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FOTO: DYNAFIT
1.284.798 nel 2009 e 1.553.409
nel 2008 a fronte di 636.112,
627.398 e 704.280 che sono state
assorbite dal mercato italiano nei rispettivi
anni di riferimento. Questo
significa che la bicicletta, nonostante
i portafogli degli italiani
siano meno gonfi che in passato,
mantiene il proprio appeal. Merito
di un fascino storico, ma anche del
lavoro della Federazione che lavora
per aumentare il numero dei praticanti
e, di conseguenza, la reattività
del mercato. “I nostri tesserati nel
2010 – afferma infatti Antonio Ungaro
– sono stati 110.000, in leggero
calo fisiologico rispetto al 2009,
ma decisamente in aumento rispetto
ai 91.000 del 2004.” Alla base di
questo successo ci sono le iniziative
della Federazione con gli enti locali
per promuovere la bicicletta come
stile di vita, un sistema ecologico
e salutare, che permette spostamenti
brevi, rapidi ed economici,
ed il lavoro nelle scuole con la già citata
iniziativa “Pinocchio in bicicletta”,
realizzata con la Fondazione Collodi
utilizzando Pinocchio come testimonial
affinché i bambini, più di
200.000 dal 2007 ad oggi, pos-
Cresce la volontà di sdoganare un prodotto che
non è più solo un mezzo di spostamento, ma rappresenta
anche una concreta possibilità di riunire l’intera famiglia >>
elettrica a pedalata assistita ad emissioni zero,
dotata del meccanismo del kers, usato in Formula
Uno e consistente in un sistema di recupero
dell’energia cinetica. In pratica quella che
si produce nelle frenate e nelle discese viene
immagazzinata in speciali batterie. Tante le innovazioni
presentate nelle diverse categorie,
dalla Noah Fast della Ridley, che propone una
bici da strada con freni integrati nel telaio con
un sistema innovativo di lamine che dirigono
l’aria lontano dai raggi, alla MT29R di Sarto Telai,
che ha realizzato una mountain bike artigianale
con telaio italiano, e alla Urban/E Bike di
Essegi Compositi, che ha lanciato una bicicletta
di alta gamma in carbonio, pieghevole e
adatta ad un pubblico esigente. E poi capi
d’abbigliamento costituiti da materiali più performanti
e confortevoli, il casco di Lazer Helmets,
al cui interno sono posizionati due magneti
per fissare più comodamente gli occhiali,
ed i comandi del cambio elettronico Vision Metron
Alloy Shifter, studiati per risolvere il problema
del posizionamento dei comandi elettronici
sui manubri non convenzionali come quelli del
downhill o del trial. Prodotti che, tornando nei
confini nazionali, hanno trovato riscontro nel
Progetto Back C6 San Patrignano, che ha portato
alla realizzazione di una mountain bike di
appena 4 kg e che, quando viene piegata, sta
dentro uno zaino, e nell’iTorq, bicicletta prodotta
dalla Ducati con l’obiettivo di creare un sistema
di gestione dell’assistenza elettrica capace
di coniugare i pregi dei sistemi a sensore di velocità
con quelli dei sistemi a sensore di coppia,
togliendo i difetti di entrambi. Piccole gocce
di futuro attraversate tra due ruote che,
muovendosi, continuano a fare girare un mercato
in costante evoluzione.
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