UNIVERSITA' DI ROMA “LA SAPIENZA” - Padis
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di immunogenicità. Inoltre è verosimile che possa esistere una certa cross-reattività con<br />
proteine salivari di altre zanzare (o di altri artropodi ematofagi). Questa potenziale cross-<br />
reattività, che resta ancora da valutare, potrebbe limitare notevolmente la significatività di<br />
una determinata misurazione, complicandone notevolmente l’interpretazione. Da questo<br />
punto di vista un grosso salto di qualità sarebbe rappresentato dall’individuazione di<br />
singole proteine salivari immunogeniche da usare, in luogo della saliva in toto, per la<br />
misurazione dei livelli di IgG nel siero. A questo riguardo l’analisi del trascrittoma salivare<br />
di An. gambiae e di altre zanzare (Arcà et al., 2005; Ribeiro et al., 2007; Valenzuela et al.,<br />
2003; Calvo et al., 2007; Arcà et al., 2007) ha consentito di individuare una serie di<br />
proteine salivari tipiche di Anopheles, cioè assenti negli altri generi di culicidi e altri insetti<br />
ematofagi (Tab. 3 da Lombardo et al., 2006; Ribeiro, Mans and Arcà, 2010). Queste<br />
proteine, se immunogeniche, potrebbero essere adoperate quali sensibili e specifici<br />
marcatori del grado di esposizione a punture di Anopheles, rappresentando quindi uno<br />
strumento importante per stimare in modo rapido i livelli di esposizione a vettori di malaria<br />
e il relativo rischio di trasmissione. Questo potrebbe rivelarsi particolarmente prezioso<br />
soprattutto nei casi di analisi epidemiologiche in cui sia difficile acquisire con altre<br />
modalità gli opportuni dati entomologici, come nel caso di situazioni con basse densità di<br />
vettori.<br />
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