Nella Fig. 6.2 sono riportati i risultati delle prove triassiali ... - Padis
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124 8 Implementazione numerica agli elementi finiti <strong>delle</strong> equazioni dinamiche<br />
4. le equazioni di equilibrio discrete vengono verificate al termine dell’iterazione.<br />
Se la condizione di convergenza non è verificata, si esegue una nuova iterazione<br />
a partire dal passo (2).<br />
L’integrazione <strong>delle</strong> equazioni costitutive a livello locale - passo (3) - costituisce<br />
il problema centrale della meccanica computazionale in campo non lineare. Gli<br />
altri aspetti della procedura generale, pure importanti, <strong>sono</strong> legati esclusivamente<br />
al tipo di strategia computazionale impiegata e riguardano il comportamento del<br />
materiale solo in misura molto limitata. Inoltre il livello di precisione raggiunto<br />
nella integrazione <strong>delle</strong> equazioni costitutive ha un impatto diretto e significativo<br />
sull’accuratezza globale dell’analisi.<br />
La discretizzazione spaziale e temporale del sistema di equazioni governanti la<br />
formulazione MSP e quella UP costituiscono l’oggetto del presente capitolo. Nel<br />
capitolo successivo ci si occupa dell’implementazione <strong>delle</strong> equazioni costitutive<br />
nel metodo degli elementi finiti.<br />
8.2 Discretizzazione nello spazio<br />
La discretizzazione nello spazio detta metodo di Galerkin consiste nel sostituire alla<br />
effettiva soluzione del problema una soluzione approssimata, ottenuta a partire da<br />
funzioni semplici (es., polinomi di primo o secondo ordine) definite su porzioni<br />
limitate del dominio.<br />
8.2.1 Formulazione per processi (MSP)<br />
La derivazione della formulazione agli elementi finiti del problema governato dalle<br />
eq. 7.86–7.91 (formulazione MSP) è descritta in dettaglio in Lewis & Schrefler<br />
(1998) e Zienkiewicz et al. (1999b). Di seguito si richiamano brevemente gli aspetti<br />
fondamentali.<br />
Nell’approccio MSP, le funzioni incognite del problema <strong>sono</strong>:<br />
1. il campo di spostamenti dello scheletro solido: u s i (xi, t), e<br />
2. il campo di pressioni interstiziali nella fase liquida: pw(xi, t).<br />
Il primo passo per la derivazione di una soluzione numerica approssimata per il<br />
problema MSP consiste nel derivare, attraverso il metodo dei residui pesati, una<br />
formulazione variazionale equivalente alle eq. 7.86–7.91.<br />
Per il caso in questione, questa può essere enunciata come segue. Siano:<br />
Cu := us i (xk, t) : B × R ↦→ R|us i ∈ H1 , us i = us <br />
i ∀x ∈ Su<br />
Cp := pw(xk, t) : B × R ↦→ R|pw ∈ H 1 (8.1)<br />
, pw = pw∀x ∈ Sp<br />
gli spazi <strong>delle</strong> soluzioni per le funzioni incognite, costruite in modo tale da<br />
rispettare le condizioni al contorno di Dirichlet sulle porzioni della frontiera dove<br />
<strong>sono</strong> assegnate le componenti di spostamento (us i ) o la pressione interstiziale (pw). Siano inoltre:<br />
Vu := δus i (xk, t) : B × R ↦→ R|δus i ∈ H1 , δus <br />
i = 0∀x ∈ Su<br />
Vp := δpw(xk, t) : B × R ↦→ R|δpw ∈ H 1 (8.2)<br />
, δpw = 0∀x ∈ Sp