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ventimila beghe sotto i mari - CHIAIA MAGAZINE

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ARTE<br />

Sembra essere “vernissage” la<br />

parola d’ordine dell’autunno<br />

partenopeo: in questo periodo<br />

dell’anno le gallerie cittadine<br />

propongono gli appuntamenti<br />

più ricercati ed interessanti<br />

con l’arte contemporanea per<br />

aprire in bellezza la nuova<br />

stagione. Molteplici gli eventi<br />

da segnare in agenda, molti<br />

di essi riguardano artisti giovani<br />

e sperimentatori alle loro<br />

prime personali in Italia e a<br />

Napoli. Tra questi si segnala<br />

la mostra di Leonardo Drew<br />

alla galleria Napolinobilissima<br />

di piazza Vittoria, 6.<br />

Fino al 16 novembre è possibile<br />

ammirare 14 opere del<br />

celebre scultore americano,<br />

più un’installazione “site specific”.<br />

L’artista afroamericano<br />

è una delle figure più significative<br />

tra gli esponenti della<br />

scena contemporanea Usa.<br />

Cresciuto a Bridgeport, Connecticut,<br />

in un modesto quartiere<br />

popolare, Drew si<br />

avvicina molto presto al disegno<br />

e dopo il diploma in belle<br />

arti conseguito a New York<br />

nella metà degli anni ’80, si<br />

dedica completamente alla<br />

scultura e ad una ricerca sperimentale<br />

sui materiali. La<br />

sua espressione artistica trova<br />

una fonte di ispirazione inesauribile<br />

in oggetti ed elementi<br />

recuperati che poi<br />

lavora ed assembla in composizioni<br />

astratte di grande impatto<br />

visivo.<br />

Seguendo i canoni dell’“object<br />

trouvé”, Drew cerca i suoi<br />

materiali in natura, per le<br />

strade, nelle discariche dove<br />

qualsiasi oggetto può essere<br />

importante: pezzi di legno e<br />

rottami di ferro, carta, cotone,<br />

imballi di plastica, macerie,<br />

stracci.<br />

Drew preferisce non rivelare i<br />

particolari del processo di invecchiamento<br />

al quale <strong>sotto</strong>pone<br />

i materiali, sfruttando<br />

anche la forza degli elementi<br />

naturali, come sole e acqua,<br />

per questo motivo l’artista,<br />

oltre al suo studio di Brooklyn,<br />

possiede un vasto spazio<br />

a San Antonio in Texas, un<br />

luogo con tutte le caratteristiche<br />

naturali a lui necessarie<br />

per realizzare molte delle<br />

opere che concepisce a New<br />

York.<br />

continua a pag. 19<br />

Saper<br />

Vivere<br />

DALL’ALTO E DA SINISTRA<br />

Paolo Maggis:<br />

Epilogue<br />

9nd Mounth<br />

About a dream<br />

2nd Mounth<br />

18<br />

<strong>CHIAIA</strong>magazine 9>11 settembre novembre 2011<br />

L’autunno<br />

caldo dell’arte<br />

di Valeria Puntuale<br />

Da Leonardo Drew a Paolo Maggis, la stagione dei grandi<br />

nomi delle gallerie partenopee

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