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Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 - Regione Campania

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<strong>Regione</strong> <strong>Campania</strong> PSR <strong>2007</strong>-<strong>2013</strong><br />

3. Produttività del lavoro. L’impatto viene stimato attraverso tre in<strong>di</strong>catori<br />

correlati: il n. 6 (produttività del lavoro nel settore primario) 174 , n. 10<br />

(produttività del lavoro nell’industria alimentare) e n. 14 (produttività<br />

del lavoro nella silvicoltura) 175 . La sintesi <strong>di</strong> tali target è espressa in<br />

termini percentuali, considerando il valore aggregato del settore<br />

agricolo, silvicolo e dell’industria della trasformazione agroalimentare,<br />

ponderati per le relative unità occupate al termine del periodo <strong>di</strong><br />

programmazione.<br />

Nel complesso, si stima una crescita pari a circa il +13%, in gran parte<br />

imputabile al settore primario (+32,9%), mentre il trend <strong>di</strong> crescita del<br />

settore della trasformazione si stima più blando (+4,2%). La crescita<br />

della produttività del lavoro nel settore primario è spiegata anche dal<br />

significativo decremento occupazionale.<br />

Spostando l’analisi sui valori assoluti, si rileva un buon incremento<br />

sopratutto nel settore primario. Anche in questo caso, è possibile<br />

stimare in quale proporzione tali risultati possano essere attribuiti<br />

all’azione del PSR. Un commento merita a riguardo, il dato relativo al<br />

settore della trasformazione agroalimentare, nel quale, poiché il valore<br />

stimato dell’incremento del v.a. risulta pressoché proporzionale a<br />

quello dell’incremento del numero <strong>di</strong> occupati, il valore della<br />

produttività dovrebbe mantenersi stabile.<br />

variazioni impatto netto<br />

u.m.<br />

In<strong>di</strong>catore<br />

senza PSR con PSR del PSR<br />

6, Produttività del lavoro nel settore agricolo euro/1000 2,0 4,1 2,1<br />

10, Produttività del lavoro nell'ind. alimentare euro/1000 0,01 0,01 0,0<br />

4. Inversione del declino della bio<strong>di</strong>versità. L’impatto viene stimato<br />

attraverso gli in<strong>di</strong>catori n. 17 (Popolazione degli uccelli su terreni<br />

agricoli); n. 18 (Aree agricole ad elevato valore naturale) e n. 19<br />

(Composizione delle specie arboree). La <strong>di</strong>namica delle popolazioni<br />

delle specie ornitiche associate agli ambienti agricoli costituisce un<br />

in<strong>di</strong>catore adeguato a rappresentare gli effetti prodotti dai Programmi<br />

<strong>di</strong> <strong>Sviluppo</strong> <strong>Rurale</strong> sull’andamento della bio<strong>di</strong>versità. Ciò anche in<br />

quanto, in relazione all’avifauna, esistono in genere serie storiche <strong>di</strong><br />

dati riferiti ad ambiti geografici vasti.<br />

Tra gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> riferimento correlati agli obiettivi figura il numero 17<br />

(Popolazione degli uccelli su terreni agricoli), nell’ambito del quale<br />

sono state in<strong>di</strong>viduate 19 specie <strong>di</strong>pendenti dai territori agricoli per la<br />

ni<strong>di</strong>ficazione e l’alimentazione. Nel caso specifico della regione<br />

174 Va precisato che il valore riferito al settore silvicolo è compreso in quello riferito al settore<br />

agricolo.<br />

175 Il dato riferito al settore agricolo comprende anche quello silvoforestale.<br />

PSR <strong>2007</strong>- <strong>2013</strong> della <strong>Regione</strong> <strong>Campania</strong> ai sensi del Reg. (CE) n. 1698/2005<br />

Ver_3_1_2008<br />

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