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IL "CAMMINO" SEGRETO - Mariamadremia.Net

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l'attiva partecipazione dei fedeli ­ che manifestano più chiaramente la natura ecclesiale dell'azione<br />

liturgica ­ sempre però la celebrazione eucaristica HA L'EFFICACIA E LA DIGNITÀ CHE<br />

LE SONO PROPRIE, IN QUANTO È AZIONE DI CRISTO E DELLA CHIESA e il<br />

sacerdote vi agisce sempre per la salvezza del popolo" ­ N.d.R.)<br />

Già il Papa Paolo VI ­ nella Mysterium Fidei ­ n° 5 ­ aveva messo in guardia: "...tra quelli che<br />

parlano e scrivono di questo Sacrosanto Mistero (l'Eucaristia N.d.R.) ci sono alcuni che circa le<br />

Messe private, il dogma della transustanziazione e il culto eucaristico, divulgano certe<br />

opinioni che turbano l'animo dei fedeli ingenerandovi non poca confusione intorno alle<br />

verità di fede...<br />

NON È INFATTI LECITO, tanto per portare un esempio, esaltare la Messa così detta<br />

"comunitaria" in modo da togliere importanza alla Messa privata; né insistere sulla ragione di<br />

segno sacramentale come se il simbolismo... esprimesse esaurientemente il modo della<br />

presenza di Cristo......<br />

o anche discutere del mistero della transustanziazione senza far cenno della mirabile conversione<br />

di tutta la sostanza del pane nel corpo e di tutta la sostanza del vino nel sangue di Cristo,<br />

conversione di cui parla il Concilio di Trento......<br />

o finalmente proporre e mettere in uso l'opinione secondo la quale nelle ostie consacrate e rimaste<br />

dopo la celebrazione del sacrificio della Messa nostro Signore Gesù Cristo non sarebbe più<br />

presente".<br />

"Ogni Messa, anche se privatamente celebrata da un sacerdote, non è tuttavia cosa privata, ma<br />

azione di Cristo e della Chiesa" (Myst. Fidei n° 15). "Le azioni liturgiche non sono azioni private,<br />

ma celebrazioni della Chiesa" (S.C. n° 26).<br />

Ritorniamo alla falsa catechesi di Carmen: "Giustino dopo dice... Il Presidente fa l'omelia... il<br />

presidente non fa sermoni, non dice che dobbiamo essere buoni e non cattivi..." (pag. 318).<br />

(N.d.R. = Il testo originale di Giustino ­ Apologia I ­ n° 67 ­ dice: "... poi... quando il lettore ha<br />

cessato, chi presiede (non l'assemblea!) parla ammonendo ed esortando ad imitare tutti i begli<br />

esempi sentiti" = N.d.R.).<br />

FALSA IDEA CHE LA NATURA SACRIFICALE<br />

DELL’EUCARISTIA È PAGANA<br />

Da Carmen e da Kiko viene imposta la falsa e fuorviante tesi che le idee sacrificali sono pagane e<br />

introdotte nell'eucaristia a causa dei pagani.<br />

"Nella Chiesa entra gente che viene dai templi pagani... comincia a vedere nel culto cristiano le<br />

stesse cose che faceva nella sua vecchia religione...così troviamo che entrano nella Liturgia<br />

tutta una serie di idee delle religioni naturali: offrire cose a Dio per placarlo... abbiamo già<br />

visto che Dio ha fatto passare Israele da una liturgia sacrificale; ad una di lode..."(p. 320).<br />

"Adesso questa gente che entra nella Chiesa torna a quello che già il popolo di Israele<br />

aveva superato e comincia a vedere nella liturgia cristiana i riti religiosi pagani (pag. 320);<br />

"Ma soprattutto questa massa di gente pagana, vede, la liturgia cristiana con i suoi occhi religiosi:<br />

l'idea del sacrificio.<br />

C'è un completo retrocedere all'Antico Testamento... queste idee sacrificali...; che erano state<br />

superate dallo stesso Israele...; ritornando alle idee sacrificali e sacerdotali del paganesimo /.../<br />

Ma in questa epoca l'idea di sacrificio non è intesa così ma nel senso pagano. Ciò che essi<br />

vedono nella Messa è che qualcuno si sacrifica, cioè il Cristo"(p. 322).<br />

"Nell'Eucaristia vedono soltanto il sacrificio della Croce di Gesù Cristo. E se oggi chiedeste alla<br />

gente qualcosa a questo proposito, vi direbbe che nella Messa vede il Calvario. (pag. 322)"...in<br />

questi secoli...Si giunge ad una superstizione completa (pag. 324) "Carmen vi ha spiegato<br />

come le idee sacrificali, che Israele aveva avuto ed aveva sublimato, si introdussero di nuovo nella<br />

Eucaristia cristiana" (pag. 333).<br />

Mentre a p. 162 del testo era detto che è un errore vedere nell’Eucaristia solo il sacrificio, qui a p.<br />

322 si afferma invece con chiarezza che l’eucaristia non è per niente un sacrifico (vedere nella<br />

messa qualcuno che si sacrifica sarebbe paganesimo! cfr. vv. 35­41), ma solo un sacrificio di lode.<br />

A p. 333 del testo Kiko conferma di avere le stesse idee sbagliate esposte da Carmen:<br />

"Carmen vi ha spiegato come le idee sacrificali, che Israele aveva avuto ed aveva sublimato, si<br />

introdussero di nuovo nella Eucaristia cristiana".<br />

<strong>IL</strong> MAGISTERO E LA NATURA SACRIFICALE<br />

DELL’EUCARISTIA<br />

1) Il Papa Giovanni Paolo II ­ La Cena del Signore n° 8 ­ dice: "Il mistero eucaristico disgiunto<br />

dalla propria natura sacrificale e sacramentale CESSA SEMPLICEMENTE DI ESSERE<br />

TALE".<br />

2) La "Istruzione sul culto del mistero eucaristico" ­ (n° 3 a) ­ dice: "La Messa, o cena del Signore<br />

è contemporaneamente e inseparabilmente: 1) sacrificio in cui si perpetua il sacrificio della<br />

croce; 2) memoriale della Morte e Resurrezione del Signore; 3) sacro convito in cui, per<br />

mezzo della comunione del Corpo e del Sangue del Signore, il popolo di Dio partecipa ai beni del<br />

Sacrificio pasquale".<br />

E al n° 3 c, precisa: "La celebrazione eucaristica /.../ In essa infatti, il Cristo, perpetuando nei secoli<br />

in modo incruento il sacrificio compiuto sulla croce (S.C. n° 47), mediante il ministero dei<br />

sacerdoti, si offre al Padre per la salvezza del mondo" (N.d.R. = Invece Carmen, dogmaticamente,<br />

dice che nell'Eucaristia non c'è nessuna offerta! ­ cfr. pag. 328 = N.d.R.).<br />

3) "E la Chiesa, sposa e ministra di Cristo, adempiendo con lui all'ufficio di sacerdote e vittima, lo<br />

offre al Padre e insieme offre tutta se stessa con lui (L.G. 11; S.C. n° 47­48; P.O. n° 2 e 5) /.../ il<br />

sacrificio eucaristico è la fonte e il culmine di tutto il culto della Chiesa e di tutta la vita cristiana<br />

(L.G.11; S.C. 41; P.O.2,5,6; U.R. 15).<br />

A questo sacrificio di rendimento di grazie, di propiziazione, di impetrazione e di lode i fedeli<br />

partecipano con maggiore pienezza, quando non solo offrono al Padre con tutto il cuore, in<br />

unione con il sacerdote, la sacra vittima e, in essa, loro stessi, ma ricevono pure la stessa vittima<br />

nel sacramento (n° 3 e)".<br />

Negazione protestante del carattere sacrificale dell'Eucaristia<br />

I protestanti, preceduti da Giovanni Wicliff (circa 1320­84), negarono il carattere sacrificale<br />

dell’Eucaristia. Secondo Harnach e Wieland, la Chiesa dei primi due secoli avrebbe conosciuto

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