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Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 - Regione Campania

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<strong>Regione</strong> <strong>Campania</strong> PSR <strong>2007</strong>-<strong>2013</strong><br />

sfruttamento <strong>di</strong> economie <strong>di</strong> scala e la scarsa possibilità <strong>di</strong> percorrere<br />

iniziative <strong>di</strong> valorizzazione per la insufficiente <strong>di</strong>mensione dell’offerta<br />

aziendale. Le caratteristiche territoriali ed ambientali, inoltre, rendono<br />

pressoché impraticabile la meccanizzazione ed impongono all’agricoltura<br />

or<strong>di</strong>namenti colturali costosi (terrazzamenti, copertura, ecc.). Costi che<br />

spesso non sono opportunamente coperti dalle risultanze <strong>di</strong> mercato,<br />

determinando l’abbandono dell’attività agricola stessa.<br />

La superficie agricola è destinata prevalentemente a coltivazioni arboree,<br />

tra cui spiccano la vite, l’olivo e gli agrumi (limoni), che originano<br />

apprezzate produzioni <strong>di</strong> qualità. (Olio Dop Penisola Sorrentina, Vini Doc<br />

Campi Flegrei, Ischia, Capri, Penisola Sorrentina, Costa d’Amalfi, nonché<br />

Igp Limone <strong>di</strong> Sorrento e Limone Costa d’Amalfi). In ogni caso,<br />

or<strong>di</strong>namenti intensivi si alternano a sistemi estensivi e, in me<strong>di</strong>a, la<br />

red<strong>di</strong>tività ad ettaro risulta superiore alle me<strong>di</strong>e regionali 122 .<br />

Le attività <strong>di</strong> trasformazione agroalimentare sono piuttosto <strong>di</strong>ffuse: 674<br />

unità locali (pari al 9,5% del totale regionale).<br />

Non da ultimo, va sottolineato che ampie porzioni del territorio (54,6% del<br />

totale), sono oggetto <strong>di</strong> protezione ambientale, rientrando nella<br />

perimetrazione <strong>di</strong> parchi regionali o aree Natura 2000. Tale circostanza<br />

in<strong>di</strong>ca, per tali aree, potenziali traiettorie <strong>di</strong> sviluppo che tuttavia rischiano<br />

<strong>di</strong> favorire ulteriori processi si abbandono se non affiancate da incentivi<br />

alla <strong>di</strong>versificazione ed alla valorizzazione del patrimonio rurale.<br />

L’infrastrutturazione turistica è particolarmente fitta 123 ed in grado <strong>di</strong> servire<br />

un’utenza internazionale. In particolare, con le sue 1.101 strutture ricettive,<br />

pari al 36,6% del totale regionale (<strong>di</strong> cui 720 <strong>di</strong> tipo alberghiero) l’area in<br />

esame <strong>di</strong>spone del 35,9% dei posti letto totali. Non sono particolarmente<br />

sviluppate le attività <strong>di</strong> turismo rurale, tuttavia, una quota interessante <strong>di</strong><br />

agricoltori svolge attività remunerative alternative 124 . La presenza <strong>di</strong> attività<br />

turistiche già molto sviluppate e professionalmente adeguate costituisce<br />

un’opportunità <strong>di</strong> sviluppo per l’attività agricola ed agroindustriale locale,<br />

non solo per la presenza <strong>di</strong> una domanda <strong>di</strong> prodotti locali manifestati<br />

dall’utenza turistica, ma anche per le opportunità che si aprono, in<br />

prospettiva, per iniziative <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificazione del red<strong>di</strong>to agricolo. Inoltre, le<br />

particolari tecniche agronomiche utilizzate per le coltivazioni (con la tipica<br />

struttura a giar<strong>di</strong>no), che in alcuni luoghi hanno trasformato le colline<br />

scoscese e i <strong>di</strong>rupi in terrazze, hanno contribuito in maniera determinante<br />

alla bellezza <strong>di</strong> questi luoghi, <strong>di</strong>venendo esse stesse un ulteriore elemento<br />

<strong>di</strong> richiamo turistico.<br />

La valorizzazione <strong>di</strong> queste modalità produttive può costituire un volano sia<br />

per lo sviluppo economico, sia per assicurare la preservazione delle attuali<br />

sembianze paesaggistiche e la <strong>di</strong>fesa idrogeologica <strong>di</strong> tali territori.<br />

122 Il Red<strong>di</strong>to Lordo Standard per ettaro è me<strong>di</strong>amente pari a circa 6.318 euro.<br />

123 Objective related baseline in<strong>di</strong>cator n. 31 (n. posti letto) = 63.091<br />

124 Objective related baseline in<strong>di</strong>cator n. 27 (% agricoltori con altre attività remunerative) =<br />

20,5%<br />

PSR <strong>2007</strong>- <strong>2013</strong> della <strong>Regione</strong> <strong>Campania</strong> ai sensi del Reg. (CE) n. 1698/2005 99

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