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informatoregennaio2010 - Unione del Commercio di Milano

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Tributario<br />

gennaio 2010<br />

Imposte <strong>di</strong>rette<br />

alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 12 <strong>del</strong> Dm 23 marzo 1983,<br />

che prevede, tra l’altro, l’in<strong>di</strong>cazione nello scontrino fiscale <strong>di</strong><br />

“eventuali rimborsi per restituzione <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>te o imballaggi<br />

cauzionati”.<br />

Nel caso in esame, sebbene il cedente sia un soggetto esonerato<br />

dall’obbligo <strong>di</strong> certificazione fiscale dei corrispettivi, possono<br />

tuttavia richiamarsi i chiarimenti resi dalla scrivente nei<br />

documenti <strong>di</strong> prassi riguardanti le procedure c.d. <strong>di</strong> reso relative<br />

ad operazioni certificate con documento fiscale.<br />

La soluzione interpretativa prospettata dal contribuente è la<br />

seguente.<br />

Nell’ipotesi <strong>di</strong> reso <strong>del</strong>la merce acquistata, il consumatore<br />

invia una mail alla società istante, specificando il “co<strong>di</strong>ce” <strong>del</strong>l’articolo<br />

oggetto <strong>di</strong> restituzione.<br />

Successivamente la società fornisce un “co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> reso”, collegato<br />

al “co<strong>di</strong>ce” e provvede al rimborso <strong>del</strong> relativo prezzo<br />

(con accre<strong>di</strong>to <strong>del</strong>la carta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to <strong>del</strong> cliente ovvero con<br />

bonifico bancario).<br />

In ogni caso, il sistema informativo conserva memoria <strong>di</strong> ciascuna<br />

operazione e può sentire, in ogni momento, la verifica<br />

<strong>del</strong>la corrispondenza tra il rimborso, il “co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> reso” e il<br />

“co<strong>di</strong>ce”.<br />

Inoltre, la contabilità <strong>di</strong> magazzino registra il carico dei capi<br />

restituiti in modo che sia possibile collegarli al “co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> reso”<br />

e al “co<strong>di</strong>ce”.<br />

Al momento <strong>del</strong> ricarico, il programma registra il corrispettivo<br />

negativo che confluisce nel totale <strong>di</strong> giornata.<br />

Per ogni pratica <strong>di</strong> reso, in<strong>di</strong>viduata dal “co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> reso”<br />

(quin<strong>di</strong> collegata al “co<strong>di</strong>ce”) è possibile, per un tempo superiore<br />

al periodo <strong>di</strong> decadenza <strong>del</strong>l’azione <strong>di</strong> accertamento tributario,<br />

consultare e stampare la relativa e completa documentazione.<br />

La procedura <strong>di</strong> restituzione <strong>del</strong>la merce è con<strong>di</strong>visibile a con<strong>di</strong>zione<br />

che dalla documentazione in possesso sia dato in<strong>di</strong>viduare<br />

gli elementi necessari a correlare la restituzione al<br />

medesimo bene risultante dal documento - che la società è<br />

tenuta a conservare - provante l’acquisto originario, quali, le<br />

generalità <strong>del</strong> soggetto acquirente, l’ammontare <strong>del</strong> prezzo<br />

rimborsato, il “co<strong>di</strong>ce” <strong>del</strong>l’articolo oggetto <strong>di</strong> restituzione e il<br />

“co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> reso” (quest’ultimo deve essere riportato su ogni<br />

documento emesso per certificare il rimborso).<br />

È altresì necessario che dalle risultanze <strong>del</strong>le scritture ausiliarie<br />

<strong>di</strong> magazzino, correttamente tenute, sia possibile verificare<br />

la movimentazione fisica <strong>del</strong> bene reinserito nel circuito <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta.<br />

Scudo fiscale<br />

Ambito soggettivo<br />

Ulteriori chiarimenti<br />

Circolare n. 48/E<br />

<strong>del</strong>l’Agenzia <strong>del</strong>le Entrate<br />

<strong>del</strong> 17 novembre 2009<br />

L’Agenzia <strong>del</strong>le Entrate ha pubblicato la circolare n. 48/E <strong>del</strong><br />

17 novembre 2009, recante: “Emersione <strong>di</strong> attività detenute<br />

all’estero. Art. 13-bis <strong>del</strong> decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78,<br />

convertito, con mo<strong>di</strong>ficazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n.<br />

102, e successive mo<strong>di</strong>ficazioni. Ambito soggettivo. Ulteriori<br />

chiarimenti”.<br />

L’Agenzia <strong>del</strong>le Entrate ha fornito ulteriori chiarimenti in merito<br />

all’ambito soggettivo <strong>di</strong> applicazione <strong>del</strong> cosiddetto “scudo<br />

fiscale” .<br />

Si tratta, in particolare, dei lavoratori <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> ruolo pubblici<br />

in servizio all’estero, dei lavoratori transfrontalieri e dei<br />

<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> imprese multinazionali, che detengono all’estero<br />

depositi e/o conti correnti ai fini <strong>del</strong>l’accre<strong>di</strong>to <strong>del</strong>lo stipen<strong>di</strong>o<br />

o degli altri emolumenti derivanti dalla propria attività<br />

lavorativa ivi svolta.<br />

Partendo dal presupposto che la <strong>di</strong>sciplina sull’emersione <strong>del</strong>le<br />

attività detenute all’estero è applicabile a coloro che violano le<br />

<strong>di</strong>sposizioni sul monitoraggio fiscale nei perio<strong>di</strong> d’imposta in<br />

cui si è residenti in Italia, l’amministrazione finanziaria è intervenuta<br />

a chiarire se i suddetti soggetti siano o meno esonerati<br />

dal rispetto degli oneri su tale monitoraggio.<br />

A tal fine è necessario <strong>di</strong>stinguere tra lavoratori la cui residenza<br />

fiscale in Italia è determinata ex lege, in forza <strong>di</strong> una presunzione<br />

assoluta che prescinde dalla ricorrenza o meno dei<br />

requisiti <strong>di</strong> territorialità richiesti dall’art. 2 <strong>del</strong> Tuir ed i lavoratori<br />

per i quali non opera tale presunzione.<br />

I primi, in cui lo status <strong>di</strong> residente fiscale in Italia è stabilito<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dalla circostanza che nel territorio <strong>del</strong>lo<br />

Stato il contribuente abbia mantenuto il centro principale dei<br />

suoi affari ed interessi e dalla iscrizione all’anagrafe dei citta<strong>di</strong>ni<br />

italiani residenti all’estero, sono esonerati dagli obblighi<br />

inerenti il monitoraggio fiscale limitatamente alle <strong>di</strong>sponibilità<br />

detenute all’estero me<strong>di</strong>ante l’accre<strong>di</strong>to degli stipen<strong>di</strong> od altri<br />

emolumenti derivanti da tali attività lavorative.<br />

Un esempio è dato dai <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> ruolo pubblici che risiedono<br />

all’estero per motivi <strong>di</strong> lavoro, per i quali sia prevista la<br />

notifica alle autorità locali ai sensi <strong>del</strong>le convenzioni <strong>di</strong> Vienna<br />

sulle relazioni <strong>di</strong>plomatiche e sulle relazioni consolari, rispettivamente<br />

<strong>del</strong> 1961 e <strong>del</strong> 1963, ratificate con L 9 agosto<br />

1967, n. 804, e che, in virtù <strong>del</strong>l’art. 1, comma 9, lett. b),<br />

<strong>del</strong>la L. 27 ottobre 1988, n. 470, mantengono ai fini fiscali la<br />

residenza in Italia non essendo iscritti all’Aire.<br />

L’esonero <strong>di</strong> cui sopra permane fintanto che il lavoratore presta<br />

la propria attività all’estero e viene meno al rientro in Italia<br />

<strong>del</strong> <strong>di</strong>pendente, qualora questi mantenga, per qualsiasi motivo,<br />

le suddette <strong>di</strong>sponibilità all’estero.<br />

Devono, invece, adempiere gli obblighi sul monitoraggio<br />

fiscale i lavoratori all’estero, per i quali non sussiste una specifica<br />

<strong>di</strong>sposizione normativa che determini la residenza fiscale<br />

in Italia per presunzione assoluta.<br />

In caso <strong>di</strong> inadempienza i soggetti potranno regolarizzare la<br />

propria posizione fiscale in riferimento agi anni pregressi,<br />

presentando la <strong>di</strong>chiarazione dei red<strong>di</strong>ti integrativa relativamente<br />

al periodo d’imposta 2008 ed in<strong>di</strong>cando nel modulo<br />

RW, Sez. II, la consistenza <strong>del</strong> deposito e/o conto corrente al<br />

termine <strong>del</strong> medesimo anno.<br />

A tali soggetti è applicabile un trattamento sanzionatorio age-<br />

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