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IL "CAMMINO" SEGRETO - Mariamadremia.Net

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e) "Orientamenti per le équipes di catechisti per la convivenza<br />

della rinnovazione del primo scrutinio battesimale" (1986):<br />

Pag. 54: "Il prete deve essere, nella religiosità naturale, un uomo povero, con il vestito rattoppato,<br />

molto casto, per essere un buon ponte tra Dio e gli uomini. Ma questo non è cristiano.<br />

L’altro giorno Farnes davanti a cinquanta preti diceva: il sacerdozio nel Cristianesimo non<br />

esiste, i templi non esistono, gli altari non esistono. Per questo l’unico altare del mondo tra tutte le<br />

religioni che ha tovaglie è il cristiano, perché non è un altare, è una mensa.<br />

Anche noi abbiamo fatto nell’epoca della mescolanza con la religiosità altari di pietra monumentali,<br />

anche se poi gli mettevamo le tovagliette. Un altare non può avere tovaglie, perché l’altare è per<br />

fare sacrifici di capre e di vacche"<br />

Commento:<br />

La PRESBYTERORUM ORDINIS invece afferma: "...il Signore... promosse alcuni fedeli come<br />

ministri in modo che nel seno della società dei fedeli avessero la sacra potestà dell'Ordine per<br />

offrire il Sacrificio" (QUESTA VERITÀ DI FEDE, non solo è COMPLETAMENTE<br />

SCOMPARSA MA È SEMPRE RINNEGATA E RIFIUTATA DALLA CATECHESI<br />

NEOCATECUMENALE = N.d.R.)" e perdonare i peccati, e che in nome di Cristo svolgessero ­<br />

per gli uomini ­ in forma ufficiale la funzione sacerdotale" (P.O. n° 2 b).<br />

" Tutti coloro che appartengono al popolo di Dio, dato che sono santificati con lo Spirito Santo,<br />

possano offrire se stessi come "ostia viva, santa, accettabile a Dio" (Rom 12,1).<br />

"Inoltre è attraverso il ministero dei Presbiteri che il sacrificio spirituale dei fedeli viene<br />

reso perfetto perché viene unito al sacrificio di Cristo, unico Mediatore; questo sacrificio,<br />

infatti, per mano dei Presbiteri e in nome di tutta la Chiesa, viene offerto nell'Eucaristia in modo<br />

incruento e sacramentale".<br />

(N.d.R. = Infatti durante la Celebrazione eucaristica, dopo che il sacerdote ha detto: "Pregate,<br />

fratelli perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio, Padre onnipotente", tutti i fedeli, alzandosi<br />

in piedi, rispondono: "Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo<br />

nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa" = N.d.R.).<br />

"Il servizio dei presbiteri /.../ deriva la propria forza e la propria efficacia dal Sacrificio di Cristo, e<br />

ha come scopo che "tutta la città redenta, cioè la riunione e società dei santi, offra a Dio un<br />

sacrificio universale per mezzo del Gran Sacerdote, il Quale ha anche offerto Se stesso per noi<br />

con la Sua Passione, per farci diventare corpo di così eccelso Capo" (S. Agostino. La Città di Dio,<br />

10,6) (P.O. n° 2 d).<br />

"I Presbiteri sono stati presi fra gli uomini e costituiti in favore degli uomini stessi nelle<br />

cose che si riferiscono a Dio, per offrire doni e sacrifici in remissione dei peccati...<br />

Così i Presbiteri del Nuovo Testamento, in forza della propria chiamata e della propria ordinazione,<br />

sono in un certo modo segregati in seno al popolo di Dio: ma non per rimanere separati da questo<br />

stesso popolo o da qualsiasi uomo, bensì per consacrarsi interamente all'opera per la quale li ha<br />

assunti il Signore (Atti 13,2; P.O. n° 3).<br />

"Tutti i Sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono<br />

strettamente uniti alla Sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati.<br />

Infatti, nella Santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso<br />

Cristo, nostra Pasqua e pane vivo... che dà vita agli uomini i quali sono in tal modo invitati e<br />

indotti a offrire assieme a Lui se stessi, il proprio lavoro e tutte le cose create... Per questo<br />

l'Eucaristia si presenta come fonte e culmine di tutta l'evangelizzazione (P.O. n° 5 b).<br />

"I Presbiteri insegnano ai fedeli ad offrire la Divina Vittima a Dio Padre nel Sacrificio della Messa, e<br />

a fare, in unione con questa Vittima, L'OFFERTA DELLA PROPRIA VITA" (P.O. n° 5 c).<br />

LA FALSA CATECHESI DI KIKO SUI SACERDOTI<br />

Kiko a pag. 64 continua a ripetere le sue idee ignorando il Concilio: "Nella religiosità naturale hai<br />

bisogno di un sacerdote con la sua brava sottana che ti serva il culto, e se un giorno vieni a sapere<br />

che quel sacerdote se ne è andato con una donna ne subisci un grave scandalo. Mamma mia! come<br />

va il mondo! Nel cristianesimo è un'altra cosa. È molto diverso che tu ti incontri con Cristo<br />

attraverso un cristiano. Non si tratta di riti; è diverso".<br />

Molto esplicita la catechesi di Kiko sul sacerdozio ministeriale negli "Orientamenti alle équipes di<br />

catechisti per la iniziazione alla preghiera":<br />

"Il presbitero sta facendo un ministero in nome di tutti noi, parla in nome della nostra<br />

assemblea, unito a Gesù Cristo chiede al Padre per noi. Ha un ministero perché rappresenta<br />

l’Assemblea. Siamo tutti sacerdoti, siamo il Corpo di Gesù Cristo, abbiamo una missione per il<br />

mondo; vedendo noi il mondo conoscerà Dio.<br />

Ma il presbitero è il ministro del nostro sacerdozio, questo è molto importante; in questa<br />

assemblea sa facendo un ministero sacerdotale come tutti noi ne stiamo facendo un altro. Lui va, in<br />

nome di tutta la nostra assemblea, ad alzare al Signore la nostra preghiera" (p. 55).<br />

Kiko dopo aver creato il "mostro" della religiosità naturale lo usa come ricatto psicologico per<br />

stravolgere e manipolare tutto quello che non è secondo i suoi gusti.<br />

Commento:<br />

LE OFFERTE E I SACRIFICI ERANO SEGNO DELLA DIPENDENZA DA DIO<br />

Solo per inciso faccio notare, a proposito della religiosità naturale, che forse nei libri che legge<br />

Kiko non c'è scritto che l'uomo ha cercato il rapporto con Dio non solo per vincere le sue<br />

insicurezze ma perché sentiva profondamente DI DIPENDERE DA DIO: le offerte e i<br />

sacrifici erano espressione di questa dipendenza, erano i modi per esprimerla e<br />

riconoscerla.<br />

Passando alla rivelazione biblica le offerte di Abele dei primogeniti del suo gregge a Dio, sono<br />

un’offerta che il Signore gradisce (Gen 4,4) sono il riconoscimento che Dio è l'Assoluto nella<br />

vita dell'uomo: offrire a Dio le primizie, le cose migliori, è riconoscere che Egli merita il primo<br />

posto nella vita dell'uomo, che Dio è la Persona più importante, ed è quindi un atto di amore ed una<br />

espressione che Dio è veramente il Signore della propria vita!<br />

Ritornando alle opinioni personali che Kiko ha sul sacerdozio sarà molto utile correggerle

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