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IL "CAMMINO" SEGRETO - Mariamadremia.Net

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"Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore produce molto<br />

frutto... se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo" (Gv 12,24­26;<br />

Lc 6,40; Mt 10,24­25). Non sembra proprio che queste parole del Vangelo significhino che "il<br />

cristianesimo non esige niente da nessuno"!<br />

I veri Apostoli, invece, senza illudere nessuno, avvertivano sin dall’inizio ­ come Gesù ­ che<br />

insieme alla gioia e alla pace che Cristo dona, ci sono anche delle sofferenze e delle tribolazioni che<br />

costituiscono un dono e una benedizione (At 14,22; 1 Tess 3,3; 2 Tm 3,12; Gal 2,20; Gal 5,24; 1<br />

Cor 1,18; Col 1,24; Eb 12,1­4; 1 Pt 2,19­21; Fil 1,29).<br />

2) GESU’ CRISTO È VENUTO A SOFFRIRE PERCHÉ TU NON<br />

SOFFRA<br />

Kiko prima dice che nessuno deve dire alle persone che ci si deve sacrificare e poi vuole invece<br />

che, al suo comando, esse si sacrifichino, altrimenti, addirittura non si salveranno.<br />

"Il cristianesimo non é una tortura. Gesù non è venuto a torturare nessuno, non è venuto per dire:<br />

sacrificatevi peccatori, soffrite e sopportate come io ho sofferto. Che nessuno dica cose simili.<br />

GESÙ CRISTO è venuto a soffrire perché tu non soffra, è venuto a morire perché tu non<br />

muoia: Lui sì che muore, tu no; in modo che ti regala gratuitamente la vita, a te e all'ultimo<br />

disgraziato della terra, al più peccatore, al più vizioso, all'assassino, a chiunque sia si regala una vita<br />

eterna che non finisce mai" (pag. 222).<br />

Commento:<br />

(N.d.R. = L’argomentazione assomiglia alla posizione luterana, secondo la quale, essendo l’uomo<br />

sempre peccatore, non deve fare nulla per imitare Gesù, ma solo avere fede fiduciale in Lui =<br />

N.d.R.)<br />

Incredibilmente, anche qui, Kiko si contraddice da solo. Infatti negli "Orientamenti alle équipes di<br />

catechisti per la iniziazione alla preghiera" (1977­1981), egli stesso afferma:<br />

"Dio per poter preparare il suo popolo lo deve portare nel deserto e nel deserto si soffre; se non<br />

vuoi soffrire, non ti preoccupare, cancellati dal cristianesimo ed è finita. Dovrai passare per la<br />

purificazione, perché il Signore ti deve preparare per essere il suo popolo" (p. 208).<br />

"Chi venga qua per non avere sofferenze è pazzo! Chi viene qua cercando di scappare dalle<br />

sofferenze normali che tutti gli uomini hanno per il lavoro, per un figlio, per una malattia, è pazzo<br />

assolutamente!" (p. 408).<br />

Lo stile di Kiko sembra essere questo: "Non devi ascoltare nessuno che ti invita a seguire Gesù<br />

soffrendo e sacrificandoti per Lui. Solo le richieste di sacrificio che vengono dai catechisti<br />

neocatecumenali vengono da Dio: se non obbedisci non entri nel Regno, addirittura non ti<br />

salvi!".<br />

Kiko, quindi, prima ipnotizza e illude con un cristianesimo facile, poi impone obbedienze assolute.<br />

"Per la gente Gesù, in quanto Dio, serve solo a questo: per dimostrare quanto ci ha amato<br />

soffrendo per noi. Perché se uno soffre per te, ti dimostra, IN UNA FORMA MOLTO<br />

PRIMITIVA E PSICOLOGICA CHE TI AMA. Perciò croce e sangue. Quanto ha sofferto Gesù<br />

per noi, per te e per me! Però la morte e la resurrezione non la capiscono" (pag. 12)."<strong>IL</strong> REGNO<br />

DI DIO STA ARRIVANDO CON NOI" (pag. 12­13).<br />

Il cristiano, ogni cristiano (anche chi non fa parte di queste comunità neocatecumenali), una volta<br />

ricevuto lo Spirito Santo, riceve un fuoco nel cuore, che lo trasfigura e lo fa vivere come un altro<br />

Cristo, che salva come Cristo.<br />

Ogni cristiano diventa un CO­REDENTORE, salva anime (1 Pt 1,9) usando gli stessi mezzi e gli<br />

stessi strumenti usati dal nostro Maestro (Lc 6,40); attraverso la Croce(Gv 12,32; 3,14; 8,28). Il<br />

Papa Giovanni Paolo II ha spesso detto: "LE ANIME SI SALVANO SUL CALVARIO" (1 Cor<br />

1,22­23)(1 Cor 2,2)(Gal 6,14).<br />

3) LA BIBBIA AFFERMA CHE <strong>IL</strong> CRISTIANESIMO È DONO E<br />

IMPEGNO, REGALA TUTTO MA È ANCHE MOLTO<br />

ESIGENTE.<br />

Il dono della fede e dello spirito esige la necessità di partecipare alla sofferenze di Cristo (Atti<br />

9,15­16; Fil 3,10;1 Pt 2,19­21; Ef 5,1­2; 2 Cor 4,10; Fil 1,9 2 Tes 1,4­5; 1 Pt 2,4­5); cfr.<br />

C.C.C., n. 307, n. 618, n. 793, n. 1368, n. 2100, n. 2099.<br />

4) KIKO INSEGNA CHE: "GESÙ CRISTO NON È UN IDEALE<br />

DI VITA. GESÙ CRISTO NON È VENUTO A DARCI<br />

L’ESEMPIO" (p. 125).<br />

S. Pietro dice: "A questo infatti siete stati chiamati, poiché anche Cristo patì per voi, lasciandovi<br />

UN ESEMPIO PERCHÉ NE SEGUIATE LE ORME" (1 Pt 2,21). Gesù stesso dice: "Vi ho<br />

dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi" (Gv 13,15); cfr. 1 Cor 11,1;<br />

Fil 3,17; 1 Cor 4,16; Fil 2,5; 2 Tess 3,7).<br />

In questi inviti della Bibbia non si tratta, come pensa scioccamente Kiko, di pelagianesimo o di<br />

moralismo perché la parola di Dio non può ingannare, ma la parola di Dio con quelle parole indica<br />

sia le vie della grazia, le vie veramente di Dio; sia le possibilità che dà la grazia di Dio:<br />

possiamo seguire l'esempio di Cristo, perché Cristo ci dona la sua grazia, il suo spirito<br />

(cfr. Fil 4,13).<br />

Il cristiano vive nella grazia di Cristo, opera nella grazia e con la grazia di Cristo, tutto quello<br />

che fa, lo fa grazie al dono della grazia di Cristo, e sa che non deve riporre fiducia, quindi, in quello<br />

che fa, come lo facesse con le sue forze, da solo.<br />

Quando Gesù dice: "Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite:<br />

Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare" (Lc 17,10), non dice che non bisogna<br />

fare, agire, operare, perché questo lo possiamo (in virtù della grazia: "abbiamo fatto quanto<br />

dovevamo fare) ma mette in guardia dal sentirci i "padroni" di quello che abbiamo fatto!<br />

Ecco perché è in errore Kiko quando dice: "Non serve dire: sacrificatevi, vogliatevi bene,

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