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Legale gennaio 2010 In primo piano In<strong>di</strong>ce IN PRIMO PIANO Deliberazione 28 ottobre 2009, n. 10397 - Modalità per l’in<strong>di</strong>viduazione degli ambiti territoriali “Distretti <strong>del</strong> commercio”, ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 4 bis <strong>del</strong>la legge regionale n. 14/1999 . . . . LEGGI E PROVVEDIMENTI Disciplina <strong>del</strong> commercio Conversione in legge, con mo<strong>di</strong>ficazioni, <strong>del</strong> decreto legge 25 settembre 2009, n. 135 recante <strong>di</strong>sposizioni urgenti per l’attuazione <strong>di</strong> obblighi comunitari e per l’esecuzione <strong>di</strong> sentenze <strong>del</strong>la Corte <strong>di</strong> giustizia <strong>del</strong>le comunità europee (c.d. “decreto salva-infrazioni”).. . . . . . . . . . . . . . . . Disciplina igienico-sanitaria Integratori alimentari, prodotti destinati ad un’alimentazione particolare e alimenti ad<strong>di</strong>zionati <strong>di</strong> vitamine e minerali. Circolare 5/11/2009. . . . . . VARIE Novità dall’<strong>Unione</strong> Europea e dal Parlamento italiano . . . . . . . . . . . . . . IN PRIMO PIANO Pag. 71 Pag. 72 Pag. 74 Pag. 79 Deliberazione n. 10397 <strong>del</strong> 28 ottobre 2009 Modalità per l’in<strong>di</strong>viduazione degli ambiti territoriali “Distretti <strong>del</strong> commercio” Articolo 4 bis <strong>del</strong>la legge regionale n. 14/1999 Si informa che la Regione Lombar<strong>di</strong>a con la Dgr n. 10397 <strong>del</strong> 2009 ha approvato, ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 4 bis <strong>del</strong>la Lr n. 14/1999, i criteri per l’in<strong>di</strong>viduazione degli ambiti territoriali denominati “Distretti <strong>del</strong> commercio”. Nello specifico la <strong>del</strong>iberazione in oggetto, in via generale, definisce “Distretto <strong>del</strong> commercio” l’ambito <strong>di</strong> livello, infracomunale, comunale o sovra comunale, nel quale i citta<strong>di</strong>ni, le imprese e le formazioni sociali liberamente aggregati sono in grado <strong>di</strong> fare <strong>del</strong> commercio il fattore <strong>di</strong> integrazione e valorizzazione <strong>di</strong> tutte le risorse <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>spone il territorio, per accrescerne l’attrattività, rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività <strong>del</strong>le sue polarità commerciali. I Distretti <strong>del</strong> commercio a seconda <strong>del</strong>l’ambito <strong>di</strong> livello vengono, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong>stinti tra: - Distretti urbani <strong>del</strong> commercio se sono costituititi sul territorio <strong>di</strong> un unico comune (Duc) (a tal riguardo si puntualizzare che sul territorio <strong>del</strong> comune capoluogo <strong>di</strong> Regione e dei comuni capoluogo <strong>di</strong> provincia possono essere costituiti esclusivamente i Duc); - Distretti <strong>di</strong>ffusi <strong>di</strong> rilevanza intercomunale se sono costituti sul territorio <strong>di</strong> più comuni (Did). Modalità <strong>di</strong> riconoscimento Il riconoscimento formale dei <strong>di</strong>stretti <strong>del</strong> commercio, in base alle sopracitate categorie (Duc o Did), è richiesto dai comuni singoli o associati, anche su segnalazione <strong>del</strong>le associazioni maggiormente rappresentative per il settore <strong>del</strong> commercio a livello provinciale ai sensi <strong>del</strong>la legge n. 580/1993, alla Direzione generale commercio <strong>del</strong>la Regione Lombar<strong>di</strong>a. Per l’accoglimento <strong>del</strong>la suddetta richiesta <strong>di</strong> riconoscimento è, comunque, necessario che negli ambiti territoriale sussistano i seguenti elementi: a) <strong>di</strong>mensionamento e posizionamento territoriale - Nel comune capoluogo <strong>di</strong> Regione e nei comuni capoluogo <strong>di</strong> provincia il <strong>di</strong>stretto (in questo caso solo Duc) può coincidere con una porzione <strong>di</strong> città riconoscibile ed in<strong>di</strong>viduabile che presenta potenzialità <strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong> crescita. Tale porzione <strong>di</strong> città non necessariamente deve coincidere con il centro storico o con il centro geografico <strong>del</strong>la città, in quanto possono essere in<strong>di</strong>viduati come <strong>di</strong>stretti aree, più o meno estese, sia centrali che periferiche, che risultino potenzialmente competitive dal punto <strong>di</strong> vista commerciale. È importante evidenziare, altresì, che ciascun capoluogo può identificare anche una pluralità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretti <strong>di</strong>stinti tra loro; - Nei comuni con popolazione uguale o superiore a 15mila abitanti, <strong>di</strong>versi dai capoluoghi <strong>di</strong> provincia, la richiesta <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto può essere presentata singolarmente, con le modalità <strong>di</strong> cui al precedente caso, o in aggregazione con altri comuni; - Nei comuni con popolazione inferiore a 15mila abitanti la richiesta <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto deve essere presentata in aggregazione da almeno tre comuni anche non confinanti tra loro, purché sussista contiguità territoriale tra gli stessi. I comuni singoli o associati che richiedono l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong> LEGALE 71