parere all’avvocatura<br />

comunale circa la competenza<br />

del Consiglio Comunale<br />

sulla pratica in questione<br />

Michele Dalla Negra<br />

2006<br />

11 gennaio. l’Avvocatura comunale<br />

risponde con un parere secondo<br />

il quale l’atto dirigenziale non<br />

è emanabile se prima non vi è un<br />

pronunciamento del Consiglio comunale.<br />

25 gennaio l’arch. Veller<br />

per conto della Immobiliare Alle<br />

Scalette sas sollecita all’Assessore<br />

Dalla Negra la conclusione dell’istruttoria<br />

e l’invio dell’oggetto al<br />

C.C.<br />

22 marzo. Decisione di Giunta,<br />

con delibera adottata e firmata<br />

da Soave e Pasini, con cui si prende<br />

atto del provvedimento per il<br />

cambio di destinazione d’uso da<br />

residenziale a direzionale di Villa<br />

Rossi, e si invia al presidente del<br />

Consiglio comunale per l’iscrizione<br />

previo parere della Commissione<br />

Territorio<br />

29 marzo. Lettera dell’ing. Pasini<br />

al Segretario Generale Macchia<br />

con cui si invita a restituire la pratica<br />

per un riesame da parte degli<br />

uffici.<br />

13 luglio. Commissione Territorio<br />

con la presenza dell’assessore Dalla<br />

Negra. L’assessore spiega l’operazione<br />

e sostiene l’assoluta regolarità<br />

della procedura.<br />

Intervengono poi l’ing. Pasini e il<br />

dott. Soave. Soave chiarisce che si<br />

tratta di un cambio d’uso con opere<br />

e che la deliberazione è “in sanatoria”.<br />

Egli spiega che ci sono abusi<br />

sostanziali e abusi formali. In<br />

pratica si tratta di un abuso formale<br />

per assenza di titolo e conformità<br />

alle norme. Egli chiarisce che<br />

questo abuso può essere sanato dal<br />

dirigente. A questo punto la Dal<br />

Lago e altri consiglieri dicono che<br />

se la cosa può essere risolta per via<br />

dirigenziale non si capisce il motivo<br />

per cui l’oggetto è stato portato in<br />

Commissione Territorio.

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