informatoregennaio2010 - Unione del Commercio di Milano
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Sindacale<br />
gennaio 2010<br />
Leggi decreti circolari<br />
obbligato all’ente bilaterale per l’ottenimento <strong>del</strong> parere <strong>di</strong><br />
conformità precedentemente già previsto all’art. 47 <strong>del</strong> Ccnl<br />
Terziario nell’ambito <strong>del</strong>la procedura <strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong>lo stesso<br />
contratto <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato professionalizzante.<br />
Si segnalano <strong>di</strong> seguito le novità più significative:<br />
Formazione esclusivamente aziendale<br />
Nel fornire la definizione <strong>di</strong> formazione esclusivamente aziendale,<br />
l’accordo precisa che, ferma restando la gestione integrale<br />
da parte <strong>del</strong>l’azienda <strong>del</strong>la formazione impartita all’appren<strong>di</strong>sta,<br />
l’erogazione può essere effettuata interamente<br />
all’interno <strong>del</strong>l’azienda medesima ovvero in tutto o in parte<br />
all’esterno <strong>del</strong>la stessa.<br />
In tale ultimo caso, i soggetti che erogano la formazione<br />
dovranno essere in possesso <strong>di</strong> adeguate competenze professionali,<br />
coerenti con i contenuti <strong>del</strong>l’attività formativa ed utilizzare<br />
modalità idonee allo svolgimento <strong>del</strong>la stessa. Qualora i<br />
soggetti esterni siano strutture, dovranno essere accre<strong>di</strong>tate<br />
per la formazione continua presso la Regione in cui si dovrà<br />
svolgere l’attività formativa.<br />
Definizione <strong>di</strong> “Formazione esclusivamente aziendale”<br />
Per formazione esclusivamente aziendale si intende quella formazionegestita<br />
integralmente dall’azienda, all’interno e/o<br />
all’esterno <strong>del</strong>la stessa,senza ricorso a finanziamenti pubblici,<br />
corrisposti a tale titolo, salvospecifiche <strong>di</strong>sposizioni normative<br />
in tal senso.<br />
Attività formativa: durata e contenuti<br />
Ferme restando le durate previste dall’art. 55 Ccnl Terziario<br />
per il contratto <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato, il percorso formativo <strong>del</strong>l’appren<strong>di</strong>sta<br />
viene definito in base alla qualifica professionale ed<br />
al livello <strong>di</strong> inquadramento che lo stesso dovrà raggiungere.<br />
La norma, infatti, definisce, anche me<strong>di</strong>ante il riferimento alle<br />
tabelle allegate, le ore <strong>di</strong> attività formativa che dovranno essere<br />
erogate all’appren<strong>di</strong>sta, in<strong>di</strong>viduando, fra l’altro, nell’ambito<br />
<strong>del</strong>la formazione professionalizzante, il numero minimo<br />
<strong>di</strong> ore <strong>del</strong> primo anno e per quanto concerne la formazione<br />
trasversale o <strong>di</strong> base, la durata complessiva e la percentuale<br />
<strong>di</strong> ripartizione.<br />
Il numero <strong>di</strong> ore è rapportato alle durate <strong>del</strong>l’appren<strong>di</strong>stato<br />
previste dall’art. 55 <strong>del</strong> Ccnl in relazione al livello <strong>di</strong> appartenenza<br />
(quattro, tre o due anni) ma deve essere riproporzionato<br />
alla eventuale minore durata derivante o dalla conversione<br />
anticipata <strong>del</strong> rapporto o dalla sua anticipata risoluzione (per<br />
giusta causa o giustificato motivo) oppure ancora a seguito <strong>di</strong><br />
un’intesa territoriale che abbia previsto una durata <strong>di</strong>versa<br />
(più lunga o breve), secondo quanto previsto dal Ccnl.<br />
È prevista, inoltre, la possibilità <strong>di</strong> anticipare, in tutto o in<br />
parte, l’attività formativa stabilita per le annualità successive.<br />
Alla luce <strong>di</strong> questa previsione si comprende come la durata<br />
<strong>del</strong> percorso formativo <strong>del</strong>l’appren<strong>di</strong>sta potrebbe in taluni casi<br />
non coincidere con la durata <strong>del</strong> contratto <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato<br />
in<strong>di</strong>viduata dall’art. 55 Ccnl Terziario.<br />
Modalità <strong>di</strong> erogazione <strong>del</strong>la formazione e referente per<br />
l’appren<strong>di</strong>stato<br />
La norma, oltre ad adeguare le modalità <strong>di</strong> erogazione <strong>del</strong>la<br />
formazione alle nuove tecnologie, introduce la figura <strong>del</strong><br />
Referente per l’appren<strong>di</strong>stato, eliminando al contempo il tutor,<br />
che, pertanto, non è figura necessaria per le aziende che<br />
intendano applicare l’istituto <strong>del</strong>la formazione esclusivamente<br />
aziendale nell’appren<strong>di</strong>stato professionalizzante.<br />
Al Referente per l’appren<strong>di</strong>stato, che potrà essere interno od<br />
esterno all’azienda, e che dovrà essere in<strong>di</strong>viduato all’avvio<br />
<strong>del</strong>l’attività formativa, viene assegnato il compito <strong>di</strong> seguire<br />
l’attuazione <strong>del</strong> programma formativo, nel rispetto dei parametri<br />
previsti dagli allegati 1 e 2, in materia <strong>di</strong> durata <strong>del</strong>l’attività<br />
formativa, e <strong>del</strong>le previsioni contenute nell’accordo stesso.<br />
Il referente interno per l’appren<strong>di</strong>stato può essere il titolare<br />
<strong>del</strong>l’impresa stessa, un socio ovvero un familiare coa<strong>di</strong>uvante,<br />
oppure il soggetto che ricopre la funzione aziendale <strong>di</strong> referente,<br />
in<strong>di</strong>viduata dall’impresa nel piano formativo. Ciò significa<br />
che il referente è colui che ricopre quel ruolo e non una<br />
persona nominativamente in<strong>di</strong>viduata.<br />
Rispetto alla figura <strong>del</strong> “tutor” previsto dalla precedente legislazione<br />
viene, ad esempio, abolito il rigido rapporto numerico<br />
rispetto agli appren<strong>di</strong>sti così come la durata minima <strong>del</strong>l’esperienza<br />
triennale.<br />
Il referente interno per l’appren<strong>di</strong>stato dovrà possedere,<br />
comunque, un livello <strong>di</strong> inquadramento pari o superiore a<br />
quello che l’appren<strong>di</strong>sta conseguirà alla fine <strong>del</strong> periodo <strong>di</strong><br />
appren<strong>di</strong>stato e competenze adeguate.<br />
In caso l’azienda intenda avvalersi, per l’erogazione <strong>del</strong>la formazione,<br />
<strong>di</strong> una struttura esterna, quest’ultima dovrà mettere<br />
a <strong>di</strong>sposizione un referente per l’appren<strong>di</strong>stato provvisto <strong>di</strong><br />
adeguate competenze.<br />
Premessa metodologica<br />
Tale parte rappresenta la premessa alle tabelle allegate ed ai<br />
profili formativi.<br />
Il piano formativo in<strong>di</strong>viduale è caratterizzato dalla definizione<br />
<strong>di</strong> specifiche competenze <strong>di</strong> settore <strong>di</strong> area e <strong>di</strong> profilo che<br />
mirino al conseguimento <strong>del</strong>la qualifica professionale al termine<br />
<strong>del</strong> percorso formativo.<br />
La novità introdotta riguarda la possibilità <strong>di</strong> includere nell’ambito<br />
<strong>del</strong> piano formativo competenze <strong>di</strong> profilo mutuate<br />
da altri profili formativi che siano coerenti con le mansioni <strong>del</strong>l’appren<strong>di</strong>sta<br />
qualificato.<br />
Attività formativa<br />
L’attività formativa si esplica nella gestione <strong>del</strong>la formazione<br />
trasversale, uguale per tutti gli appren<strong>di</strong>sti, e <strong>del</strong>la formazione<br />
professionalizzante, nell’ambito <strong>del</strong>la quale viene fatta<br />
un’ulteriore <strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> settore <strong>di</strong> area e <strong>di</strong> profilo <strong>del</strong> percorso<br />
formativo <strong>del</strong>l’appren<strong>di</strong>sta in base alla qualifica professionale<br />
che deve conseguire.<br />
Gli obiettivi e i contenuti <strong>del</strong>le predette attività formative riprendono<br />
e sostituiscono le previsioni <strong>del</strong>l’articolato contrattuale in<br />
materia.<br />
Profili formativi<br />
Per la formazione degli appren<strong>di</strong>sti le parti hanno definito<br />
nuovi contenuti formativi, relativi a ciascun profilo professionale<br />
ed articolati in attività formative a carattere trasversale <strong>di</strong><br />
base e contenuti a carattere professionalizzante, che aggiornano<br />
ed integrano quelli concordati con l’Isfol nell’intesa <strong>del</strong><br />
10 gennaio 2002. Tali profili dovranno essere utilizzati dalle<br />
aziende che optano per la formazione esclusivamente aziendale,<br />
mentre le imprese che ricorrono alla formazione finanziata,<br />
prevista dal comma 5 <strong>del</strong>l’articolo 49 <strong>del</strong> Dlgs 276/03,<br />
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