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Inserto economia - Novembre 2011<br />

NEWS<br />

Under Armour aumenta i profitti<br />

Notizia ripresa dal Baltimore Business Journal: il gigante di caratura mondiale<br />

Under Armour, produttore di abbigliamento e accessori per lo sport, ha progettato<br />

di raddoppiare l’area della propria sede operativa, dotandola anche di campi<br />

sportivi, di un museo aziendale e di un iper/store di 20.000 metri quadrati. Non<br />

bastasse, sarebbe inoltre impegnata a costruire 400.000 metri quadrati di nuovi<br />

uffici nel quartiere Locust di Baltimora (A Tide Point) su un terreno acquistato di<br />

recente a tale proposito. A rendere noto che cosa sta succedendo è stato il vicepresidente<br />

esecutivo di sviluppo dell’opera J.Scott Plank. Il quale, all’intervistatore<br />

di un altro giornale locale (Il Baltimore Sun) ha ricordato che Under Armour<br />

impiega circa 5000 persone in tutto il mondo, aumentate di 3000 sul finire del<br />

2009. “Nella sola sede centrale – afferma Plank – saranno oltre 1500 gli addetti<br />

cui dare un posto di lavoro entro l’anno.”<br />

Notizia ripresa da altre fonti giornalistiche, in primis dal London Times e da<br />

credibili siti web di finanza: Nike sarebbe disposta a pagare più di 100 dollari<br />

ad azione (attuale valutazione 78,60 dollari), per acquisire in Borsa la quota di<br />

maggioranza. Under Armour fattura 1,1 miliardi di dollari e l’impressione è che,<br />

esaminato il mercato e che cosa l’azienda concorrente di Nike sta facendo,<br />

l’ammontare globale del giro d’affari continui a crescere. Nike, ricorrendo ad<br />

analoghe operazioni finanziarie, in passato è riuscita a impossessarsi dei marchi<br />

Converse nel 2003 e Umbro nel 2005. Per quanto riguarda il supposto caso<br />

Nike, non esistono, dichiarazioni ufficiali: si tratta, per ora, solo di illazioni.<br />

Nuove ambizioni per adidas<br />

Adidas Slvr, il brand sportswear raffinato lanciato dalla casa di moda tedesca nel<br />

2009, è pronto ad entrare nel canale retail. Dallo scorso agosto è partito un piano<br />

di sviluppo globale che giungerà a termine alla fine del 2012 con aperture in Asia,<br />

Stati Uniti, Europa nelle città di Pechino, Hong Kong, Shanghai, Berlino e Milano.<br />

La nuova fase commerciale è già avviata con alcuni temporary shop a New York,<br />

Parigi (Galeries Lafayette) e Düsseldorf. La collezione viene distribuita, inoltre, anche<br />

nelle boutique e nei department store di Stati Uniti, Giappone, Cina, Germania,<br />

Uk, Francia, Italia, Russia, Svezia, Danimarca, Olanda, Belgio e Svizzera a partire<br />

dall’autunno/inverno. Il gruppo adidas punta ad ottenere più di un miliardo di euro<br />

di vendite nell’area Russia-Paesi ex CSI (Comunità degli Stati Indipendenti) da qui<br />

al 2013, oltre che su una crescita annuale<br />

a due cifre fino al 2015. È quanto<br />

ha annunciato Herbert Hainer, il PDG<br />

del gruppo tedesco, il 10 ottobre a<br />

Mosca. “La nostra posizione si rafforza<br />

in Russia-CSI. Il nostro gruppo è chiaramente<br />

il leader, con adidas in prima<br />

posizione e Reebok al secondo posto,<br />

su questo mercato”, ha puntualizzato<br />

Herbert Hainer.<br />

Sul roadbook che stabilisce la strategia<br />

del gruppo a tutto il 2015, la Russia-<br />

CSI è, insieme all’America del Nord e<br />

alla zona della Grande Cina, una delle<br />

tre aree di sviluppo strategiche. Tre<br />

mercati che in quattro anni dovranno<br />

contribuire al 50% della crescita del<br />

gruppo germanico. Intanto, le vendite<br />

totali del gigante europeo degli articoli<br />

sportivi dovrebbero raggiungere, secondo<br />

gli ambiziosi obiettivi del gruppo,<br />

i 17 miliardi di euro, contro i 12 attuali.<br />

Il gruppo adidas prevede anche di gestire<br />

800 negozi in Russia-CSI entro la<br />

fine dell’anno 2011, e di aggiungerne<br />

altri 400 entro il 2015.<br />

Puma in Formula 1 con<br />

Mercedes-Benz<br />

A pochi mesi di distanza dall’annuncio<br />

del prolungamento del suo contratto<br />

con la Ferrari, Puma ha siglato<br />

un altro contratto della durata di<br />

molti anni con la scuderia di Formula<br />

1 “Mercedes Gp Petronas Formula<br />

One Team”.<br />

Il marchio di lifestyle diventa così il<br />

licenziatario esclusivo della scuderia<br />

del costruttore di automobili tedesco<br />

Mercedes-Benz nel campo del footwear,<br />

dell’abbigliamento e degli accessori.<br />

Un contratto che prenderà<br />

il via a partire dal 1° gennaio 2012.<br />

Puma si assicura così una bella visibilità,<br />

perché il nome del brand sarà<br />

visibile anche sulle monoposto del<br />

team, tra cui quella di Michael Schumacher,<br />

che nel 2010 ha firmato per<br />

la scuderia un contratto di 3 anni.<br />

Puma, che in questo modo si stabilisce<br />

sempre più solidamente nel<br />

mondo delle corse automobilistiche,<br />

svilupperà prodotti su licenza “Mercedes<br />

GP Petronas” che il marchio<br />

distribuirà soprattutto su mercati appassionatissimi<br />

di Formula 1, prima<br />

di affrontare dei mercati più giovani<br />

sulla base dell’evoluzione delle competizioni<br />

in calendario.<br />

Billabong e Marks&Spencer tra i “leader del cambiamento” 2011<br />

La Fondazione per il cambiamento sociale ha recentemente tenuto una conferenza<br />

internazionale su questo tema dal titolo “Convertire la responsabilità<br />

sociale in opportunità commerciale”. L’avvenimento, organizzato in collaborazione<br />

con le Nazioni Unite, proponeva varie discussioni e valutazioni in materia<br />

di cambiamento sociale, ma anche su come far crescere l’uguaglianza tra gli<br />

uomini e le donne nella società.<br />

Contemporaneamente, dieci aziende sono state premiate come leader del cambiamento,<br />

le cui “azioni sono l’esempio di come leadership, creatività e innovazione<br />

possono permettere di risolvere i problemi sociali. In un clima d’incertezza<br />

economica e ambientale, i trofei ‘Leaders of change’ mettono in evidenza come<br />

le società possano avere un impatto finanziario sui loro conti economici risolvendo<br />

dei problemi sociali e ambientali. Questi leader dimostrano che fare bene<br />

è ottimo per gli affari.” A fianco di multinazionali come Unilever e il gigante della<br />

distribuzione britannico Marks & Spencer, il brand Billabong, tramite il suo PDG<br />

Derek O’Neill, è stato premiato per le sue azioni in tal senso.<br />

Il gruppo, che ha la sua sede europea a Soorts-Hossegor, nel Sud-Ovest della<br />

Francia, ha istituito un sistema di monitoraggio, insieme alla Social Accountability<br />

International, sulla totalità del suo processo logistico. Billabong sostiene<br />

inoltre lo sviluppo del suo programma di boardshorts realizzati a partire da bottiglie<br />

di plastica riciclate, e ancora la sua partecipazione, al fianco di SurfAid<br />

International, a programmi di scolarizzazione.<br />

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