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UNIVERSITA' DI ROMA “LA SAPIENZA” - Padis

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d’invasione dell’epitelio intestinale, mediato dal riconoscimento e successiva adesione<br />

dell’oocinete alla superficie dei microvilli che rivestono l’epitelio intestinale. Raggiunto il<br />

lato emocelico dell’intestino, al di sotto della membrana basale, l’oocinete si differenzia in<br />

oocisti e nel giro di 7-15 giorni dall’infezione rilascia nell’emolinfa migliaia di sporozoiti<br />

che raggiungono ed invadono le ghiandole salivari. Studi ultrastrutturali hanno dimostrato<br />

che il processo d’invasione consiste di due fasi: un’iniziale adesione alla lamina basale<br />

seguita dall’interazione con la membrana plasmatica e l’ingresso nelle cellule ghiandolari<br />

(Pimenta et al., 1994) (Fig. 1.6). Specifiche proteine sporozoitiche, come CSP<br />

(Circumsporozoite Protein) e MAEBL (Membrane Antigen/ Erythrocyte Binding Protein)<br />

sembrano svolgere un ruolo in questo processo (Rodriguez and Hernandez-Hernandez Fde,<br />

2004), mentre TRAP (thrombospondin related anonymous protein) sembra essere<br />

coinvolta non solo nell’invasione delle cellule ghiandolari ma anche degli epatociti<br />

(Robson et al., 1995; Matuschewski, 2006). Una volta raggiunte le ghiandole salivari gli<br />

sporozoiti sono pronti per essere inoculati con la saliva nell’ospite vertebrato, dando inizio<br />

a un nuovo ciclo infettivo.<br />

Figura 1.6 Ciclo vitale di Plasmodium nella zanzara vettore<br />

(Riehle et al., 2003).<br />

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