8 - TopSport
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A cura di ASSOSUB<br />
Ph: roberto rinaldi<br />
I nuovi<br />
subacquei<br />
L’immersione non fa più paura. Sono evolute<br />
e sono migliorate tutte le attrezzature: oggi<br />
si pratica questo sport in totale sicurezza<br />
Tanti anni fa, l’immersione subacquea<br />
era considerata un’avventura<br />
pericolosa. Ovvio: della<br />
fisiologia dell’uomo immerso si sapeva<br />
poco o nulla, le attrezzature erano<br />
spesso prototipi auto costruiti. Chi si<br />
immergeva, aveva imparato da solo,<br />
poggiando la propria sicurezza sulle<br />
teorie del sentito dire o sull’esperienza<br />
personale che andava via via accumulando.<br />
Oggi, quei tempi sembrano<br />
molto più lontani dei reali cinquant’anni<br />
che sono passati. Dal<br />
tempo dei pionieri, infatti, e poi dai<br />
tempi del grande sviluppo dell’immersione<br />
subacquea, sono stati fatti<br />
giganteschi passi avanti. Oggi, statistiche<br />
alla mano, immergersi con<br />
l’autorespiratore è più sicuro che andare<br />
a sciare. Gli incidenti, sono<br />
sempre più rari: numeri insignificanti<br />
se paragonati alla diffusione che l’attività<br />
subacquea ha avuto. Occuparsi<br />
della sicurezza dei subacquei, è<br />
anche tra i compiti istituzionali di Assosub.<br />
Le aziende costruttrici oggi<br />
producono attrezzature che devono<br />
sottostare a norme europee molto<br />
restrittive. Lo stesso vale per le didattiche,<br />
che hanno avuto il merito di<br />
organizzare i livelli dei praticanti, e<br />
creare percorsi di apprendimento<br />
modulari e progressivi: anche i loro<br />
standard sono sottoposti a rigide<br />
omologazioni. Questo non significa<br />
doversi sottoporre a training estenuanti<br />
o dover sottostare a regole rigidissime.<br />
Si tratterà semplicemente<br />
di fornire agili ed efficaci percorsi<br />
formativi. Il retaggio degli inizi, gli incidenti<br />
dei pionieri, avevano portato<br />
il mondo dei sub verso un periodo in<br />
cui la scelta era stata quella di evidenziare<br />
dei limiti da non superare,<br />
piuttosto che apprendere come andare<br />
avanti in sicurezza. Poi, poco a<br />
poco, il progredire delle attrezzature<br />
e delle tecnologie e la nuova consapevolezza<br />
delle didattiche, hanno fatto<br />
sì che potesse nascere un nuovo<br />
subacqueo: un uomo in grado di<br />
raggiungere – ed in alcuni casi superare<br />
– quei limiti considerati invalicabili,<br />
pur contando su di un livello<br />
di sicurezza molto più elevato. Così<br />
come, a parità di velocità e stile di<br />
guida, è aumentata la sicurezza delle<br />
autovetture con la diffusione dei vari<br />
sistemi elettronici di controllo, degli<br />
air bags, e delle sofisticate mescole<br />
di pneumatici, così oggi, anche per i<br />
subacquei, immergersi nei limiti delle<br />
attività ricreative è diventata una<br />
esperienza da praticare in totale sicurezza.<br />
Sono migliorate e si sono<br />
evolute praticamente tutte le attrezzature:<br />
dalle mute umide a quelle<br />
stagne, dai giubbetti equilibratori<br />
idrostatici, agli erogatori, ai computer,<br />
oggi in grado di gestire in sicurezza<br />
ogni fase dell’immersione.<br />
Anche per chi desidera spingersi oltre<br />
i limiti propriamente “ricreativi” e<br />
quindi a profondità impegnative, sono<br />
disponibili sistemi che, se adeguatamente<br />
e competentemente gestiti,<br />
possono consentire queste attività<br />
entro ragionevolissimi limiti di sicurezza.<br />
Oggi le comode e calde<br />
mute stagne sono ampiamente utilizzate:<br />
così il freddo è spesso un ricordo<br />
del passato. Oggi, si utilizzano<br />
sempre di più miscele respiratorie<br />
iperossigenate (nitrox): per questo è<br />
diminuita l’incidenza della malattia da<br />
decompressione e sono diminuiti i<br />
tempi delle soste in risalita. Oggi per<br />
quelli che si cimentano in immersioni<br />
profonde, sono facilmente reperibili<br />
miscele respiratorie ternarie (contenenti<br />
varie percentuali di elio oltre ad<br />
ossigeno ed azoto ): così si abbassa<br />
drasticamente l’effetto narcotico<br />
dell’azoto respirato a pressioni elevate.<br />
Oggi, molte didattiche offrono<br />
percorsi formativi completi in tutti i<br />
settori ed i livelli della subacquea ricreativa<br />
e tecnica: così si evitano il<br />
“fai da te” ed i conseguenti rischi.<br />
Assosub è estremamente attenta a<br />
tutti questi nuovi stimoli e cerca, nei<br />
limiti delle sue competenze, di essere<br />
presente e di rendersi utile affinché<br />
questo sviluppo sia sicuro e fruibile.