informatoregennaio2010 - Unione del Commercio di Milano
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Sindacale<br />
Il ministero <strong>del</strong> Lavoro, a seguito <strong>del</strong>la sentenza <strong>del</strong> Consiglio<br />
<strong>di</strong> Stato n. 4293 /2008, con lettera circolare n. 8494/2009<br />
(ve<strong>di</strong> Lavoronews n. 21 <strong>del</strong> 18 maggio c.a.), aveva precisato<br />
che l’ipotesi contemplata alla lettera c),<strong>del</strong>l’articolo 40 <strong>del</strong><br />
decreto legislativo n. 151/2001, relativa ai riposi giornalieri<br />
<strong>del</strong> padre nel caso in cui “la madre non sia lavoratrice <strong>di</strong>pendente”,<br />
ricomprendeva anche l’ipotesi <strong>del</strong>la madre che svolgeva<br />
lavoro casalingo.<br />
Successivamente, l’Inps, con circolare n. 112/2009 (ve<strong>di</strong><br />
Lavoronews n. 37 <strong>del</strong> 19 ottobre c.a.), aveva con<strong>di</strong>zionato la<br />
fruizione dei citati riposi ad una serie <strong>di</strong> limiti (oggettiva<br />
impossibilità <strong>del</strong>la madre casalinga <strong>di</strong> de<strong>di</strong>carsi alla cura <strong>del</strong><br />
neonato, perché impegnata in altre attività, quali accertamenti<br />
sanitari, partecipazione a pubblici concorsi, ecc.) ed oneri<br />
(produzione <strong>di</strong> documentazione me<strong>di</strong>ca, attestato <strong>di</strong> partecipazione<br />
a corsi e concorsi, e simili), anche in assenza <strong>di</strong> una<br />
specifica norma che imponga <strong>di</strong> provare e documentare le<br />
ragioni che impe<strong>di</strong>scono alla madre lavoratrice non <strong>di</strong>pendente<br />
<strong>di</strong> occuparsi <strong>del</strong> bambino.<br />
Conseguentemente, alla luce <strong>di</strong> quanto sopra esposto, il ministero<br />
<strong>del</strong> Lavoro, con lettera circolare C/2009 - prot.<br />
15/V/0019605/14.01.05.02 <strong>del</strong> 16 novembre 2009, ha<br />
precisato che la richiesta <strong>del</strong>l’Inps <strong>di</strong> produrre, nelle sole ipogennaio<br />
2010<br />
Leggi decreti circolari<br />
novembre scorso un “Accordo quadro per il sostegno e lo sviluppo<br />
professionale dei manager “.<br />
Le parti hanno infatti valutato la necessità <strong>di</strong> intervenire congiuntamente<br />
in considerazione <strong>del</strong>la grave e perdurante crisi<br />
economico-finanziaria e <strong>del</strong>la necessità <strong>di</strong> attivare soluzioni<br />
che, senza oneri per le imprese, contribuiscano a frenare la<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong>l’occupazione <strong>del</strong>le professionalità più elevate, prevedendo<br />
l’utilizzo <strong>di</strong> risorse rese <strong>di</strong>sponibili da Cfmt.<br />
Con questo accordo Confcommercio e Manageritalia impegneranno<br />
preliminarmente gli organi <strong>di</strong> Cfmt a mo<strong>di</strong>ficare statuto<br />
e regolamento al fine <strong>di</strong> perseguire gli scopi concordati.<br />
Nel merito:<br />
Cfmt impegnerà un massimo <strong>di</strong> 4.000.000 (quattro milioni) <strong>di</strong><br />
euro annui per un biennio (1 <strong>di</strong>cembre 2009 - 30 novembre<br />
2011) per interventi formativi mirati a:<br />
-favorire l’ampliamento <strong>del</strong>le competenze manageriali utili ad<br />
orientare le aziende negli scenari <strong>di</strong> crisi,<br />
- accrescere le possibilità <strong>di</strong> ricollocazione per i manager che<br />
hanno perduto l’occupazione.<br />
Destinatari: <strong>di</strong>rigenti occupati ovvero i <strong>di</strong>rigenti estromessi dal<br />
rapporto <strong>di</strong> lavoro dal 1 settembre 2008.<br />
I <strong>di</strong>rigenti inoccupati potranno partecipare alle iniziative formative<br />
purché abbiano presentato domanda al Cfmt o a<br />
Manageritalia entro 3 mesi a partire dalla data <strong>di</strong> cessazione<br />
<strong>del</strong> rapporto <strong>di</strong> lavoro.<br />
Per i <strong>di</strong>rigenti estromessi dal rapporto <strong>di</strong> lavoro nel periodo<br />
dal 1 settembre 2008 al 30 novembre 2009, i quali non siano<br />
stati ricollocati con rapporto <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato, la domanda<br />
dovrà essere presentata entro 3 mesi a partire dal 1 <strong>di</strong>cembre<br />
2009.<br />
Requisiti <strong>di</strong> partecipazione ai corsi<br />
Aziende aderenti a Confcommercio e in regola con versamento<br />
a Cfmt dove siano in atto:<br />
- procedure <strong>di</strong> riduzione <strong>del</strong> personale in forma collettiva o<br />
plurima<br />
- procedure <strong>di</strong> mobilità<br />
- Cigs<br />
- contratti <strong>di</strong> solidarietà <strong>di</strong>sciplinati dalla legge o pattizi<br />
- altre forme <strong>di</strong> sospensione <strong>del</strong>l’attività lavorativi<br />
I <strong>di</strong>rigenti inoccupati dovranno <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> non essere collocati<br />
con rapporto <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato o autonomo, né <strong>di</strong><br />
essere titolari <strong>di</strong> trattamenti pensionistici da parte <strong>del</strong>l’Ago.<br />
Criteri<br />
a) 250 euro <strong>di</strong> contributo massimo per giornata <strong>di</strong> formazione<br />
effettuata, a titolo <strong>di</strong> rimborso <strong>del</strong> costo <strong>del</strong> lavoro sostenuto dall’azienda<br />
per consentire al <strong>di</strong>rigente <strong>di</strong> partecipare al percorso<br />
formativo, con 2500 (duemilacinquecento) euro <strong>di</strong> contributo<br />
massimo per percorso formativo e per <strong>di</strong>rigente ed un massimo<br />
<strong>di</strong> 100.000 (centomila) euro <strong>di</strong> contributo per azienda;<br />
b) per i <strong>di</strong>rigenti occupati, impegno <strong>del</strong>l’azienda a non interrompere<br />
il rapporto <strong>di</strong> lavoro per un periodo <strong>di</strong> 12 mesi dalla<br />
data <strong>di</strong> avvio <strong>del</strong>la formazione, salva l’ipotesi <strong>di</strong> licenziamento<br />
per giusta causa e fermo restando che non si verifichino<br />
ulteriori aggravi <strong>del</strong>lo stato <strong>di</strong> crisi;<br />
c) per i <strong>di</strong>rigenti inoccupati estromessi dall’azienda, riconoscimento<br />
<strong>di</strong> un importo <strong>di</strong> 250 (duecentocinquanta) euro per giornata<br />
<strong>di</strong> formazione effettuata, con un massimo <strong>di</strong> 10 giornate e<br />
sino ad un massimo <strong>di</strong> 2500 (duemilacinquecento) euro;<br />
d) per i <strong>di</strong>rigenti inoccupati i quali abbiano usufruito <strong>del</strong>la formazione<br />
e non abbiano trovato collocazione con un lavoro<br />
subor<strong>di</strong>nato entro i successivi sei mesi, riconoscimento <strong>di</strong> una<br />
unica ulteriore possibilità <strong>di</strong> ripetere la partecipazione ad altre<br />
10 giornate <strong>di</strong> formazione alle medesime con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui al<br />
punto c).<br />
Cig in deroga<br />
Anticipazione Inps<br />
solo se si presenta<br />
domanda alla Regione<br />
L’Inps richiama l’attenzione sulla necessità che la richiesta <strong>di</strong><br />
anticipo <strong>del</strong> trattamento <strong>di</strong> Cig in deroga, erogabile in attesa<br />
<strong>del</strong>l’emanazione dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> autorizzazione da<br />
parte <strong>del</strong>la Regione e per un periodo massimo <strong>di</strong> 4 mesi dall’inizio<br />
<strong>del</strong>la sospensione/riduzione <strong>del</strong>l’attività lavorativa,<br />
venga accolta dalle se<strong>di</strong> territoriali solo quando l’azienda<br />
<strong>di</strong>mostri <strong>di</strong> avere presentato contestualmente anche la domanda<br />
per ottenere l’autorizzazione alla Regione <strong>di</strong> competenza.<br />
Maternità<br />
Riposi giornalieri<br />
<strong>del</strong> padre lavoratore<br />
SINDACALE<br />
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