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il who’s who della vertenza<br />

Chi è W.L. Gore<br />

W.L. Gore & Associates, azienda leader mondiale che opera in ambito tessile,<br />

medicale, industriale ed elettronico. Nata sugli sviluppi di un’idea<br />

grandiosa applicata al PTFE, politetrafluoroetilene, che ha generato l’invenzione<br />

della membrana Gore-Tex, dalle proprietà chimiche uniche, oggi<br />

conta circa 9000 collaboratori attivi su una molteplicità di progetti in continuo<br />

divenire e di ingente rilevanza nei rispettivi ambiti di competenza in<br />

30 Paesi in tutto il mondo. È stata nominata con continuità nelle classifiche<br />

“Best Company to work” negli USA, in Inghilterra, Germania e Italia,<br />

ha prodotto nel tempo oltre 2000 brevetti mondiali.<br />

Tempi della vertenza<br />

Trattandosi di una indagine a 360 gradi, sono difficilmente prevedibili e<br />

potrebbe trattarsi di mesi come di anni. È comunque ragionevole pensare<br />

che già nel 2012 la Commissione Europea e l’FTC si saranno formate un<br />

chiaro convincimento sulla condotta di Gore.<br />

Cosa chiede Outdry<br />

Un deciso intervento della Commissione Europea e dell’FTC che apra il mercato<br />

ad una concorrenza corretta e leale, rompendo finalmente il vincolo di<br />

esclusività imposto ai brand di calzature e guanti, in modo da permettergli<br />

di offrire ai propri clienti consumatori i benefici di nuove tecnologie.<br />

Chi È Outdry<br />

OutDry Technologies opera nel settore delle membrane impermeabili e<br />

traspiranti dal 2004 e punta a realizzare prodotti innovativi più asciutti,<br />

più leggeri e più comodi per tutti gli appassionati dell’outdoor e<br />

degli sport invernali. L’azienda ha sede a Busto Arsizio (VA), nel nord<br />

Italia e ha una filiale operativa in Cina. OutDry Technologies è stata<br />

acquisita da Columbia Sportswear Company USA nel settembre del<br />

2010 .<br />

Cosa rischia W.L. Gore, se perde la causa<br />

Sanzioni, censure e, verosimilmente, l’essere costretto a cambiare il proprio<br />

modello di business e la tipologia di accordi commerciali con brand e<br />

produttori di calzature e guanti sportivi, lasciandoli così liberi di scegliere<br />

fra più tecnologie.<br />

Cosa rischia Outdry, se perde la causa<br />

Che le cose restino come sono.<br />

Lavorazioni all’interno<br />

dei laboratori W.L. Gore<br />

sto settore, secondo lei è costruttiva?<br />

Tutto ciò che favorisce il confronto<br />

fra le offerte delle aziende è positivo<br />

per il mercato. Chiaramente la comparazione<br />

dev’esser fatta da professionisti<br />

seri, imparziali e qualificati.<br />

OutDry rappresenta ad oggi la tecnologia<br />

più innovativa nel panorama<br />

delle membrane impermeabili e traspiranti<br />

per calzature e guanti, e<br />

non può che essere favorevole ad<br />

un confronto con la concorrenza.<br />

La vicenda ha avuto una grande<br />

eco mediatica. Una visibilità indesiderata<br />

o una pubblicità tutto<br />

sommato ‘positiva’?<br />

Vede, l’unica visibilità a cui OutDry è<br />

interessata è quella che gli viene fornita<br />

dalle marche clienti e soprattutto<br />

dagli utilizzatori delle calzature e dei<br />

guanti con tecnologia OutDry. Il nostro<br />

obiettivo non è quindi di farci<br />

pubblicità attraverso la notizia delle<br />

indagini antitrust nei confronti di Gore.<br />

Ciononostante la notizia è stata<br />

accolta positivamente dal mondo outdoor.<br />

Questo per noi riflette il forte<br />

interesse per l’innovazione che c’è in<br />

questo momento nel nostro settore,<br />

che viene vista come elemento essenziale<br />

per superare la crisi e continuare<br />

a crescere. Nel contempo notiamo<br />

che c`è anche molto interesse<br />

nel capire i meccanismi con i quali<br />

una impresa può bloccare così a lungo<br />

la competizione in un mercato apparentemente<br />

aperto come quello<br />

dei prodotti outdoor e come tale<br />

blocco causi, nel tempo, effetti nefasti<br />

su tutti gli operatori del settore.<br />

Se fosse dall’altra parte…<br />

Rifletterei sul fatto che, nel mercato,<br />

così come nella vita, niente è per<br />

sempre.<br />

C’è una conclusione ideale a questa<br />

vicenda?<br />

Una mercato ‘normale’, dove le<br />

aziende possano competere sulla<br />

base della qualità della loro offerta<br />

e non di posizioni di rendita. Un<br />

mercato in cui i consumatori possano<br />

beneficiare di prodotti innovativi,<br />

verificarne i vantaggi, compararli ai<br />

prodotti concorrenti ed acquistare<br />

quello che veramente preferiscono.<br />

Completi la frase: il 2012 sarà per<br />

il vostro brand…<br />

Un anno importante, di crescita e<br />

investimenti, in cui speriamo di far<br />

conoscere<br />

OutDry e<br />

le sue<br />

enormi potenzialità<br />

al maggior<br />

numero di marchi<br />

per calzature<br />

e guanti.<br />

Cosa chiederebbe<br />

o direbbe<br />

al suo avversario,<br />

alla<br />

fine di questa intervista?<br />

Nulla. In passato abbiamo cortesemente<br />

chiesto di cessare i comportamenti<br />

abusivi e permetterci di<br />

competere per qualità e prestazioni.<br />

Ma non abbiamo avuto risposte.<br />

C’è infine una domanda che non<br />

le abbiamo fatto, alla quale vorrebbe<br />

rispondere?<br />

Sì. Se vale la pena di lottare così<br />

tanto. La risposta è che abbiamo<br />

dovuto affrontare momenti molto<br />

duri e difficili ma alla fine abbiamo<br />

sempre trovato la forza di resistere,<br />

soprattutto grazie a tutti coloro<br />

che in questi anni hanno creduto<br />

in noi.<br />

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