IL "CAMMINO" SEGRETO - Mariamadremia.Net
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di precetto; l'assemblea liturgica parrocchiale non deve essere privata del ministero dei sacerdoti e<br />
della partecipazione dei fedeli: ne soffrirebbe la vita e la coesione della comunità stessa.<br />
10 e) Il tempo della celebrazione non sia la notte inoltrata.<br />
11 a) I testi da usarsi nella messa siano tolti dal messale o dai supplementi approvati. Fatta<br />
eccezione di quanto si è detto al n.6 e), è riprovato come arbitrario qualsiasi cambiamento.<br />
11 b) La suppellettile dell'altare, i vasi e gli indumenti sacri, devono essere, nel numero, nella forma<br />
e nella qualità, quelli conformi alla legislazione vigente (I.G.M.R. n.268270; n.290296; n.297<br />
310).<br />
Sempre a proposito delle diversità liturgiche delle comunità neocatecumenali la Diocesi di Orvieto <br />
Todi in data 17 giugno 1989 pubblica un decreto: CELEBRAZIONI EUCARISTICHE NELLE<br />
COMUNITÀ NEOCATECUMENALI.<br />
Ecco il testo (Prot. 156/89 C.V. Todi): Concediamo le seguenti facoltà nella celebrazione della SS.<br />
Eucaristia:<br />
Uso del pane azzimo al posto delle ostie tradizionali;<br />
Facoltà di ricevere la comunione sotto le due specie e facoltà di ricevere in mano il pane<br />
consacrato; la distribuzione del pane e del vino consacrati dovrà essere fatta da un presbitero, o da<br />
un diacono, o da un accolito o da un ministro straordinario della SS. Eucaristia, regolarmente<br />
autorizzato dal Vescovo; (N.d.R. = Quasi sempre il presbitero è aiutato a distribuire il pane e il<br />
vino dai responsabili delle comunità = N.d.R.)<br />
Facoltà di eseguire il gesto di pace subito dopo la Preghiera universale. Le celebrazioni eucaristiche<br />
per le comunità neocatecumenali sono autorizzate tutti i giorni, eccetto i prefestivi ed i festivi; è<br />
ammessa la celebrazione nei giorni prefestivi nei primi quattro anni di cammino (secondo quanto<br />
disposto dall'Episcopato Umbro) ed in occasione di "convivenze".<br />
L'omelia è riservata al Presbitero o al Diacono" (segue firma del Vescovo e del Cancelliere).<br />
"L'omelia deve essere sempre accuratamente preparata, sostanziosa e appropriata, e riservata ai<br />
ministri ordinati". (Catechesi tradendae, n° 48) cioè è riservata al sacerdote o al Diacono.<br />
La "sbandierata" lettera del 30 Agosto 1990 che i neocatecumenali brandiscono come se fosse il<br />
placet per tutto quello che fanno pur non essendo priva di significato NON È ANCORA <strong>IL</strong><br />
RICONOSCIMENTO GIURIDICO e inoltre sempre essi la diffondono senza la nota che la<br />
Segreteria di Stato, d'accordo col Santo Padre, ha fatto pubblicare sugli Acta Apostolicae Sedis (3<br />
dicembre del 1990) e che ridimensiona molti entusiasmi. A tuttora, questo gruppo non ha ancora<br />
uno Statuto approvato.<br />
ALCUNE INDICAZIONI DEL PAPA GIOVANNI PAOLO II AI<br />
NEOCATECUMENALI<br />
"<strong>IL</strong> VOSTRO ITINERARIO DI FEDE E <strong>IL</strong> VOSTRO APOSTOLATO SIANO SEMPRE<br />
INSERITI NELLA PARROCCHIA E NELLA DIOCESI". /.../ Seguire i metodi, le indicazioni,<br />
gli itinerari, i testi offerti dagli Episcopati, come pure esercitare il ministero della catechesi nella<br />
comunione e nella disciplina ecclesiale /.../<br />
La vostra disponibilità si deve manifestare nella continua meditazione e nel religioso ascolto della<br />
SACRA TRADIZIONE e della SACRA SCRITTURA (Dei Verbum, n. 10).<br />
Ne consegue l'esigenza di un costante e serio lavoro di approfondimento personale e comunitario<br />
della Parola di Dio e dell'insegnamento del Magistero della Chiesa, anche mediante la<br />
partecipazione a seri corsi biblici e teologici... Da Cristo Parola a Cristo Eucaristia, perché <strong>IL</strong><br />
SACRIFICIO EUCARISTICO è la fonte, il centro ed il culmine di tutta la vita cristiana.<br />
Celebrate l'Eucaristia e, soprattutto, la Pasqua, con vera pietà, con grande dignità, con amore per<br />
i riti liturgici della Chiesa, con esatta osservanza delle norme stabilite dalla competente<br />
autorità, con volontà di comunione con tutti i fratelli /.../<br />
Il ministero della riconciliazione... è affidato a voi, Sacerdoti. Siatene ministri sempre degni, pronti,<br />
zelanti, disponibili, pazienti, sereni, attenendovi con fedele diligenza alle norme stabilite in<br />
materia dall'Autorità ecclesiastica /.../ in piena adesione al ministero e alla disciplina della<br />
Chiesa, con la confessione individuale, come ripetutamente raccomanda il nuovo Codice di<br />
Diritto Canonico...<br />
Non chiudetevi in voi stessi, isolandovi dalla vita della Comunità parrocchiale o<br />
diocesana, /.../ Il diritto della Chiesa è un mezzo, un ausilio e anche un presidio per mantenersi in<br />
comunione col Signore. Pertanto le norme giuridiche, come anche quelle liturgiche, vanno<br />
osservate senza negligenze e senza omissioni". (Osservatore Romano 11 febbraio 1983 <br />
pag. 12; n.1245).<br />
AI SACERDOTI DELLE COMUNITÀ NEOCATECUMENALI<br />
Vi invito a rimeditare, il decreto Presbyterorum Ordinis" /.../ In questo cammino l'opera dei<br />
sacerdoti rimane fondamentale. Di qui la necessità che sia ben chiara la posizione CHE A<br />
VOI SPETTA COME GUIDE DELLE COMUNITÀ, affinché la vostra azione sia in sintonia<br />
con le reali esigenze della pastorale. La prima esigenza che vi s'impone è di saper mantenere<br />
fede, all'interno delle comunità, ALLA VOSTRA IDENTITÀ SACERDOTALE /.../<br />
Il ministro sacro quindi dovrà essere accolto non solo come fratello che condivide il cammino<br />
della Comunità stessa, ma soprattutto come colui che, agendo "in persona Christi", porta in<br />
sé la responsabilità insostituibile di Maestro, Santificatore e Guida delle anime,<br />
responsabilità a cui non può in nessun modo rinunciare.<br />
I laici devono potere cogliere queste realtà dal comportamento responsabile che voi mantenete.<br />
Sarebbe una illusione credere di servire il Vangelo, diluendo il vostro carisma IN UN<br />
FALSO SENSO DI UM<strong>IL</strong>TÀ O IN UNA MALINTESA MANIFESTAZIONE DI<br />
FRATERNITÀ.<br />
/.../ "NON LASCIATEVI INGANNARE! La Chiesa vi vuole SACERDOTI, e i laici che<br />
incontrate VI VOGLIONO SACERDOTI E NIENTE ALTRO CHE SACERDOTI. La<br />
confusione dei carismi impoverisce la Chiesa, non la arricchisce" (Discorso del 13 dicembre<br />
1979, n° 4 Insegnamenti II/2 (1979), pag. 1391).<br />
Nella Chiesa è diritto e dovere del Vescovo dare le direttive per l'attività pastorale (cfr. Can. 381<br />
ss), e tutti hanno l'obbligo di conformarsi a quelle direttive pastorali.