informatoregennaio2010 - Unione del Commercio di Milano
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Legale<br />
gennaio 2010<br />
In primo piano<br />
<strong>di</strong>stretto devono, dunque, ricercare il migliore <strong>di</strong>mensionamento<br />
dal punto <strong>di</strong> vista territoriale con attenzione specifica al<br />
tipo <strong>di</strong> attrattività che essi svolgono in base alla specifica rilevanza<br />
demografica.<br />
In particolare i comuni, ai fini <strong>del</strong> posizionamento <strong>del</strong>l’ambito<br />
territoriale <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto, considerano la presenza <strong>di</strong>:<br />
- addensamenti <strong>di</strong> esercizi commerciali anche integrati con<br />
altri settori economici (artigianato, ricettività, servizi ecc...);<br />
- attività commerciali storicamente presenti nell’area ed<br />
espressione <strong>del</strong>le tipicità locali;<br />
- elementi <strong>di</strong> attrattività <strong>del</strong> territorio (riferimenti culturali, turistici<br />
ecc.) <strong>di</strong> rilievo comunale o sovracomunale;<br />
- accessibilità e sviluppo <strong>di</strong> mobilità sostenibile (trasporto pubblico,<br />
parcheggi per auto, cicli e motocicli, infrastrutture per la<br />
mobilità dolce, isole pedonali, aree de<strong>di</strong>cate al carico e scarico<br />
<strong>del</strong>le merci ecc....);<br />
- qualità urbana (arredo urbano, aree ver<strong>di</strong>, segnaletica, pulizia,<br />
sicurezza ecc..);<br />
- offerta servizi (animazione/eventi, attività culturali e <strong>di</strong><br />
intrattenimento, presenza <strong>di</strong> bar e ristoranti, quantità e qualità<br />
<strong>del</strong> servizio commerciale ecc...);<br />
- potenzialità e sviluppo <strong>di</strong> crescita.<br />
b) Accordo obbligatorio dei soggetti interessati<br />
Per l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto è necessario l’accordo preventivo<br />
dei comuni, singoli o associati, con le associazioni<br />
impren<strong>di</strong>toriali <strong>del</strong> commercio maggiormente rappresentative<br />
a livello provinciale ai sensi <strong>del</strong>la legge n. 580/1993, sentite<br />
le organizzazioni maggiormente rappresentative dei consumatori.<br />
A tal proposito è richiesta la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un accordo <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stretto quale strumento con cui i <strong>di</strong>versi soggetti interessati<br />
stabiliscono il ruolo e gli impegni <strong>di</strong> ognuno coor<strong>di</strong>nando i<br />
rispettivi interventi per il raggiungimento degli obiettivi in<strong>di</strong>viduati<br />
dal relativo programma.<br />
c) Capacità <strong>di</strong> governance <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto<br />
I comuni singoli o associati devono <strong>di</strong>mostrare la capacità dei<br />
soggetti interessati <strong>di</strong> utilizzare la leva <strong>del</strong> commercio quale<br />
elemento <strong>di</strong> integrazione e valorizzazione <strong>del</strong>le risorse presenti<br />
nell’ambito territoriale <strong>di</strong> riferimento, per migliorare l’attrattività<br />
complessiva, rigenerare il tessuto urbano e sostenere<br />
la competitività nelle sue polarità commerciali.<br />
A tal fine è, quin<strong>di</strong>, richiesta:<br />
- la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un analitico programma <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto;<br />
- la previsione dei soggetti responsabili, in via continuativa,<br />
<strong>del</strong>l’avvio e sviluppo <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto, nonché <strong>del</strong>la gestione <strong>del</strong>le<br />
azioni in<strong>di</strong>viduate nel suddetto programma.<br />
Revoca <strong>del</strong> riconoscimento<br />
I comuni interessati, <strong>di</strong> norma ogni 3 anni, forniscono alla<br />
<strong>di</strong>rezione generale regionale competente in materia <strong>di</strong> commercio,<br />
le informazioni riguardanti la permanenza dei requisiti<br />
che hanno consentito l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto, nonché<br />
quelle riguardanti le attività svolte ed i risultati conseguiti.<br />
Il <strong>di</strong>rettore generale <strong>del</strong>la Direzione regionale competente in<br />
materia <strong>di</strong> commercio procede alla revoca <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento<br />
con cui ha in<strong>di</strong>viduato il <strong>di</strong>stretto <strong>del</strong> commercio nel caso in cui<br />
sia accertato il venir meno dei requisiti.<br />
Disposizioni transitorie e prima applicazione<br />
Il <strong>di</strong>rettore generale <strong>del</strong>la Direzione competente in materia <strong>di</strong><br />
commercio, in sede <strong>di</strong> prima applicazione <strong>del</strong>la <strong>del</strong>iberazione<br />
in oggetto, iscrive d’ufficio all’elenco dei <strong>di</strong>stretti, appositamente<br />
costituito dalla giunta regionale e <strong>di</strong>stinto in due sezioni<br />
(Duc o Did), i <strong>di</strong>stretti che abbiano concorso con esito positivo<br />
ai ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> finanziamento previsti con le Dgr n.<br />
7730/2008 e n. 9399/2009.<br />
Leggi e provve<strong>di</strong>menti<br />
Conversione in legge<br />
con mo<strong>di</strong>ficazioni<br />
<strong>del</strong> Dl n. 135<br />
<strong>del</strong> 25 settembre 2009<br />
Disposizioni urgenti<br />
per l’attuazione<br />
<strong>di</strong> obblighi comunitari<br />
e per l’esecuzione <strong>di</strong> sentenze<br />
<strong>del</strong>la Corte <strong>di</strong> giustizia<br />
“Decreto salva-infrazioni”<br />
Nella Gu n. 274 <strong>del</strong> 24.11.09, è stata pubblicata la legge 20<br />
novembre 2009, n. 166 <strong>di</strong> conversione <strong>del</strong> Dl 25.9.2009 n.<br />
135, <strong>di</strong> cui all’oggetto.<br />
Tale provve<strong>di</strong>mento, licenziato dalla Camera dei deputati con<br />
voto <strong>di</strong> fiducia lo scorso 19 novembre, ha subito, nel corso<br />
<strong>del</strong>l’iter <strong>di</strong> conversione alcune mo<strong>di</strong>ficazioni, <strong>di</strong> cui si riporta,<br />
<strong>di</strong> seguito, una breve illustrazione.<br />
Commercializzazione <strong>di</strong> elettrodomestici appartenenti alle<br />
classi energetiche inferiori rispetto alla classe A, nonché <strong>di</strong><br />
motori elettrici appartenenti alla classe 3, anche all’interno<br />
<strong>di</strong> apparati (art 3-quater)<br />
L’articolo introdotto in sede <strong>di</strong> conversione <strong>del</strong> decreto in commento<br />
si pone il fine <strong>di</strong> armonizzare la normativa italiana al<br />
contesto europeo relativo alle misure specifiche imposte per la<br />
progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano<br />
energia. A tal fine sono abrogate le seguenti <strong>di</strong>sposizioni:<br />
- art. 2, comma 162, terzo periodo <strong>del</strong>la legge 24.12.2007<br />
n. 244 che prevede il <strong>di</strong>vieto - a partire dal 1° gennaio 2010<br />
- <strong>di</strong> commercializzazione <strong>di</strong> elettrodomestici appartenenti alle<br />
classi energetiche inferiori rispetto alla classe A nonché <strong>di</strong><br />
motori elettrici appartenenti alla classe 3 anche all’interno <strong>di</strong><br />
apparati;<br />
- art. 2, comma 163, <strong>del</strong>la L 224/2007 che vieta - a partire<br />
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